Re: Sedicenne suicida perché "accusato" di essere gay

Inviato da  Pausania il 6/4/2007 15:51:11
Winterminute, sorvolando sul fatto che ti è generosamente concesso di argomentare le tue posizioni...

Facevo notare che è davvero strano come questi giovani pargoli, quando combinano qualcosa di male, abbiano sempre una motivazione diversa.

Stuprano: è colpa di internet
Inscenano un islamorapimento: è colpa della tv
Picchiano qualcuno: è colpa dei videogiochi
Dicono a uno che è Jonathan: piccola parentesi. E se l'insulto non fosse essere gay, ma essere un deficiente della tv? Chiusa parentesi. E' colpa della Chiesa.

Allora io mi chiedo: stanno a scuola tutto il tempo, però non viene mai il dubbio a nessuno che l'educazione di questi ragazzi sia carente a causa del funzionamento dell'unica agenzia preposta alla loro educazione. E' ben strano.

A nessuno, mai. Nemmeno in via ipotetica. Ma-i!

Però la Chiesa sì: non riesco a capire come, però. Per quello che dice sui giornali? Non mi pare credibile.

Per quello che dice al catechismo? Non lo so, ma non ho notizie di lezioni di omofobia da parte di curati di campagna. Magari sono male informato io....

E allora come farà la Chiesa a detenere il controllo delle coscienze? Nessuno che risponda, però intanto sono io che nego l'evidenza. Evidenza talmente evidente che nessuno riesce a mostrarmela.

Me ne sono cercate un po' da solo:


In un'altra ricerca promossa dal card. Camillo Ruini per sondare la religiosità dei giovani della diocesi di Roma, Il volto giovane della ricerca di Dio (ed. Piemme), il curatore Mario Pollo, dopo aver raccolto e trascritto le interviste di adolescenti e giovani romani, la metà di essi "appartenenti" ad associazioni ecclesiali e l'altra metà di "non appartenenti", rileva che tra gli adolescenti non-appartenenti (che a Roma rappresentano più del 90% della popolazione giovanile) prevalgono immagini negative della Chiesa, dei sacerdoti e delle religiose, sebbene abbiano frequentato il catechismo e frequentato la Messa domenicale. "Al vissuto, emotivamente positivo, dell'esperienza del catechismo non corrisponde un apprendimento altrettanto positivo… la maggioranza dei non-appartenenti dichiara di non ricordare praticamente nulla di ciò che allora aveva studiato… non ha vissuto, in passato, le celebrazioni liturgiche come un evento significativo.

Due amare considerazioni da parte dell'Autore illuminano l'inadeguatezza della pastorale giovanile:

- la prima è che per "la grande maggioranza, purtroppo anche degli appartenenti, la dimensione religiosa della vita rimane rinchiusa nell'alveo di una esperienza intima, personale e non si riflette sulla loro vita sociale e relazionale… La prospettiva del regno sembra essersi dissolta all'interno di una religiosità disincarnata dalla vita… la dimensione religiosa per la maggioranza degli adolescenti intervistati (60%) è poco o per niente importante nella loro vita";

- la seconda è che, sebbene quasi la totalità dei giovani non appartenenti abbia vissuto le tradizionali esperienze del catechismo, della preparazione alla prima comunione e dell'ora di religione a scuola, ciò "rende più complessa la comprensione del perché la loro fede religiosa attuale sia così discosta da quella della tradizione cristiana, visto che, oltretutto, la maggioranza di questi giovani ha un ricordo positivo del catechismo".


Insomma, la Chiesa ci prova anche, ma prorpio non gli riesce.

Ancora:

il campione da noi analizzato [...] non si riconosce nella Chiesa come istituzione e preferisce vivere la propria spiritualità in modo interiore e non formale. [...] In quest'ottica di sfiducia nei confronti di una fede istituzionalmente organizzata, si spiega il grande interesse per le religioni dell'oriente, in particolare il Buddhismo, che si ritiene lasci più spazio all'individualità e alla spiritualità senza dogmi né regole vincolanti.

E inoltre:

Ricerca sui giovani: il parere di Famiglia Cristiana

La percentuale dei credenti è calata negli ultimi quattro anni: dall’80 al 69 per cento. I giovani scivolano verso l’ateismo anche dichiarato, oppure verso, spiega la ricerca, “forme di bricolage religioso”, slegate dalla Chiesa. […] Una ripresina c’è per la partecipazione alla Messa, che si stabilizza sul 15 per cento. La religione resta al terz’ultimo posto tra le cose importanti della vita, preceduta dallo sport, gli interessi culturali, l’amicizia, la famiglia. [...]

Sta perdendo colpi, questa Chiesa tentacolare che spinge orde di ragazzini contro i gay.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=6&topic_id=3329&post_id=85231