Re: L'assassino del Che amico dei Bush

Inviato da  tccom il 14/7/2006 13:39:48
Citazione:
M'è piaciuto a Cuba.Non mi è piaciuto in Africa.


mmm....questione di gusti, ma i suoi intenti erano gli stessi: portare la libertà a popoli che non l'avevano, facendogli soprattutto prendere coscenza del proprio stato; nei viaggi che lo portarono dall'argentina al cile, si rese conto che il male più grosso che affligeva le popolazioni sudamericane, era la convinzione di non poter cambiare la propria situazione. Ovviamente non ho avuto il piacere di conoscerlo ma da quelle due-tre biografie che ho letto, questo è quello che veniva fuori

Citazione:
A Cuba ha riunito un popolo per liberarsi di un giogo...facendolo finire sotto un altro:più "egualitario",più "compassionevole",più autoctono...ma sempre un giogo.


non sono d'accordo...sono stato a cuba l'anno scorso per una ventina di giorni e l'ho girata tutta:3000 km!
la sensazione che ho avuto è stata quella di un popolo che per essere libero, ha sacrificato alcune libertà personali. Non pretendo che la mia idea sia condivisa, ma secondo me il cubano, non è libero, almeno non ha il nostro grado di libertà individuale; però il popolo cubano è secondo me più libero del popolo italiano

Citazione:
Probabilmente non era nelle sue intenzioni,da quì la rinuncia al potere e la partenza per altre imprese.


le versioni sulla partenza del Che da cuba sono diverse; io resto convinto che sia partito perchè quello che sentiva di fare non era governare una nazione, ma cercare di sollevare i popoli contro i propri sfruttatori (detta così è abbastanza attuale non ti pare?)

Citazione:
La mercificazione del suo mito,sbandierato ovunque e perquantunque,è quello che lo fa odiare a destra.


io non riesco ad odiarlo perch è qualcuno ne fa la proprio bandiera; mi fa tristezza quel qualcuno se sventola una bandiera che non conosce...ma questo è un'alro discorso

Citazione:
PS:certe volte mi viene però il dubbio che fosse solo un "sottoprodotto" della linea trozkista:guerra perenne.


beh, non ho la presunzione di fugare i tuoi dubbi, ma la linea trozkista non c'entra proprio niente. Ti ripeto che da quello che ho letto, la sua era una sorta di missione, lui pensava di essere in dovere di dover fare e non se ne dava pace.
Da qui tutte le campagne che ha intrapreso.
E per quanto riguarda la sua morte, come ben sai i boliviani da soli avrebbero potuto fare poco...di sicuro sai chi è stato farlo fuori.
io lo chiamerei omicidio...senza troppe remore

ciao

ps: dimenticavo
Citazione:
Ma uno di destra,un fascista,come io mi ritengo,ammira di lui l'aspetto "dannunziano":un combattente perenne,attirato dall'impresa.


la battaglia non attira nessuno...e comunque non era un guerrafondaio
se volete ammirarlo anche dall'altra parte, non gli mettete addosso etichette che non calzano

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