Re: "TOMMASO UCCISO PERCHE' PIANGEVA"Orribile confessione di Mario Alessi. Il corpo ritrovato vicino

Inviato da  PikeBishop il 5/4/2006 0:03:41
Citazione:
Mi sembra di stare a parlare con i turchi

Gia' si comincia bene. Turchi? Cos'e' un complimento o un'insulto? In ogni caso i turchi hanno la pena di morte nel loro ordinamento, mi pare. Turco sei piu' tu che altri in questo senso.

Per il resto vedo che finalmente crociato si esprime in maniera piu' urbana (e che, ci arriva dall'urbe) e non si puo' non condivedere il fatto di considerare i bambini nostrani.

Ma evidentemente non ha mai meditato abbastanza sulla pena di morte.

Per suo uso e consumo, visto che, da quello che ora scrive, ha letto solo quello che ha voluto leggere degli altri interventi, e sinceramente tentando di fare cosa utile a lui (non scherzo) gli porro' (e pongo a tutti quelli che ancora non ci hanno riflettuto molto sopra) alcuni argomenti contro la pena di morte. Mi spiace ma per quanto mi sforzi di argomenti a favore non sono riuscito a trovarne:

1) Il solo pensiero della pena di morte contrasta con l'insegnamento dei comandamenti Mosaici (non uccidere) e del Cristo (non fare agli altri quel che non vorresti fosse fatto a te / chi e' senza peccato scagli la prima pietra). Cio' e naturalmente irrilevante per gli atei, ma dovrebbe essere vincolante per i cristiani (veri, non di facciata). Che non ci si venga a dire che qualcun'altro e' Satana e cristo di ha insegnato ad annientare Satana, per favore, non siamo disposti a farci prendere per i posteriori.

2) Nessuno stato democratico e civile puo' avere potere di vita o di morte sui cittadini. La pena di morte, come giustamente espone Foucault in "Surveiller et punir" e' la maniera per il sovrano di riaffermare davanti agli occhi di tutti la sua invincibile forza. Cio' non si addice ad una moderna democrazia.

3) Nessuno stato puo' confidare nella collaborazione dei suoi cittadini se c'e' la possibilita' per i cittadini di essere uccisi dallo stato. Questo porta ad un clima di fronda e di illegalita' costante, specie da parte delle classi criminali. Con le spalle al muro i criminali sono spinti a portare all'estremo i loro comportamenti, perche' non hanno piu' niente da perdere.

4) Nessuna repubblica democratica ha il mandato per potersi erigere al di sopra del cittadino a tal punto da poterne ottenere la morte. Il mandato e' solo quello di amministrare la cosa pubblica per conto dei cittadini. Il potere giudiziario puo' punire i cittadini con sanzioni che devono essere in ogni caso non definitive e percio' non puo' punirli con schiavitu' o multe che possano configurarsi effettivamente come schiavitu' vita natural durante, ergastoli non motivati da continuo e presente pericolo per il pubblico da parte di un individuo (la ragione per cui molti ergastoli non possono essere portati al termine) e pena di morte.

5) La pena di morte si e' dimostrata assolutamente inefficace come deterrente e ci sono parecchi studi che lo dimostrano. Come esempio si potrebbe citare uno studio dello governo del Canada. In Canada la pena di morte e' stata abolita solo nel 1976. In 27 anni, dal 1975, anno precedente all'abolizione, nel 2003 i dati ufficiali confermano che la percentuale di omicidi si e' ridotta del 44 percento. passando con un trend continuo dal 3.09 per 100.000 abitanti all'1.73 (Roger Hood, The Death Penalty: A World-wide Perspective, Oxford, Clarendon Press, third edition, 2002, p. 214). Se avrete la ventura di leggere il libro di Hood troverete che nel frattempo la cosa si e' verificata anche in altri stati mentre, costantemente c'e' una crescita della percentuale di omicidi nei paesi che praticano la pena di morte.

6) I provati errori giudiziari (che sono la norma piuttosto che l'eccezione, specialmente ora che si usano nuove tecniche forensiche di dubbia affidabilita' spacciate per infallibili) sono irreparabili. I morti non si possono risvegliare. Si potrebbero uccidere magistrati e giurie per la legge del taglione, ma non mi sembra che i morti si risveglino comunque.

7) La pena di morte mette lo stato sullo stesso piano etico degli assassini e ne inficia la superiorita' morale rispetto a questi ultimi.

Perdonatemi per la tirata, ma devo mettere a frutto i miei studi in criminologia

Spero di avere dato uno spunto di riflessione a coloro che non avevano mai visto la cosa in questi termini.

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