Re: Previsioni dal futuro.Vere o false?

Inviato da  Intilla il 4/10/2006 17:07:37
Prenderò
ora in considerazione la possibilità, per un essere umano (o per
qualsiasi altro corpo fisico,sia esso animato o meno),ossia per
un'entità fisica formata da atomi e molecole e quindi ponderabile,di
viaggiare nel tempo.Premetto che non rientra assolutamente nelle mie
intenzioni riuscire a corroborare tale possibilità e nè tanto meno a
mini-mizzarla;ciò che intendo fare è unicamente analizzarne gli aspetti
e le con-seguenze più significative da un punto di vista fisico
„quantico-classico“ (la-sciando quindi la risoluzione di tutti i
paradossi „logici“,a carico dei filosofi e scienziati più asceti).
Immaginiamo due punti nello spazio (A e B,vedi fig1.1),tra cui vi sia
una determinata distanza (c), in tre distinte situazioni
dimensionali;ossia in tre distinti tessuti spazio-temporali.Per facilitare
la vostra comprensione,vi suggerirei di paragonare la distanza c al
tessuto spazio-temporale.
Apparentemente,riflettendo in termini euclidei,sembrerebbe che la
distanza tra A e B,decresca parallelamente alla diminuzione della
curvatura del tessuto spazio-temporale,o viceversa.Ebbene ciò non è
assolutamente vero.
Immaginiamo che il tessuto spazio-temporale (c) rappresenti un lungo
filamento metallico costituito quindi da atomi e molecole.Misurando
la distanza tra i punti A e B,ossia tra le sue estremità,in qualsiasi
modello di spazio N-dimensionale noi ci trovassimo,il filamento ci
apparirebbe sempre lungo uguale.Questo per il semplice fatto che non
solo il filamento metallico viene influenzato dalla curvatura dello
spazio-tempo, bensì anche l'osserva-tore. Dove occorre quindi
ricercare le differenze fisiche insite nei tre (v.fig. 1.1) modelli di
filamento?Oppure,tornando ai viaggi nel tempo,nei tre mo-delli di
individuo(qualora lo stesso individuo si ritrovasse in tre differenti
modelli di spazio o tessuto spazio-temporale)?
I tre filamenti-individui,mostrerebbero in tutti i differenti modelli
(tre) di spazio-tempo lo stesso comportamento quantico?Cerchiamo di
scoprirlo:
Un tessuto spazio-temporale dilatato,a causa di una sua stessa „forte“
curvatura,implica una considerevole diminuzione del valore assoluto
del Tempo (|T|) e parallelamente un considerevole aumento del valore
assoluto dello spazio (|S|).Questa importante caratteristica del tessuto
spazio-temporale non è nient'altro che una logica conseguenza della
matematizzazione del concetto di spazio-tempo,ossia:|T|.|S|=K(dove K
rappresenta una costante presente in ogni punto dell'Universo).Questa
ipotesi-considerazione è stata avanzata sul-la base dell’idea di
Prigogine su un tempo Universale (che in origine fu di Bergson);idea
che egli ha sviluppato in termini matematici nel libro ”Tra il Tempo e
l’Eternità” con un’analisi sui sistemi di distribuzione dei tempi interni
medi dello spazio-tempo.
E’ chiaro che nessun fisico...sano di mente,oserebbe mai mettere in
discussione il fatto che spazio e tempo siano del tutto relativi al
sistema a cui essi appartengono; e che quindi mai e poi mai si
azzarderebbe a parlare di uno spazio e di un tempo assoluti.Ma come
abbiamo visto,grazie al lavoro di Prigogine,è possibile perlomeno
arrivare ad accettare l’idea di un Tempo Assoluto.
Ora,accettando pienamente questa premessa,ossia che l’intero
Universo sia definito da una sorta di Tempo Assoluto, grazie a quel
semplice gioco di simmetrie che ha sempre caratterizzato ogni nuovo
principio in campo scientifico,dovrà necessariamente esistere anche la
sua controparte...ossia lo Spazio Assoluto!
Se diamo per certo l’assunto che la struttura fondamentale dello
spazio-tempo rimane costante in ogni punto dell’Universo , dobbiamo
anche dare per scontato che spazio e tempo debbano necessariamente
sottostare ad una legge universale di complementarietà, atta appunto a
garantire l’invariabilità della struttura fondamentale dello spaziotempo...
in qualsiasi regione dell’Universo !
