Re: Razionalismo.

Inviato da  a_mensa il 2/9/2010 2:32:48
scusate se parto un po' a monte, ma dal solito Devoto-Oli
razionalismo= ogni sistema o indirizzo filosofico che riconosca la ragione e l'attività razionale come fondamento e strumento essenziale o addirittura esclusivo della conoscenza e dell'acquisizione della verità.

dove (almeno come definizione più inerente a questo significato)

ragione = facoltà di pensare, peculiare del'uomo, soprattutto in quanto capacità di discernere, di determinare rapporti logici e di formulare giudizi.

pertanto la definizione di red_knight :
Citazione:
Personalmente l'ho sempre considerato l'estremizzazione di un atteggiamento naturale, ovvero il portare alle estreme conseguenze l'attitudine umana a notare e rifiutare le contraddizioni in un qualsiasi ragionamento. Non ci vedo una particolare garanzia di successo nel raggiungere la conoscenza del vero, qualunque cosa ciò significhi, ma lo considero l'unico che non faccia a pugni con l'impulso innato di ricercare il "bene" individuale e collettivo.


che limita il razionalismo al ragionamento mi sembra limitativo.
basta pensare a come la conoscenza dell'individuo si basi sulla acquisizione diretta dei dati (informazioni) e come sia facile fermarsi alle apparenze.

un particolare della premessa, sottinteso ma chiaro, è che secondo la definizione, sembrerebbe che l'uomo tenda a voler conoscere la "verità".
io su questo punto ho già dei forti dubbi che sia vero in senso assoluto.

poi aprirei un altro capitolo per cercare di definire , se possibile in modo universale, ovvero condiviso da tutti o almeno quasi tutti, cosa si intenda per "conoscenza", e quando si ritenga che tale indagine sia conclusa. in altri termini cosa bisogna avere consapevolezza di possedere, per ritenere in un qualsiasi campo dello scibile, di essere giunti alla verità priva cioè di errori e approssimazioni.

eleverei questa parola a monumento, e già ci provai a portarci sopra una discussione, perchè è proprio ignorando tale concetto che si rende impossibile il raggiungimento del concetto di conoscenza in senso assoluto.

se invece parliamo di "conoscenza possibile" o "conoscenza con discreta approssimazione", allora mi va bene, ma come concetto assoluto , ad esempio , lo rifiuto.
per ora di carne al fuoco penso di averne messa abbastanza.

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