Re: Sauditi e potere economico

Inviato da  Santaruina il 29/9/2006 18:06:23

Ma i sauditi sono dei fantocci in mano agli americani o li tengono in pugno facendoli dipendere dalla produzione del loro petrolio?
Qualche spunto ulteriore.


L’EPICA LOTTA PER IL PREDOMINIO MONDIALE

Sia Truman che Winston Churchill si resero ben presto conto che il nuovo “centro di gravità” del petrolio era diventato il Medio Oriente.
Il controllo del Medio Oriente era diventato un problema chiave per la strategia mondiale delle due nazioni durante la guerra fredda, ed era essenziale per la sopravvivenza delle loro economie, del “mondo libero” e della loro influenza politica.

Le relazioni con il mondo arabo nel periodo post prima guerra mondiale erano più che buone. Tuttavia nel 1948 ci fu la creazione dello stato di Israele, senza una soluzione alternativa per i palestinesi, ignorati dalle politiche USA e UK.
Da quel momento in poi le decisioni USA nei confronti dei paesi arabi sono state sempre più condizionate dall’imponente lobby ebraica americana, immensamente potente, e dalla mania per la sicurezza da parte di Israele.
Le cose sono arrivate a un punto tale che oggi gli stati arabi non hanno più alcuna fiducia negli USA che viene considerato uno stato fantoccio degli israeliani, il che è semplicemente vero, piaccia o non piaccia.
La Casa regnante Saudita è corrotta senza speranza di recupero, e politicamente molto debole. La famiglia reale è un fantoccio in mano agli americani fin quando durerà il petrolio. Dopo verrà abbandonata al suo destino e il paese finirà in pezzi.


L’enorme differenza fra i ricchi e i poveri, la composizione di età della popolazione, il conservatorismo religioso estremista dei Wahabiti, e un alto tasso di disoccupazione sono le premesse di una instabilità sempre maggiore che può tradursi in un potenziale vuoto politico. L’Arabia Saudita ha svolto per oltre 45 anni la funzione di calmieratore dei prezzi, grazie alla sua capacità di produrre a comando le quantità volute di petrolio.


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Dollaro, guerre e Medio Oriente

Contestuale è la crisi petrolifera del 1974.
I Paesi OPEC ridussero drasticamente la produzione di petrolio, causando una crisi energetica mondiale.
Il prezzo al barile e delle importazioni quadruplicò.
Allora, il petrolio si commerciava soltanto in dollari: con la crisi petrolifera, quadruplicò la domanda mondiale di dollari (a parità di fabbisogni) e il cambio del dollaro si risollevò notevolmente, dopo il crollo detto prima su marco e yen a seguito del Gold Standard.
Prima e dopo il Gold Standard e la crisi energetica, i Paesi OPEC continuarono a farsi pagare il petrolio in dollari e a investire i petrodollari nelle banche e titoli di stato americani.

Non si trattò affatto di uno scontro fra mondo arabo e USA.
I Paesi arabi non scelsero di vendere il loro petrolio in una moneta diversa dal dollaro,
nemmeno dopo il Gold Standard.
Prima del '74 la maggior parte dei petrodollari tornavano in USA ed erano convertiti in oro. Dopo il '74, i produttori Arabi inziarono a investirli in Treasury Bond e in banche americane, sostenendo il cambio del dollaro attuale.

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La casa dei Saud

La parola "petrodollaro" nacque dopo il 1945, quando gli USA imposero il dollaro come la valuta di riserva globale per gli scambi sul petrolio.
Nel 1971, Richard Nixon tolse la convertibilità del dollaro in oro e il petrolio veniva comprato con dollari "di carta" stampati a piacimento dal governo americano.
Si potrebbe sostenere che gli USA si procurino il petrolio gratis visto che stampano semplicemente il denaro per comprarlo.
Il petrodollaro così acquisito ha un certo livello di potere d'acquisto, e questo è il suo vero valore, visto che il denaro di carta in sè non ne ha.
[...]

L'incapacità dei sauditi di utilizzare le loro riserve di petrolio ha consentito agli USA di incrementare la loro politica guerrafondaia nella regione.
Tutti i governi che si sono succeduti hanno fornito un sempre maggiore appoggio ad Israele in termini economici e politici, mentre disconoscevano il diritto dei Palestinesi di resistere.
Per decine di anni, gli USA hanno sempre tradito le promesse fatte agli arabi a proposito della questione palestinese.
Ecco perché le sanzioni sul petrolio imposte dal re Faisal nei primi anni settanta hanno davvero sorpreso il governo americano, che avevano pensato si trattasse di vuote minacce quando le sanzioni non erano ancora state attuate.

Come rappresaglia, gli Stati Uniti minacciarono di invadere il paese e prendere il controllo dei pozzi petroliferi. Questo piano attualmente viene ventilato dai neoconservatori. Così, un giorno potremmo assistere alla trasformazione di re Fahd nel "dittatore" Fahd e dei sauditi in oppressi che necessitano la loro liberazione !




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