Re: Cosa ne pensate di E-mule?

Inviato da  Linucs il 10/10/2006 22:01:15
Scaricare e condividere materiale protetto da copyright è illegale. Ci siamo capiti, spero.

Per quale oscuro motivo affermi ciò? In altra sede abbiamo collettivamente stabilito che il trasferimento del reddito verso i più bisognosi è legittimo, quindi se ho bisogno di un software o una canzone o un film, e sono povero, mi spetta automaticamente di diritto, perché la salute non è una merce (anche se si paga il ticket) e neanche la cultura, e fino a prova contraria la musica è cultura, soprattutto se ci sono molti tamburi.

Orbene: poiché il trasferimento del reddito è legittimato in principio, non vedo quale sia il problema nel trasferire il reddito a mezzo P2P.

Ragioniamo tutti insieme: poniamo il caso che io paghi - ad esempio - 1000 euro di tasse, per fare il conto tondo. Di questi, poniamo, 400 se ne vanno in redistribuzione pura, pensioni assortite, baby pensioni, sussidi ai preziosi migranti, eccetera. 100 se ne vanno in servizi, ovvero il proverbiale marciapiede (poiché il Libero Mercato è in grado di produrre grattacieli, ma purtroppo manca sempre il marciapiede, puttanissima miseria). Gli altri 500 se ne vanno in "spese accessorie" tipo stipendi dei "parlamentari", missioni di pace del cazzo per ricevere la solita targa dalla sporca ed innominata lobby, eccetera.

Ma qui viene il bello: in pratica ho un buono per lucrare (leggi: fottere al prossimo) 900 ricchi euro su Emule. In pratica, rubando l'equivalente della tassazione, meno i servizi, semplicemente sposto il legittimo contributo alla collettività sul produttore del video e del gioco e della canzone, e visto che era legittimo prima, sicuramente sarà legittimo anche dopo: non siamo tutti felici di avere il privilegio di contribuire alle fottute e sporche missioni di Prodi e dello Spacciatore di Decoder?

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se lo usi per affettare il primo tizio che ti guarda storto no: dipende.

Infatti: puoi farlo solo se ti trovi a Londra e gridi forte "Kill Whitey!" mentre l'accoppi (e se lo dice la BBC...)

Per quanto riguarda il materiale protetto da copyright non c'è cazzo che tenga: è illegale e immorale. Se scarichi un mp3 commerciale, rubi. Se non ti va di pagare, lascialo stare. Altrimenti rubi, sei un ladro e andrai all'inferno!

Ma cosa stai dicendo? Tutti sanno che la Cultura è un diritto, ed esiste il Welfare della Musica.

PS: qualcuno ora penserà che la gente si fa le linee ADSL a 4 Mb/s per guardarsi le previsioni del tempo...

Per non parlare di chi ha fatto un mirror dei 700.000-e-rotti articoli su Haaretz.com, per farci girare sopra le gustose query...

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Bisogna tenere conto di alcune leggi, poi si può discutere...

Possiamo anche aspettare l'indulto, l'amnistia, l'indultino oppure fare lo sciopero della fame del cazzo come Pannella.



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Insomma , voglio sapere che ne pensate del P2P. Certo, la legge dice che è illegale, ma dopo?

E da quando il P2P è illegale? Il protocollo è forse illegale?

Cosa è un furto?

Un furto è quando rubi, e non sei il governo.

Pensi, ad esempio, che Green day o Robbie williams Placebo siano intaccati da una pratica del genere? Se si, perchè? Se si, è sbagliato?

E' ancora più sbagliato stare seduti davanti ad e-mule cercando cazzate, invece di fare le ricerche giuste.

Se si di chi è la "colpa"?

Dell'Occidente, sempre.

E soprattutto, internet dove si colloca in tutto cio'?

Il P2P è un'ottima scusa, insiem alla pedofilia, per inventare nuove leggi "a tutela della collettività". Il resto è fuffa.

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E' illegale lo scambio di materiale coperto da copyright.

Falso: il software libero è coperto da copyright, ma non ne è illegale la condivisione.

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Fare su un forum questa domanda non può che produrre risposte simili a quella che ti darebbe un prete se gli chiedessi "E' giusto toccarsi laggiù?"

Il prete probabilmente ri "vieni che ti tocco io".

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E' lecito rubare?

Sì.

E se sì: esiste un "limite"? Chi sceglie tale limite?

