Verità per Aldro

Inviato da  Piero79 il 16/9/2006 10:06:10
Riprendo la notizia riportata da Florizel nel thread “Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?” , notizia che credo meriti l’apertura di un topic a sé.

Sabato 23 settembre si terrà a Ferrara una manifestazione per chiedere la verità su Federico Aldrovandi.
Per informazioni e adesioni:
3471340481
manifestazioneperaldro@gmail.com



È trascorso quasi un anno dall’atroce, cruenta, indefinibile morte di Federico Aldrovandi. Un ragazzo di 18 anni pestato a morte da individui in teoria pagati per proteggerci. Un ragazzo definito tossicodipendente, autolesionista, violento, la cui memoria è stata infangata per difendere degli agenti, le istituzioni e in ultima istanza la Ragione di Stato.

Non è necessario pensare alle grandi stragi di Stato, a piazza Fontana, piazza Della Loggia, Ustica… la ragion di stato è intrinseca al Potere, è un meccanismo implicito, che scatta quasi automaticamente, anche per evitare un “piccolo inconveniente” come la condanna degli agenti che hanno assassinato Federico. E comincia l’insabbiamento: Federico era un tossico, delirava, si è ridotto così da solo



Il volto martoriato, olivastro, la bocca semiaperta e tumefatta e un lungo ematoma sulla fronte. Lo zio di Federico, Franco, di professione infermiere, che ha fatto il riconoscimento, dirà di non avere mai visto un corpo in quelle condizioni.
La polizia fornisce ai familiari versioni contrastanti dell’accaduto? Non importa, il caso è già chiuso, ancor prima di essere aperto. Punto. Federico è morto per un malore da overdose, gli agenti sono intervenuti per ammanettarlo perché stava compiendo atti di autolesionismo… il resto lo fa la disinformazione o, peggio, il silenzio dei mainstream.

Tuttavia i familiari non possono accettare questa porcheria e soprattutto grazie alla tenacia e al coraggio della madre il caso si apre, almeno su alcuni giornali e su internet.
La madre di Federico a gennaio del 2006 apre un blog, nasce il comitato verità per Aldro, vengono prodotti dalla FeedbackVideo 4 filmati, l’onorevole Titti De Simone fa un’interpellanza parlamentare.

Qualcosa si muove.

Partono le indagini preliminari che vedono sotto-inchiesta quattro agenti della polizia.
A fine febbraio vengono resi pubblici i risultati delle due autopsie effettuate sul corpo di Federico, quella dei periti del PM e quella dei legali della famiglia Aldrovandi. I risultati sono opposti (1. per la procura la morte fu causata da infarto dovuta all'assunzione di droghe -eroina e ketamina- e alcool; 2. per i legali della famiglia Aldrovandi da asfissia. qui i testi delle due perizie presentate).

Particolari inquietanti vengono alla luce..

Posto qui di seguito la lista delle anomalie riportate dalla mamma di Federico sul suo blog:

1) La mattina del 25 settembre moriva mio figlio in circostanze assolutamente violente e cruente. Si parlò prima di un malore da overdose poi di un intervento finalizzato a difendere mio figlio da se stesso in quanto stava compiendo presunti, e poi smentiti, atti di autolesionismo.
2) Il pm, che sempre normalmente interviene in loco in caso di morte violenta, al fine di prendere cognizione diretta dei luoghi, delle circostanze teatro dei fatti, per la morte di mio figlio non c’è andato.
3) l’auto sulla quale, a detta dei poliziotti intervenuti, si sarebbe ferito mio figlio, non è stata sequestrata consentendo che essa venisse pulita e riparata prima che qualsiasi processo potesse essere celebrato.
4) I manganelli usati per percuotere mio figlio, 2 dei quali andati rotti, non sono stati nemmeno essi sequestrati impedendo che essi venissero consegnati così com’erano immediatamente dopo i fatti e messi a disposizione di un eventuale giudice. Si badi bene che siamo venuti a sapere della rottura dei 2 manganelli soltanto a blog aperto e a polemica scoppiata. L’ha riferito il ministro Giovanardi rispondendo all’interpellanza parlamentare proposta dall’on. Titti de Simone. I manganelli sono stati messi a disposizione della procura soltanto in data….a blog già aperto e a polemica scoppiata
5) il nastro contenente la registrazione dei drammatici colloqui avvenuti tra i poliziotti e la sala operativa della questura, dove essi dichiarano di averlo picchiato di brutto per mezzora, e altre frasi dal contenuto inequivocabile, non è stato sequestrato dal magistrato. Esso è stato messo a disposizione della procura soltanto molto tempo dopo a blog già aperto e a polemica scoppiata il….
6) Nelle annotazioni di servizio e in qualche relazione stesa da parte di coloro che sono intervenuti quella mattina, si afferma il falso, e cioè che mio figlio fosse morto di fronte ai sanitari, e fosse ancora vivo quando essi sono arrivati. Ciò non è vero e il fatto che tali affermazioni provengano da coloro che hanno l’obbligo e la funzione di garantire al magistrato la piena leale e certa conoscenza dei fatti di un’ipotesi di reato è anomalia alquanto inquietante
7) Viceversa, il 28 settembre, e pertanto solo il terzo giorno dalla morte di mio figlio, dopo aver appena affidato l’incarico al proprio perito di stabilire le cause della morte, a indagini ancora ferme, il procuratore capo della repubblica Messina rilasciava un’intervista con la quale si intendeva chiaramente assolvere l’operato dei poliziotti mesi prima che i periti depositassero la loro relazione
8) I nostri avvocati, che hanno rilevato queste anomalie, sono stati insieme a me indagati e denunciati disciplinarmente.
9) Il pm primo titolare dell’inchiesta si è poi improvvisamente dimesso per motivazioni che, siano quelle dichiarate o qualunque altra, già da tempo aveva e non se ne capisce il ritardo.
10) Tutte le indagini nelle fasi più delicate sono state condotte dal pm che si è poi dimesso, in collaborazione con un ispettore di polizia che fa parte della squadra di pg presso la procura, coordinata dal convivente di una degli indagati.





Non ho fiducia nelle istituzioni, e sarà molto difficile arrivare al vero e proprio processo... comunque, visto il totale silenzio dei principali mezzi di comunicazione, penso sia necessario tenere desta l'attenzione sui casi come quello di Federico Aldrovandi o dello stesso Carlo Giuliani. è un dovere morale verso la loro memoria, verso i loro familiari, ma anche verso noi stessi che un giorno potremmo rimanere vittime degli stessi spietati meccanismi.


Per concludere segnalo due articoli di Liberazione che credo siano fondamentali per capire cosa è successo a Federico. Il primo riguarda i nastri delle registrazioni dei colloqui avvenuti tra gli agenti e la questura; Il secondo è relativo alla testimonianza di Annemarie, una donna che ha assististito ai fatti del 25 settembre e che ha deposto in tribunale il 16 giugno 2006 sempre nell’ambito dell’udienza preliminare.



EDIT: alcuni link nel flusso del post potrebbero risultare poco visibili; li riporto qui di seguito:


BLOG dei familiari: http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it

COMITATO "Verità per Aldro": www.veritaperaldro.it

VIDEO

RISULTATI AUTOPSIE


ARTICOLI:

REGISTRAZIONE COLLOQUI TRA AGENTI E QUESTURA

TESTIMONIANZA DI ANNEMARIE

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