Sarebbe a questo punto del tutto sbagliato credere che io voglia
riproporre, con altre vesti,la famosa Costante Cosmologica di
Einstein; il prodotto di spazio e tempo (siano essi assoluti o relativi),
definisce una costante (K) che non può essere espressa in unità di
energia (Joules,eV,cal,...)!
Ciò che rappresenta invece tale costante,che io ho definito con il
simbolo K, non è nient’altro che lo spettro,l’”anima”, di ogni struttura
spaziotemporale; esprimibile ovviamente con un’unità simbolica di
misura.
Una parentesi:
E’ ormai noto da tempo che,usando le stesse parole di J.Magueijo :” il
problema della Costante Cosmologica è dato dal fatto che l’energia
del vuoto non viene “diluita” dall’espansione dell’Universo,al
contrario di quanto accade per la materia e per la radiazione.Per
questo motivo l’energia del vuoto finirebbe rapidamente per dominare
l’Universo,a meno che non si possa trovare un modo per sopprimerla
brutalmente già nell’Universo primordiale.”
Magueijo,un fisico di origine portoghese di fama
internazionale,sostiene addirittura che la velocità della luce non sia
costante nell’Universo; da questa ipotesi-premessa ha elaborato una
serie di teorie legate ai concetti di Relatività Speciale e Generale (che
assieme prendono il nome di VSL; l’acronimo si traduce in varying
speed of light) con le quali avrebbe,come lui stesso sostiene:“trovato
una maniera per esorcizzare la costante Cosmolo-gica”.
Vi è solo un modo per poter ripristinare il concetto di Costante
Cosmologica,senza che esso entri in contrasto con le leggi della
Teoria della Relatività, ed è quello di intendere tale Costante come
un’entità simbolica ,legata al concetto di energia da Piani talmente
sottili,che l’uomo odierno non è ancora in grado di visualizzare e
quindi di esporre in forma matematica; solo in tale accezione,è
possibile identificare la costante K,con la Costante Cosmologica.
L'aumento del valore assoluto dello spazio,implica a sua volta una
necessaria compressione atomico-molecolare dell'oggetto in questione
atta a garantirne la sua compattezza energetica.Questa è una
condizione necessaria affinchè gli atomi che costituiscono il corpo in
questione non tendano a dissociarsi gli uni dagli altri (cosa che accade
invece,la tendenza alla dissociazione atomica, più comunemente detta
radioattività,a tutti quei corpi che si trovino in uno spazio che tende a
contrarsi e in cui il valore assoluto del Tempo tende ad aumentare
considerevolmente).Un corpo radioattivo, dev’essere quindi inteso
come una forma complessa di energia,in grado di indurre lo spazio a
contrarsi!
Si potrebbe quindi ipotizzare che un corpo radioattivo che si sposti
nello spazio a velocità estremamente elevate,emetta un minor numero
di particelle radioattive,rispetto ad un altro corpo (identico) che si
trovi invece in uno stato di quiete.Siamo quindi arrivati a questo punto
a proporre in una nuova veste,come condizione finale del nostro
modello di spazio-tempo N-dimensionale iniziale,la
cosiddetta...Contrazione delle lunghezze (prevista nella Relatività
Generale e „affine“ a quella di Lorentz per le alte velocità;tale
analogia ci risulta evidente se consideriamo lo spazio percorso da un
corpo in moto lineare,come dilatato rispetto allo spazio che circoscrive
lo stesso corpo in un sistema inerziale).
Confrontiamo ora i nostri assunti con alcuni fondamenti di Relatività
Generale al fine di renderli un po' più evidenti e quindi,per certi
aspetti di... convalidarli:
a)La teoria della R.G. prevede che in prossimità di una massa gli
orologi vadano più lenti.[Il valore del tempo assoluto diminuisce
considerevolmente quando lo spazio tende a dilatarsi,e viceversa.Una
forte curvatura dello spazio , implica una forte dilatazione dello
stesso.Attorno ad una massa lo spazio è assai curvo,ne consegue che
gli orologi debbano andare più lentamente].
b)La teoria della R.G. prevede che in prossimità di una massa,le aste
graduate (lunghezze) si accorcino.
