Re: Fenomenologia dei Buchi Neri

Inviato da  lalonde il 27/11/2006 2:40:56
Grazie Abulafia.
C'è un trattato sul trollismo su wikipedia !!!

Tornando in topic provo ad esporre la mia idea a proposito della teoria gravitazionale dei buchi neri (quella classica).

Innanzitutto I fisici nella formulazione delle loro teorie si trovano davanti tre problemi principali.

1)Il mondo reale è molto complicato perciò si rendono necessarie delle semplificazioni, queste avvengono scegliendo un modello matematico. La scelta del modello matematico risulterà fondamentale nei passaggi successivi.

2)Il modello matematico viene applicato come strumento per esplorare il fenomeno fisico che stiamo investigando.

3)I risultati devono infine essere tradotti in linguaggio ordinario.

Nel primo e nel terzo punto i fisici sono molto lontani dalla perfezione. Nel primo punto la tendenza a "Quando tutto quello che hai è un martello, tutto ti sembra un chiodo" è una trappola.
Per quello che riguarda il secondo punto si può notare una tendenza dell'astrofisica nell'incorrere in numerosi infiniti a livello matematico. Un processo chiamato
normalizzazione viene usato per risolvere questo problema. Ma gli infiniti non sono una
cosa normale in matematica. Incappare in infiniti nei modelli matematici dovrebbe far sorgere alcuni dubbi sull'adeguatezza del modello matematico stesso. Nonostante ciò gli astrofisici mettono un valore e tirano dritto.
Giunti alla terza fase gli astrofisici provano a tradurre concetti matematici astrusi utilizzando termini reali.

I buchi neri sono un oggetto di studio che mostra come gli astrofisici possano fallire in tutti questi punti.

1) La gravità è l'unico strumento matematico considerato. Prendiamo parte di una classica definizione di buco nero da un testo di astrofisica : "Nessuna forza fisica nota può fermare il processo di auto-inghiottimento della massa di un buco nero". Questa è una dichiarazione dipendente completamente dal modello adottato. La forza di gravità può essere considerata zero nei confronti della forza elettromagnetica. Se prendiamo in considerazione una struttura elettrica della materia, la differenza di massa di quasi 2000 volte di elettrone e protone impedisce la compressione anche in presenza di un fortissimo campo graavitazionale. La separazione della carica previene il collasso delle stelle. Oggetti teorici esotici come le stelle di neutroni e i buchi neri sarebbero
impossibili. Non sarebbe necessaria nemmeno la presenza di una fornace termonuclare all'interno delle stelle per garantirene il funzionamento. Il modello standard stellare crollerebbe se utilizzassimo esclusivamente la gravità come strumento di indagine.

2) A questo punto un infinito viene usato per contrastarne un altro. Gli infiniti abbondano nella letteratura dei buchi neri. L'infinitamente debole forza di gravità viene bilanciata postulando un oggetto di densita infinita, il buco nero appunto. Giocare in questo modo con gli infiniti può portare a qualsiasi risultato si desideri. A parte il fatto che non conosciamo la vera natura della forza di gravità, ne della relazione tra massa e materia, o della risposta elettrica della materia alla gravità.

3)Questo punto coinvolge il linguaggio utilizzato per descrivere i buchi neri. Prendiamo un'altra definizione di buco nero: "Un buco nero è una regione dello spaziotempo nella quale la gravità è così forte che nulla, nemmeno la luce può sfuggirgli. Le parole "regione dello spaziotempo" sono fisicamente senza significato e risultano da un utilizzo confuso della parola "tempo" e dalla nozione senza senso che la gravità è una proprietà dello spazio vuoto invece che della materia


Chiedo scusa per eventuali errori.
Spero siate comprensivi visto il tardo orario.

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