Re: Il rifiuto dell’autorità

Inviato da  prealbe il 27/4/2007 19:59:52
Citazione:
Ciao Prealbe ti faccio i complimenti per il thread davvero molto stimolante. Putroppo seppure sedotto dalla tua sagacia

Ciao, Timor. Grazie, sia dell’apprezzamento sia della tranquillità con cui argomenti.

Citazione:
non condivido la tua linea di pensiero

Mannaggia. Avevi esordito così bene.

Citazione:
che, a fronte di argomentazioni ben supportate da altri, contieni a sostenere con una certa rigidità; la rigidità distintiva della gerachia.

Non è rigidità, Timor, e tranquilla fermezza.
Sono ragionamenti che ho “masticato” a lungo e approfonditamente, e verificato spesso. So perfettamente quello che dico.

Citazione:
Volendo per un momento estraniarsi da considerazioni astratte per cercare di contestualizzare alcune tematiche, sarebbe corretto parlare dei propri vissuti, almeno in senso lato, e dei propri incontri con quel concetto indefinito che corrisponde al termine di Gerarchia.
Come ben sai, tanto più un concetto è astratto, tanto più è potenzialmente interpretabile e caricabile con i propri determinati vissuti; perchè è con i vissuti che il linguaggio prende corpo.

Ma cercando di porre rimedio alla questione e sperando di trovare l'elemento distorsivo del termine che così tanto ha urtato i tuoi interlocutori,

L’hai notato anche tu?

Citazione:
voglio approfondire la concretizzazione relazionale della gerarchia (sapendo che tutto in natura è relazione).

Ok.

Citazione:
La gerarchia è definita da una relazione asimmetrica.

Concordi con questa affermazione?

Direi di si.

Citazione:
In natura si trovano continui modelli di relazioni asimmetriche, che numerose volte hai decantato nel thread.

Beh, “decantato” no; vorrei che fosse chiaro che quello che esprimo non lo esprimo con spirito da “fan”, non sono un “tifoso” né della gerarchia né di nient’altro (neanche di sport o di ideologie). Sono “guarito” da quel tipo di approccio. Sono alla “fase due”.

Citazione:
Ma a noi non interessa sapere cosa esista in natura,

Guarda, Timor, finché nell’uomo sussisterà la sfera istintuale - quindi ancora piuttosto a lungo, direi - sono costretto a dissentire profondamente. Non credo proprio che si possa prescindere da qualcosa che è parte costitutiva di uno dei fattori (l’uomo) del problema.

Citazione:
a noi interessa sapere se questo modello di relazione è efficente per il paradigma umano, sia a livello del singolo che della collettività.

D’accordo.

Citazione:
E la risposta è ovviamente no.

Ovviamente no? OVVIAMENTE NO?
TIMOR!!! Sono 477 post che mi accapiglio sulla cosa e tu mi liquidi con un “ovviamente no”? Vuoi avermi sulla coscienza, per caso?

Citazione:
Seppure naturale, questa forma di relazione asimmetrica è altamente inefficiente e ottieni dei risultati a costo di innumerevoli errori e sprechi.

Questa la devi argomentare. Così è solo un’affermazione arbitraria.

Citazione:
La relazione asimmetrica, presuppone un'unidirezionalità ( o la possibilità di essa) che può rimanere impunita

E’ senz’altro uno strumento potente, e quindi pericoloso. Va utilizzato con criterio e attenzione. Va controllato, non buttato via.

Citazione:
Non vorrei che confondessi il termine di Responsabilità con quella di Gerarchia.

Per niente. Però mi fa piacere che tu abbia introdotto il termine, che secondo me fa parte dell’equazione.

Citazione:
Il responsabile è il primus inter pares, colui che si prende la responsabilità di una scelta definitiva dopo aver attentamente ascoltato e valutato tutti i suggerimenti dei suoi pari (probabilemte differenti per esperienza e intelligenza), sapendo che risponderà personalmente al gruppo (e probabilmente destituito) nel caso di una scelta errata e inappropiata.

A parte che se la scelta è collegiale non si capisce perché poi ne debba rispondere uno solo, povero disgraziato ; ma, tralasciando questo, è chiaro che la formula “assembleare” non sempre è praticabile (ad esempio per motivi di distanza o di urgenza). Comunque nella mia testa non vige un’idea di figure gerarchiche impermeabili allo scambio con i pares (ma neanche con i subalterni e i superiori, se è per questo).

Citazione:
Il gerarcha è il capo, colui che ha potere incondizionato, che non deve rendere conto a nessuno, che non ha bisogno di ascoltare perchè sa che non ci sarà conseguenza per le sue azioni, perchè non v'è nessuna autorità al di sopra di se stesso.

Ma no, Timor, neanche per idea. Mica si sta parlando dell’Imperatore dell’Universo, che diamine. Se io parlo di “gerarchia” e quello che viene recepito è “Imperatore dell’Universo”, allora:
1) Si capisce perché Pike un post si e l’altro pure parla di “flames”
2) Ho ragione quando dico che c’è un pregiudizio culturale in merito
3) Bisogna rilassarsi e riallineare i dizionari

Citazione:
Dunque secondo te, qual'è il sistema più inefficiente per il singolo e la collettività?
Dove abbiamo il maggior spreco di intelligenza, creatività, potenziale?

Rispettando le TUE descrizioni, il primo.
Ma, per come hai formulato l’alternativa, la domanda è retorica. Rispondo per educazione.

Citazione:
Ho il "dolce piacere" come credo la maggior parte della razza umana di partecipare a una grossa struttura gerarchicizzata con le conseguenze che tutti abbiamo sotto gli occhi.

Questa osservazione potrebbe aprire uno spiraglio. IO dico che il problema NON E’ la gerarchia ma qualcos’altro, e che questo qualcos’altro è l’elemento finora mancante (solo brevi accenni non raccolti) in questo 3D. Cosa sarà mai?
Lascio la domanda “aperta”, per il momento.

Ciao.


Prealbe

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