Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  Piero79 il 18/7/2006 16:51:44
Citazione:
il filmato avevo gia' provato a vederlo ma non mi funzia, non so perche'.
se gli stessi fatti sono descritti da qualche parte (o qualcuno vuole postare qui i punti chiave) vedro' di leggerli li'.


Molto sommariamente. L'ordinanza di archiviazione del giudice D'Aloiso dice che Placanica ha sparato per legittima difesa, che lo sparo era rivolto in aria e che il proiettile ha incontrato un calcinaccio (scagliato da un manifestante) che ne ha deviato la traiettoria sul volto di Carlo. La prova? nel filmato RAI che riprende il momento dell'assassinio, si avrebbe la "sensazione" che un calcinaccio si frantumi proprio in corrispondenza del suono dello sparo..

Questa conclusione è assurda e coccia contro ogni regola della fisica e con l'analisi delle immagini in nostro possesso.

1. Prima di tutto non tiene conto della distanza alla quale si trova la telecamera e ignora la velocità del suono. La perizia dei tecnici del p.m. afferma che la telecamera rai si trova a 36 metri, cosa smentita dal fotografo di rainetnews Marco D'auria che per un attimo si ritrova di spalle all'interno dell'inquadratura e che ha testimoniato di trovarsi a 53 metri da Carlo (poi per qualche secondo nel filmato si vede l'inquadratura non in teleobiettivo ma in grandangolo e si può capire la distanza reale); oltretutto analisi dettagliate hanno dimostrato che il suono dello sparo corrisponderebbe alla frantumazione del calcinaccio solo nel caso in cui la telecamera si trovasse a 13 metri di distanza, per ogni 13 metri in più ci sarebbe la differenza di un fotogramma...

In secondo luogo il calcinaccio scagliato dal manifestante si sarebbe frantumato dopo l'impatto con il defender dei carabinieri, la riprova sta nella vistosa ammaccatura che si può notare in corrispondenza della seconda I della scritta CARABINIERI.


2. Chi ha sparato non ha sparato in alto. la pistola è puntata ad altezza uomo per tutta la tragica sequenza, (impugnata con il braccio teso nella miglior posizione per poter mirare il bersaglio) da ben prima che Carlo raccolga l'estintore. poi basta guardare le immagini nel momento dello sparo. Il medico legale che ha effettuato l'autopsia, Marco Salvi, ha dichiarato che Carlo è stato colpito sotto l'occhio destro da un colpo diretto, senza deviazioni; inoltre "il punto di fuoco era più alto, rispetto al bersaglio, di circa 10 centimetri, e che lo colpì con una traiettoria inclinata da destra - alto a sinistra - basso, entrando nella regione sottorbitale destra e uscendo dall'occipite sinistro".


3. Chi ha sparato? ci sono ragionevoli dubbi per sospettare che non sia stato Placanica:

- la tac effettuata da Salvi ha evidenziato una pallottola che stranamente però non è stata repertata ed è misteriosamente scomparsa. Era una pallottola speciale? di quelle in dotazione solo agli ufficiali?

- le foto evidenziano che nel defender ci fossero tre carabinieri: uno alla guida e altri due dietro. Placanica ha sempre affermato di essere stato sopra un secondo carabiniere ma quello che spara è sotto, mentre quello sopra si copre la testa con entrambe le mani;

- le dichiarazioni contraddittorie di Placanica. il 21 giugno 2002 in un intervista al corriere della sera è arrivato a dire: "adesso non ci sto più, credo di non essere stato io ad uccidere Giuliani. A piazza Alimonda quel giorno è successo qualcosa di strano, mi hanno lasciato solo".


4. la ferita sulla testa di Carlo. questo è il particolare più raccapricciante. Carlo indossa il passamontagna quando viene colpito dalla pallottola, poi il defender fugge passando due volte sul suo corpo, una in retromarcia l'altra andando via marcia avanti. i manifestanti disperati vanno vicino al suo corpo, dei fotografi scattano delle fotografie: una foto mostra un deciso fiotto di sangue fuoriuscire dal volto di Carlo: questo dimostrerebbe la presenza di attività cardiaca. Poi i carabinieri si rifanno sotto, lanciano lacrimogeni e cacciano i dimostranti: c'è una foto con un carabiniere che tira un calcio a Carlo. i carabinieri ora lo circondano:

- in una foto si vede carlo con ancora il passamontagna e vicino un accendino e molto più distante una pietra sulla sinistra;

- in un altra foto si nota un carabiniere che tocca Carlo (sarebbe assolutamente vietato) e la pietra è ora vicina;

- volto di Carlo, senza passamontagna, c'è una ferita sulla sua fronte, la pietra è accanto, insanguinata.

è importante segnalare che il passamontagna non ha lacerazioni (la pallottola aveva colpito Carlo in una zona scoperta, sotto l'occhio), quindi chi ha colpito Carlo con la pietra sulla fronte l'ha fatto dopo avergli sfilato il passamontagna.



un altra domanda da farsi è se il defender dei carabinieri attaccato fosse veramente così isolato (nel filmato rai se ne vede un altro che esce dall'inquadratura da sinistra). i carabinieri hanno dichiarato che il motore del defender si era spento, ma dal filmato rai si vede che, dopo lo sparo, la jeap passa due volte su carlo e va via in soli 6 secondi.
Poi: Quanto è pericoloso l'estintore? La distanza reale di Carlo dal defender è di 4 metri... Cosa voleva farne? la mano impugna già la pistola quando Carlo raccoglie da terra l'estintore.
e poi bisognerebbe valutare come mai si è arrivati a quella situazione in Piazza Alimonda. analizzando tutti i movimenti delle forze dell'ordine e dei manifestanti...


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