Re: Una linea-guida per capire la spiritualità

Inviato da  PikeBishop il 22/10/2011 11:47:07
Citazione:
Perché gente intelligente e colta si comporta in quel modo?

Perche' non e' ne intelligente ne colta.

Essere intelligenti significa, alla fine, sapere distinguere e capire cosa e' utile portare a casa dalle proprie esperienze. Questo include dare una scala di importanza alle cose che accadono attorno a noi, cercando di distanziarsene e di scoprire quale e', personalmente e come specie, il nostro posto nell'universo. Insomma, avere una direzione.

L'uomo colto deve essere intelligente. Un pazzo non puo' essere colto. Essere colto significa crearsi un "gusto" che ci permette, dopo una fase di esplorazione generalizzata, di distinguere i rami secchi da quelli rigogliosi: se ho una cultura in campo orticulturale, il mio orto avra' dei frutti gradevoli e benefici; se ho una cultura in campo cinematografico, difficilmente mi becchero' il fatidico bidone, se in campo scientifico riconoscero' quasi a naso le ipotesi che vale la pena di perseguire.
Inutile dire che in genere non e' una cosa innata ed e' risultato di una vasta investigazione a tutto campo che richiede tempo e sforzi.

Uno non puo', dopo essere vissuto esclusivamente di Sport, TV dei ragazzi e Topolino ficcarsi a testa bassa nello studio dei caratteri cuneiformi: le sue conclusioni saranno ridicole e lui diventera' un pazzo ossessionato da una singola cosa, in genere pazzesca. La cultura e' anche rendersi conto dei paradigmi che passano inosservati ai piu' insiti nella nostra lingua, nella nostra cultura sociale ecc, che ci fanno vedere le cose da un particolare punto di vista che potrebbe essere completamente parziale e decisamente falso.

Percio', una quarantina di anni fa, un ingegnere italiano era un uomo con una cultura piuttosto estesa, un ingegnere americano, no. Il sistema scolastico italiano presupponeva la costruzione di una cultura personale prima di dedicarsi ad uno studio particolare, quella americana, no.

Avere cultura aiuta, ma se non si superano i bias della propria cultura, serve a poco. Cosi' abbiamo gente saputella ma non saggia (vedi Bobbio, un personaggio tanto mitico nello scritto quanto rivoltante personalmente) e, di nuovo, se non si e' saggi non si puo' discutere di massimi sistemi.

Un Ateo, non sara' mai una persona saggia. Non per quello che sostiene, ma perche' non si e' liberato della visione del mondo sottintesa dalla grammatica del suo linguaggio, come diceva il buon Carlito.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=6&topic_id=6621&post_id=206445