Re: Comunicazione globale e Lingue Internazionali Ausiliarie

Inviato da  untale il 16/7/2006 20:21:09
Scusami il ritardo. La risposta alla tua domanda è nella stessa intervista di Claude Piron. La questione è profonda, bisogna analizzarla sotto il profilo psicologico e sociale. Se trovo un articolo che lessi tempo fa e che rispondeva molto bene a questa domanda te lo riporto volentieri qui. Comunque..

Una lingua come l'inglese deve essere lungamente coltivata, devi dedicarti anima e corpo per essere veramente abile nel comunicare attraverso una lingua etnica che non ti appartiene. Non è uno scherzo, è una faccenda seria e che in molte parti del mondo comincia a farsi sentire e pesantemente (tra cui il Giappone, come ho già detto di là).

Mentre la LIA, al confronto, è uno scherzo. È uno scherzo impararla, puoi padroneggiarla in pochissimo tempo, non devi fare neanche quello sforzo che in molti non riescono a fare quando si tratta di una lingua etnica: entrare in un nuovo modo di pensare, di vedere il mondo, e assimilare infinite regolette che vanno sempre allenate finché non diventano automatismi (anch'essi da mantenere in vita attraverso l'uso costante della lingua).

Se esiste una LIA puoi veramente scegliere se, quando e come entrare in un mondo nuovo dove tutti parlano una lingua diversa da te. Senza, questo mondo ti è imposto, non puoi sottrarti. Vedi semplicemente le nuove leggi ponderate dal precedente governo, e condivise da quello nuovo (che bello! L'inglese, giusto! Ovvio!.. tutti perfettamente d'accordo quando si tratta di inglese). Imporre l'inglese dall'asilo è una necessità oggi. Fare lezioni interamente in inglese per ficcarlo per sempre nella mente di ogni bambino italiano è una necessità. Come faranno i nostri figli, poveri loro e poveri noi, senza una ottima conoscenza dell'inglese, quasi da madrelingua? Pensa te, si vedono già da anni a Bruxelles "english Mother Tongue!". Sia mai che io non imponga l'inglese a mio figlio sin da bambino, chiudendogli importanti porte nel mondo del lavoro.

Uno strumento come una LIA, per la comunicazione globale, proprio perché non richiede da parte nostra un apprendimento LUNGO E LENTO che parte dall'asilo, NON SI IMPONE.

Visto che questo argomento non prende piede in questa sede direi di lasciarlo da parte, torno di là che si procede ancora attivamente. Se non ti ho convinto così, mi prenderò la briga di trovarti quell'articolo di cui ti parlavo, sicuramente molto più convincente.

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