Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  Freeman il 14/7/2008 10:33:02
Stasera la sentenza.

Più che la spada di Damocle, quella della prescrizione è ormai una certezza.
Impunità a go-go, insomma.

Anche se sul piano civile, è tutta un'altra musica:

In caso di condanna, la sentenza di primo grado sarà penalmente sorpassata dalla prescrizione. Che nel caso dei reati in questione scatta dopo sette anni e mezzo, e cioè il prossimo gennaio. Nessuno farà un giorno di galera, tanto per intenderci. Ma il primo giudizio darà il via libera alle cause civili. In quei giorni del luglio 2001 da Bolzaneto transitarono 252 tra arrestati e fermati. Le vittime accertate sono 209, e tutte hanno chiesto che vengano loro risarciti i danni. Si parla in media di settantamila euro a testa, che fa in tutto circa quindici milioni. Nel corso del dibattimento l´Avvocatura dello Stato non ha solo chiesto "scusa" ai no-global che furono fatti prigionieri durante il G8. Ha annunciato che, essendo venuto meno il "nesso organico" - le forze dell´ordine non si comportarono come tali - , i ministeri di appartenenza non tireranno fuori un centesimo. Ripudiati. Carabinieri, poliziotti, guardie dovranno pagare di tasca propria. In alcuni i casi i legali degli imputati, cui lo Stato non ha naturalmente anticipato le spese, hanno già iniziato le pratiche per pignorare case e stipendi. "Ma i veri colpevoli sono ai vertici dell´amministrazione, sono quelli che dovevano organizzare il G8 e non sono stati in grado di farlo", ha replicato tra gli altri l´avvocato di Alessandro Perugini, l´ex numero 2 della Digos genovese che rischia tre anni e mezzo di reclusione.

"A Bolzaneto fu torura", hanno ribadito i pm nella loro requisitoria. Ma a differenza di tutti gli altri paesi, l´Italia non si è mai adeguata alla Convenzione europea dei diritti dell´Uomo. L´ha sottoscritta nell´89, però il codice penale quel reato non lo ha mai disciplinato. Altrimenti, gli imputati avrebbero rischiato pene molto più pesanti. Gli avvocati delle vittime sono comunque pronti a ricorrere a Strasburgo. I magistrati insistono: "I trattamenti provati come inflitti a Bolzaneto sono stati inumani e degradanti". Torture fisiche e psicologiche che "si sono potute realizzare per il grave comportamento anche omissivo di pubblici ufficiali, o comunque con il loro consenso tacito o espresso". Dita spezzate, pugni, calci, manganellate su persone inermi, bruciature con accendini e mozziconi di sigaretta, bastonate alle piante dei piedi. Teste sbattute contro i muri, taglio dei capelli, i volti spinti nella tazza del water. Insulti, umiliazioni. "Sono stati adottati tutti quei meccanismi che vengono definiti di 'dominio psicologico´ al fine di abbattere la resistenza dei detenuti e di ridurne la dignità. Tutto ciò è potuto avvenire grazie a quel meccanismo fatto di omissioni, per cui i responsabili non vengono puniti e le vittime terrorizzate hanno paura di denunciare i maltrattamenti subiti. La parola chiave è stata: impunità". fonte

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