Il governo, per i suoi porco comodi. Altre domande?

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La colpa è dell'iva (perchè la musica è una forma d'arte e la dovrebbe avere ridotta proprio come i libri),

Cioè l'arte va tassata, però poco?

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E' questione di scopo.

?

Se lo scopo è un uso personale il download è più che legittimo.

Ah sì? Quindi se scarico Oracle 2007 Ultra Enterprise per farmi i cazzi miei, è legittimo?

Il discorso cambia se vi è scopo di lucro o se si utilizza il prodotto scaricato per utilizzo professionale.

Perché? Usandolo professionalmente genero tributi per lo Stato, che siamo noi, quindi la collettività vince.

Ho detto prodotto perchè ciò è in linea di massima estendibile al software in generale e con maggior ragione per quelli più costosi. E' da notare che questa argomentazione regge tanto più quanto i prodotti sono costosi.

Quindi più rubi e pimo?

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Evidenziamo le parole magiche.

Mi permetto di segnalare un passo dell'ottimo libro di Carlo Gubitosa intitolato: " Elogio della pirateria o manifesto di ribellione creativa" liberamente scaricabile sulla rete.

E' il nostro amico Gubitosa: ci attende una storia strappalacrime intrisa di inutile retorica, magari con qualche arcobaleno o qualche "migrante" che ci porta nuove culture. Leggiamo ed evidenziamo:

La pirateria culturale, ovvero la sottrazione di tutte le forme d’arte all’economia di mercato per trasformarle in gemme preziose nell’economia della
conoscenza
, è uno strumento indispensabile per la produzione di idee.


Tradotto: la produzione di idee richiede il furto della proprietà, e per pigliarvi per il culo ho inventato una fantasiosa "economia della conoscenza", che non è evidentemente un'economia di scambio bensì di appropriazione indebita coordinata e continuativa. Però l'ho detto come se fosse un Simbolo dell'Economia Sostenibile.

Le buone idee e le creazioni artistiche non amano stare da sole, ne amano che
qualcuno le prostituisca affidandole solo a chi può permettersi di pagarle.


Le idee non hanno volontà né desideri, e tantomeno si prostituiscono. Se ti va di scrivere sulal prostituzione fatti un giro in Moldavia e vedi quante ne spuntano a Tel Aviv dopo aver risposto a qualche annuncio sul giornale: evita di usare parole grosse per raccontarci le solite quattro balle.

Nessuno ha interesse a chiudere nella gabbia del copyright le proprie idee e la propria arte,

Dunque tutti sono liberi di rinunciare al copyright, mettendo le proprie opere sotto pubblico dominio. Ci si chiede perché non lo facciano, compresi i paladini del software libero, anch'esso protetto da copyright. Come può dunque il copyright essere un male assoluto, pur essendo il cardine della Licenza Libera GNU/GPL?

perchè se anche gli altri facessero lo stesso, il potenziale dell’uomo
sarebbe destinato a non incontrare mai il potenziale altrui, e le idee non sarebbero più cibo per la mente del mondo,


Ma quale mente del mondo, di che cazzo stai parlando? La mente del mondo non esiste: trattasi di consueta retorica collettivista. Le idee che si incontrano, le idee che si prostituiscono, le idee che soffrono: ma delle persone non c'è traccia, stranamente. Troviamo però la Mente del Mondo, fantasiosa creatura.

ma rimarrebbero chiuse in una gabbia dove il genio, la fantasia e la creatività sono destinati a morire trasformandosi in merce al servizio dell’avidità e dell’egoismo.

Bla, bla, bla: la merce, il mercato, l'egoismo, l'avidità, le solite quattro cazzate da contrapporre alla Mente del Mondo Che Suona Il Bongo.

L’arte si nutre di arte, la musica di musica, la parola di altre parole.

Bello, bravo, pigliarci per il culo a forza di alte figure retoriche, tanto siamo tutti imbecilli.

I pirati dell’arte sognano una cultura libera, dove l’idea di ognuno diventa materia prima per la creazione artistica del mondo,

Insiste!

e dove tutte le opere d’arte del mondo si trasformano in nutrimento per la creatività e la fantasia di ognuno,

Il nutrimento: ci manca solo l'ecosistema dei miei stivali e siamo a posto.

senza trasformare la libera circolazione dei saperi in un mercato guidato dalla cupidigia, dalla violenza e dalla repressione poliziesca.