Un aspetto interessante quindi della realtà fisica in cui il nostro simpaticissimo
viaggiatore del tempo potrebbe ritrovarsi, a distanza di
qualche millennio dal suo intervallo temporale iniziale (ossia dal suo
modello di spazio iniziale),è che essa potrebbe farlo apparire (dinanzi
agli occhi del Padre Eterno,l'unico osservatore non soggetto a vincoli
spazio-temporali),con una „statura“ diversa per ogni differente
modello di spazio-tempo. Cosa di cui egli ovviamente non potrebbe
mai rendersi conto.
Tutte queste considerazioni e deduzioni „logiche“ sulla natura dei
viaggi nel tempo,possiamo accettarle unicamente se diamo per
scontato l'assunto iniziale sull'oscillazione ciclica della curvatura dello
spazio-tempo dell'Uni-verso; altrimenti esse non avrebbero alcun
senso.
...Dulcis in fundo:
Con un semplice ragionamento analogico potremmo giungere alla
seguente conclusione: Se la contrazione delle lunghezze nella teoria
della Relatività Generale,rispecchia in un certo qual modo la
Contrazione di Lorentz prevista per corpi in moto lineare ad alta
velocità,poichè per entrambe si presenta una determinata dilatazione
dello spazio (affinchè esse possano manifestarsi) e considerando il
fatto che per ogni valore della Contrazione di Lorentz corrisponde un
rispettivo aumento relativistico della massa del corpo in questione,si
potrebbe dedurre che tale aumento relativistico della massa abbia una
certa corrispondenza persino con la contrazione delle lunghezze
prevista in prossimità di una massa,ossia dove lo spazio è più curvo e
quindi più dilatato.Sto semplicemente dicendo che la massa di un
corpo potrebbe variare a dipendenza della curvatura dello spazio in cui
essa si trovi. La massa di un corpo che si allontani dalla Terra,
dovrebbe quindi in linea di principio,diminuire sensibilmente.Tale
diminuzione,comunque,a causa della sua entità infinitamente
piccola,resterà sicuramente imponderabile ancora per parecchi anni
per il genere umano.Massa inerziale e massa gravitazionale
potrebbero quindi non essere uguali,ma poichè sulla Terra la
variazione della Costante Gravitazionale è troppo piccola per essere
misurabile,nessuno finora ha mai potuto arguire tale possibilità.
In ultima analisi,potremmo azzardare l'ipotesi che la frequenza delle
onde stazionarie che definiscono i livelli energetici degli atomi che
costituiscono un determinato corpo che si allontani dalla Terra,a causa
della diminuzione della curvatura dello spazio e quindi di una lieve
contrazione dello stesso, tenda ad aumentare sensibilmente .In tal caso
il corpo in questione tenderebbe a manifestare un determinato
comportamento(seppur minimo) radioattivo, il che porterebbe ad una
inevitabile ed ovviamente imponderabile diminuzione della sua
massa.Da tale ipotesi,ne consegue un'altra ancora più bizzarra:
L'aumento della frequenza delle onde stazionarie, comporterebbe un
pro-porzionale aumento delle interferenze quantiche del sistema preso
in con-siderazione.La velocità di decoerenza*5 di tale sistema,a causa
di un suo progressivo allontanamento dalla Terra, tenderebbe quindi a
diminuire;questo perchè vi sarebbero,in tale sistema,molte più
interferenze quantiche da eliminare.Il corpo in questione,potrebbe
quindi in questo caso presentare un determinato comportamento
quantico-classico.
Tornando per l'ennesima ed ultima volta al nostro carissimo
viaggiatore del tempo (Mr.Jack-fly-A ),potremmo addirittura
immaginare che egli,in determinati modelli di spazio in cui venisse
malauguratamente „proiettato“, assuma un comportamento quanticoclassico.
Dinanzi agli occhi di un eventuale troglodita oppure di un
eminente scienziato del 2600,egli potrebbe quindi apparire e
sparire;esattamente come la luce di una lampadina ad intermittenza.
Tali ipotesi o considerazioni,potrebbero sicuramente far
ricordare a qualcuno,le parti più salienti del libro di Charles Berlitz:
Esperimento Philadelphia.E se fossimo quotidianamente invasi da
„orde di turisti provenienti dal futuro“, contrariamente a quanto
sostiene Hawking,ma non ce ne accorgessimo per il semplice fatto che
non siamo in grado di vederli?
...Thank' you God

Discussione comparativa:
http://www.sciencechatforum.com/bulletin/viewtopic.php?p=25890#25890

Fausto Intilla
(Inventore-divulgatore scientifico)
www.oloscience.com

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