Soprattutto non vuol dire affatto che, ammesso che esista questa "qualità di rispondenza al fine", la si possa misurare.
Non solo devi aspettarti qualcosa.. ma devi anche:
- ammettere che esista un unico modo per ottenere quel qualcosa o comunque di conoscerli tutti,
- esser capace di stabilire quanto si è "distanti" da quel qualcosa.
Mi pareva che l'approssimazione sia la norma comunque... Ma che cambia?!
E in ogni caso "valutazione delle qualità dell'uomo..." suona davvero molto male....
Ma... un giardiniere è inferiore o superiore a un gelataio? e un birraio?
Se ne deduce quindi che le qualità considerate sono quelle coinvolte nel perseguimento dei fini della società e non altre (come, non so, il colore degli occhi oppure la lunghezza del femore oppure il numero di capelli moltiplicato per la superficie delle orecchie) che non lo sono e la cui valutazione, ai fini della collocazione nella piramide sociale, è superflua e quindi non interessa.
Fini della società ?
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