Perché la repressione poliziesca viene dal mercato, com'è noto.

L’intero pianeta è un grande laboratorio creativo pronto a donare arte, bellezza e il giusto guadagno

Il pianeta dona il guadagno e l'arte?

Cosa cazzo stai dicendo?

Il pianeta "dona" zecche, parassiti, e malaria, il resto è a carico dell'utente.

per vivere agli artisti, agli scrittori e ai musicisti che vincono l’assurda paura della povertà tipica del mondo ricco

Ma è chiaro! L'assurda paura tipica del mondo ricco, dove metà del reddito se ne vola nel cesso per mantenere le fantasie socialiste e le cagate redistributive di lorsignori. Brutto Occidentale Cattivo, con la sua paura della povertà. Se fossimo tutti poveri non ci sarebbe più paura della povertà, nevvero?

e scelgono di spiccare il volo, donando all’universo intero se stessi e il frutto della propria arte.

Il mondo intero, l'universo intero: retorica di merda che non merita il minimo tentativo di coniare un eufemismo.

Gli artisti che temono di perdere ricchezze materiali con la libera circolazione delle loro opere hanno più fiducia nelle regole di mercato che nel proprio talento.

Gli economisti invece hanno più fiducia nelle cagate redistributive che nelle regole del mercato. Bisognerebbe mettere gli artisti a gestire la banca centrale, magari ne esce qualcosa di buono.

Al contrario, i pirati che praticano la liberazione dell’arte e della cultura

Ovvero: rubano, senza dare un benemerito cazzo in cambio...

hanno guardato dentro s´e stessi per scoprire che la vera ricchezza è quella che nasce dall’unicità del genio creativo,

...che non hanno, altrimenti avrebbero prodotto anziché rubato...

e non il valore monetario prodotto da leggi che privano della libertà chi vuole accedere all’arte con tutti i mezzi a sua disposizione.

Arte, arte, è tutto arte: nel Moderno Occidente tutta la merda in circolazione è Arte. Ma è arte solo ciò che si paga e che viene trasmesso alla radio: dubito che lorsignori vadano in giro piratando selvaggiamente enciclopedie sull'arte classica.

Il diritto alla copia è un diritto naturale di tutte le donne e gli uomini del mondo:

Ecco il contentino, altra retorica da quattro soldi. Perché è vero che siamo tutti uguali e siamo tutti una grande famiglia, però bisogna elencare a parte tutte le sottocategorie in omaggio alla diversità.

se William Shakespeare non avesse copiato la trama di alcuni vecchi pezzi teatrali destinati all’oblio, trasformandoli in capolavori della storia del Teatro, oggi il mondo sarebbe più povero.

E' sempre il Mondo, il nostro protagonista. Il Mondo, il Mondo, il Mondo: collettivismo a palla.

Spetta ai popoli, e non alle aziende o a singoli cittadini, decidere se e come il diritto alla copia può essere temporaneamente sospeso con un accordo chiamato
“Copyright”, che concede alcuni privilegi agli autori nell’interesse collettivo, per favorire la produzione di arte e cultura.


Ma è chiaro: la copia era un diritto naturale, mentre il diritto di proprietà dev'essere deciso non dal proprietario (il cittadino o l'azienda) bensì dai popoli dei miei coglioni, collettivamente, magari votando in stile branco. Gubitosa: ma chi credi di prendere per il culo?

L’obiettivo del copyright è quello di fare gli interessi dei cittadini, e riconoscere alcuni privilegi agli autori è solo un mezzo per il raggiungimento di questo obiettivo finale:

"Riconoscere?"

E' forse compito tuo o della collettività "riconoscere" i diritti?

la tutela degli interessi culturali e intellettuali della collettività.

Nauseante!

L’idea di un bilanciamento tra i diritti degli autori e quelli della collettività non ha cittadinanza nello stato di diritto, in quanto il diritto di un singolo non avrà mai lo stesso peso dei diritti di un popolo, e i popoli hanno il diritto e il dovere
di agire unicamente nell’interesse collettivo.


Aberrante, completamente fuori di testa: piena e convinta apologia del branco informe, della massa, del blob che per definizione non può essere dotato di volontà, né di mente né tantomeno di diritti, poiché i diritti riguardano unicamente l'individuo, porca puttana, e tu guarda se nel 2006 devo ancora leggere certe stronzate.

