Re: Tar Lazio sospende decreto del ministro Turco sulla cannabis

Inviato da  Mkb il 22/3/2007 9:14:32
Tar Lazio annulla il decreto Turco sulla cannabis

Il Tar del Lazio ha annullato il 'decreto Turco' sulla quantita' massima di cannabis a uso personale, che aveva raddoppiato la dose lecita innalzandola da 500 milligrammi a 1 grammo di sostanza.
Dopo la sospensione del decreto, la scorsa settimana, oggi i giudici della III sezione quater del Tar del Lazio, hanno depositato le motivazioni della sentenza con la quale hanno accolto il ricorso proposto dal Codacons, dall'Associazione Articolo 32 e dall'Associazione italiana per i diritti del malato-Aidma Onlus.
Il decreto del ministero della Salute "deve essere annullato -recita la sentenza- in quanto la motivazione dell'atto, peraltro esclusivamente orientata nell'ambito delle ragioni sanitarie, non spiega le ragioni delle scelte operate, ne' esse vengono adeguatamente giustificate sulla base di approfondimenti specifici sugli effetti dannosi delle sostanze stupefacenti in questione".
"In particolare il provvedimento qui impugnato, dopo aver genericamente constatato che il principio attivo delle due sostanze in questione", cioe' i principi attivi delta-8-tetraidrocannabinolo e delta-9-tetraidrocannabinolo, "e' diverso da quello di altre sostanze stupefacenti, a'ncora la scelta al minor potere di indurre alterazioni comportamentali e scadimento delle capacita' psicomotorie, senza considerare che per il secondo dei suddetti parametri e' prevista per entrambe le sostanze un'alta incidenza e intensita' di effetti disabilitanti, intesi proprio come grave scadimento della performance psicomotoria nell'esecuzione di compiti complessi. In relazione a tale parametro, come individuato dall'unico documento scientifico in possesso dell'amministrazione, il raddoppio del fattore moltiplicatore, da 20 a 40, non appare certo congruo".
Le motivazioni che hanno spinto le tre associazioni a presentare il ricorso contro il decreto Turco comprendono "la violazione dei principi ispiratori del Decreto del presidente della Repubblica 309/90 come modificato dalla legge 49/06 (Fini-Giovanardi) dell'articolo 32 della Costituzione e dei principi generali di buon andamento della pubblica amministrazione; eccesso di potere per illogicita' manifesta: considerato che e' scientificamente dimostrata la nocivita' della cannabis, gli effetti del decreto appaiono in contrasto con la tutela della salute; l'assenza dei dati in base ai quali il ministero ha ritenuto di poter raddoppiare la dose consentita".
Il decreto, inoltre, "contravveniva all'attivita' e ai primari obiettivi del Servizio sanitario nazionale". Infine, rispetto all'aumento delle dosi di droghe 'leggere' detenibili per uso personale, "non sono stati valutati gli effetti deleteri delle sostanze in questione sul piano della personalita' individuale, sulla capacita' critica e sul corretto sviluppo della personalita' dei giovani". In pratica, "non e' stato motivato l'interesse pubblico alla modifica del precedente decreto".

FERRERO: GOVERNO FARA' SICURAMENTE RICORSO - Il Governo ricorrera' al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar del Lazio che ha bocciato il decreto Turco sulla droga. Lo ha confermato il ministro della Solidarieta' Sociale, Paolo Ferrero, al termine di un'audizione alla Commissione Affari Sociali della Camera.
'Credo che questo ponga con ancor piu' urgenza la necessita' di fare la legge - ha spiegato Ferrero - che complessivamente rivisiti la materia, in modo da poter rispondere positivamente ai problemi che abbiamo. Il primo problema e' quello di una attivita' di prevenzione, che e' il vero fulcro di tutta la partita, per evitare che passi il messaggio che il consumo delle sostanze e' positivo per la persona che in quel modo ci si realizza e si riesce ad avere un buon rapporto con gli altri'.

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