P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?): Ovvero "BENVENUTI A BABILONIA".

Inviato da  mc il 25/6/2007 10:47:40
Ahahha...
E' fantastico 'sto 3d ... !
Ognuno va pe' cazzi sua... ... grandi.

... la mia unica sfida e' rimasta, far capire ad iceman un semplice concetto per toglierlo dalle sabbie mobili da cui non riesce proprio piu' ad uscire> "MA SE L'ARTE DEVE ESSERE GRATUITA PERCHE' QUALCUNO LA DEVE PAGARE????" <... si e' inlooppato su questo... ...( ).

La risposta e' che la cultura dovrebbe esserlo per chi la compra.
Il lavoro e' sacro: dovrebbe essere sempre remunerato! Sono assolutamente d'accordo con te.

Il passaggio logico all'inizio era semplice:
io che scrocco on line con il p2p pago un provider, dei construttori Hw, dei programmatori Sw, Telecom, e qualcun'altro... quindi, scroccare pagando non si puo' dire propriamente scroccare (ne' tanto meno rubare!).
Che chi ci perde dal file sharing vada a battere cassa da queste persone (e il giro d'affari e' talmente alto che qualsiasi piccola percentuale del montesoldi coprirebbe le spese per gli artisti... cazzo, dopotutto stanno facendo mercato proprio su quello, che te le devo dire io queste cose? La diffusione e la vendita di apperecchiature e servizi di rete e' incentrata proprio sullo sharing, sull'entertainement (leggi porno soprattutto... quello si che e' frutto del sudore dei partecipanti! ), e sull'informazione ... e son tutti compresi nel prezzo per accedervi).
Dopo tutto non si puo' vietare a nessuno di condividere un prodotto con un altro, tra amici per esempio, e se la cosa diventa un fenomeno di massa, vuol dire che il mercato si deve adeguare. Non e' certo punendo 1/3 del mondo che si risolve la cosa. Non lo si fa nemmeno vietando con leggi lo scambio (impossibile da fare!!!)... e nemmeno criticando chi cerca di "arricchire" la propria conoscenza per essere migliore... nemmeno inscenando una guerra tra poveri come questa ...e nemmeno ... vabbe', li ho finiti... punto.
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Citazione:
Perche' non dovrebbe garantirlo?

Perché se lo potesse garantire lo farebbe già oggi. Le sponsorizzazioni e le fondazioni esistono già, evidentemente però non sono sufficienti a coprire il costo di arte e cultura per tutti.


Pax,
In questi anni ci siamo skillati su questi argomenti:
cosa significherebbe dal punto di vista di chi ha il controllo la diffusione di massa della cultura?
Chi ha in mano la fetta piu' importante della Finanza, non sono gli stessi che detengono buona parte di quel controllo?
La cultura, anche quella gratuita, che come dicevi esiste, andrebbe anche pubblicizzata e spinta, ma nei circuiti mediatici, va "diffusa" quella funzionale al controllo, non tutta la cultura.
Il sistema della Major, con grossi capitali, a mio avviso, e' l'anticamera del filtraggio della cultura. Se ci pensi, i grossi capitali sono subentrati quando andava distrutto il mercato (concorrenza sleale?) di un determinato prodotto (Borsa, tv, cinema, calcio... anche la cultura da quando e' diventato un fenomeno d'elite... e non per colpa della gente che se ne frega, ma della propaganda che subisce: "i soldi significano successo" e "non e' con la cultura che si diventa ricchi", etc...)
Quello che auspico io, e' un passaggio ad una sponsorizzazione piu' eterogenea. Con la cultura raggiungibile gratuitamente e spinta a dovere gli artisti avrebbero da scambiare con gli sponsor il loro bacino di utenza affezionato in cambio di "produzioni".
Il mio auspicio e' che la "cultura", in ogni sua manifestazione, possa diventare il biglietto da visita di un "marchio" (mi sembra fattibile, no!?).

ciao

mc

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