Un autore non ha la stessa importanza di un’intera nazione:

Questa linea di ragionamento, fateci caso, può essere utilizzata per sdoganare l'omicidio mirato e l'eutanasia preventiva, nonché l'eugenetiva. Bravo Gubitosa, complimenti!

i diritti della collettività hanno priorità sugli interessi degli autori quando questi entrano in conflitto con il bene comune.

Tradotto: l'esproprio è legittimo, anche per futili motivi. Fosse almeno per fame, come si usava predicare una volta. Ma ora no: si espropria anche l'mp3, senza produrre un cazzo in cambio. Ecco l'economia della conoscenza dei miei stivali.

L’onere della prova non spetta ai cittadini che devono dimostrare i benefici sociali correlati all’esercizio del diritto alla copia, ma ai detentori del copyright,

E chi l'ha deciso, il Collettivo Trepalle?

che devono dimostrare ai cittadini i vantaggi correlati alla sospensione temporanea e limitata di questo diritto.

Ma la copia non è un diritto, porca troia, la proprietà è un diritto, e i diritti della collettività, che non esiste in quanto entità dotata di volontà e sue proprietà collettive, sono carta da cesso, e tu sei un collettivista della peggior razza, anzi volevo dire varietà.

Quando questi vantaggi sono inferiori alle privazioni subite dalla collettività, il copyright non ha più ragione di esistere.

E quando i bambini handicappati sono troppi per la collettività, li dobbiamo ammazzare col gas?

Il copyright non è un diritto naturale degli autori che concede un potere illimitato di repressione contro i cittadini,

Ma quale repressione, testa di barattolo? Il cittadino e l'autore non hanno i mezzi per reprimere alcunché, non a caso la repressione era poliziesca fino a poco fa. Sarebbe come dire che il cittadino ti opprime perché non vuole che entri in casa sua a rubare raccontando la stronzata dei diritti che valgono meno di quelli collettivi.

ma è una concessione fatta agli autori da un popolo che cerca un maggiore vantaggio intellettuale,

Cos'è che fa il popolo? Concede? Il popolo? A che titolo? Cosa cazzo stai dicendo?

e offre agli autori un incentivo che li stimoli alla produzione di nuove opere.

La parola magica: incentivo, il cardine dell'economia del nuovo mondo, fatta del bastone e della carota da amministrare con saggezza.

Il problema del copyright non è quello di trovare un equilibrio tra gli interessi degli autori e quelli dei cittadini, ma quello di massimizzare i benefici per la collettività che nascono dal giusto equilibrio tra il libero esercizio del diritto alla copia e una parziale rinuncia a questo diritto che può stimolare la produzione di nuovo materiale artistico, ma sempre a beneficio della collettività e non dei singoli

Mi viene da vomitare, non ho mai letto tante stronzate messe in fila in vita mia.

Aggiungo una considerazione paradossale su il copyright delle case farmaceutiche che tenendo alto il prezzo dei farmaci determinano la morte di milioni di persone ogni anno nei paesi del sud del mondo:

Ecco! Mancava il Sud del Mondo (sempre tra i coglioni anche quando si parla di frittelle) a completare il quadretto. E i brevetti che fine hanno fatto?

Nelson Mandela era certamente criminale quando ha affermato il diritto di avere farmaci a basso costo per curare i malati di AIDS, minacciando di produrli in casa infischiandosene dei brevetti.

...fortuna tua che non ho tempo di fare la ricerchina su Mandela, altro utile santino...

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Hai ragione Paxtibi. La cultura è superflua. Specialmente per chi ha pochi soldi, poco tempo o poca salute. Se ne andrà al cinema due o tre volte l'anno, per il resto a casa a vedere del tutto legalmente la Pupa e il Secchione.

Tuttavia, stranamente, si parlava di piratare selvaggiamente film e canzoni, non certo libri. Strano, vero?

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"Mozart ha girato corti e teatri di mezza Europa per tirar su quattrini, Gigi D'Alesso campa di rendita".

Ma quel che non capisco è come faccia a campare Gubitosa scrivendo simili boiate...

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PS: Google Earth è gratis, e ci si può fare una ricca mappa del mercato degli affitti, con un po' di pazienza... basta far leva sull'autismo latente in ciascuno di noi, sfruttando il Potere del Vaccino... le risate, le grasse risate...

PS/2: che due palle scrivere senza vim...

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