Re: Il rifiuto dell’autorità

Inviato da  NERONE il 25/4/2007 8:30:58
Pink Floyd - Another Brick in the Wall
(che strani ricordi ti si affacciano alla mente , per l’altro del tutto impertinenti)

Credo che la parola “gerarchia” ti rechi una sorta di orticaria mentale poiche’ immediatamente la associ a potere. La scala gerarchica dell’uomo per te si risolve in chi comanda e chi ubbidisce , punto. E datosi che chi comanda detiene il potere va da se’ che la gerarchia è una trappola del potente di turno sul debole. E’ anche questo(ma questo è un concetto da svilupparsi dopo aver compreso cosa è la gerarchia)
Se consideriamo invece che la gerarchia è una parola che non ha nulla a che vedere con “gerarca”, tanto per intenderci, ma è , e rimane, una necessità ancestrale dell’umanità,poi possiamo insieme (senza il muro del pregiudizio e dell’ipocrisia) vedere se c’e’ un modo per rendere migliore, piu’ “buona”, piu’ utile, piu’ socialmente equa ed intelligente questa gerarchia .
Adamo ed Eva, primi uomini sulla terra (naturalmente è un esempio semplice semplice) fanno dei figli, fino a li’ saranno Adamo ed Eva a decidere il bene di tutti attraverso delle regole, piu’ che altro atte alla sopravvivenza. Si forma la prima scala gerarchica Adamo, Eva, primo, figlio,secondo figlio e cosi’ via. I figli fanno figli e i figli dei figli altri figli e cosi’ via, fino a quando questo gruppo primordiale diventa un po’ numerosetto : di Adami ce ne sono parecchi di Eve anche e tanti figli reciproci. Ora, per evitare che gli Adami si scannino tra loro, che le Eve si strappino i capelli a vicenda e che i loro figli si rubino le merendine uno con l’altro, il gruppo decide di darsi una regolata : eleggono un capo che si assuma il compito di vigilare e che prenda delle decisioni (tipo : se cade un fulmine sulle capanne che fare ? Se non c’e piu’ cacciagione dove andare…ecc ecc…bisogni,necessita’ del gruppo) E’ evidente che se ognuno avesse fatto da se’ (senza qui scomodare poi la necessita’, anche quella ancestrale, che l’uomo ha di socializzare e comunicare con i suoi simili) la razza umana si sarebbe estinta .
Una volta eletto l’Adamo “capo” (e a quei tempi la scelta sul capo sara’ stata fatta individuando l’uomo piu’ forte fisicamente) sara’ accaduto che i suoi ordini non saranno stati sempre ben accetti o condivisi dal gruppo, e poi c’e’ da dire che allargandosi il gruppo un Adamo solo era insufficiente, quindi si sara’ provveduto ad allargare la sfere degli Adami che avranno avuto ciascuno un compito verso e per il restante gruppo.
Interessante capire poi, come si decideva che un uomo , piuttosto che un altro, aveva le capacità (e con l’evoluzione le virtu’) di diventare il capo. Probabilmente il presupposto a che ci sia un eletto a capo e tanti che non lo sono, sta nel fatto che non tutti gli uomini sono uguali, e meno male, aggiungerei io. Pensa se fossimo tutti uguali (parlo dell’intelletto)….tutti capi o tutti gran sacerdoti o tutti cacciatori, o tutti contadini o tutti commercianti o tutti ladri E' evidente anche che il capo deve “piacere” alla maggior parte del gruppo . Certo non è facile anzi…la convivenza non è una cosa semplice e millenni di storia ce lo hanno insegnato. Non siamo piu’ un insieme di piccole tribu’ , siamo in miliardi, ma a ben vedere , senza andare a scomodare la gerarchia dello Stato o del “padrone” chiamala come ti pare, gli Adamo ed Eva continuano ad esistere , dove ? Be’ semplice : nella famiglia, in una squadra di calcio, in un ufficio, in un cantiere edile, in una fattoria, persino in un forum su Internet. Questo è il significato di gerarchia, senza che si vadano a scomodare i Pink Floyd od intravedere scenari orwelliani, perche’ scusami, tutto cio’ sa di paranoia.
Ed il muro di cui parlavo non ha niente a che vedere con l’ordine precostituito che sembra sia la sola parola che ti faccia ricordare la gerarchia (oltre ai Pink Floyd). La gerarchia non c’entra proprio niente con l’ordine precostituito od i mali della societa’. Il “male” non è insito nella parola gerarchia , il potere (quello vero) non usa la scala gerarchica(mi riferisco alla scala gerarchica sociale)…anzi, tende a distruggerla. Il potere (quello vero) bada e basta a se’ stesso , non soddisfa certamente i bisogni del gruppo, il gruppo lo usa per i suoi di bisogni. Il potere (quello vero) la gerarchia non la rispetta, se ne sbatte . Se la rispettasse non sarebbe piu’ il potere (quello vero) , sarebbe “solo” il capo.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=6&topic_id=3291&post_id=87941