Re: Blondet sta "sbarellando"?

Inviato da  Pausania il 15/3/2007 16:49:20
Citazione:
No, non significa che ‘ogni singolo uomo…’; significa che l’uomo inteso come ‘gli uomini’ (cioè come GRUPPO, che è cosa assolutamente distinta sia dal singolo uomo sia dalla somma dei singoli uomini; non farmi addentrare nella sociologia, ma il gruppo ha dinamiche sue specifiche che sono DEL TUTTO DIVERSE da quelle individuali – e mi spiace per chi odia quest’idea , ma le dimostrazioni in tal senso purtroppo non mancano)ha precisamente connaturato il senso della guerra.

Non capisco se intendi il gruppo come folla, massa di persone riunite nello stesso luogo, tipo stadio, concerto o manifestazioni. In questo senso so anch'io che scattano delle dinamiche particolari, ma non le farei rientrare nella natura umana. Sono occasioni particolari in cui si innescano dei comportamenti particolari; come dire che un uomo affamato ruba il cibo e che quindi è connaturato nell'uomo il furto.

La guerra non è la violenza. La guerra è l'esito finale di un certo tipo di politica. E' un'operazione razionale e pianificata, che non presuppone nessun gruppo o nessuna violenza. Certamente se tu prendi il soldatino in mezzo alla battaglia potrai certamente riscontrare alcune dinamiche psicologiche che lo faranno agire da assassino, ma quello che volevo dire io è che, senza un obbligo imposto da un potere o da una autorità maggiore, la guerra tendenzialmente viene evitata, perché ogni essere raziocinante capisce che è solo un assurdo spreco di energie. L'esempio della Grecia voleva essere solo una dimostrazione di ciò: chi sa cosa vuol dire guerra, la evita il più possibile.


Citazione:
Quando dici che nessuno vuole la guerra, scusami ma non è che sia molto significativo; fra quello che noi PENSIAMO DI ESSERE e di essere disposti a fare e quello che SIAMO e che poi faremmo in determinate situazioni meno filtrate e mediate di quelle attuali temo ci passi parecchia differenza

Infatti, ma io ti dico che di solito le persone, a parte qualche elite che manda gli altri a combattere, tipo Blondet che dice agli altri "quanto siete bravi col fucile in mano. Voi", non faranno mai niente per arrivare a quella situazione. Un tale spreco di risorse è totalmente inconcepibile. Se non in un caso: quello in cui tu abbia enormi risorse a disposizione, che non sono tue, e di cui non devi rendere conto a nessuno. Cioè la tipica situazione in cui si trovano gli Stati.

Citazione:
Lì, fa testo la storia, e credo che prenderne le distanze come se noi fossimo cosa diversa sia semplicemente infondato.

Quale storia? Quella dei fanti mitragliati dai Regi Carabinieri. Quella degli ufficiali fucilati sul posto dalla truppa?


Citazione:
Dal punto di vista del risultato – la morte del nemico – il risultato può anche essere lo stesso (anche se in termini quantitativi le cose migliorano; a mano se ne possono ammazzare molti di meno), ma il confronto diretto con una situazione così drammatica (e con un proprio simile – il nemico - a tu per tu) porta con sé una significatività per chi ci passa che non ha niente ha che vedere con la pressione di un bottone (‘la serena guerra degli aviatori’, citando a memoria De Gregori). Forse sarà anche per questo che nel passato la cognizione di guerra era un po’ più umana (l’onore, la cavalleria, ecc.)?

Infatti, chi la guerra la fa, per questi motivi non la vuole. E non è un caso che il soldato sia sempre ubriaco o drogato (a seconda dei tempi e dei luoghi). Come farebbe a tirare avanti altrimenti?

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