Re: i vicini di casa

Inviato da  florizel il 3/6/2010 14:46:22
"Evocare l’Ebreo Collettivo è evocare una colpa collettiva di tutti gli ebrei del mondo per le malefatte di Israele, una responsabilità per così dire in solido con tutti gli altri ebrei. E’ il massimo crimine antisemita del defunto Terzo Reich..."

Mi viene in mente un'ironica affermazione di Albert Camus, che recita così: "Quando saremo tutti colpevoli, sarà la democrazia".

La nirenstein dimostra di aver saputo assumere tutte le sfaccettature della propaganda sionista, sia quando unifica gli ebrei del mondo intero sottol'egida dello stato sionista, sia quando adotta la pratica dell'annientamento psicologico ed identitario per neutralizzare le critiche.

Il termine antisemita da affibbiarle mi sembra il minimo, e tra l'altro fu Vittorio Arrigoni tra i primi a fare questo tipo di considerazione circa lo stato di israele:

Per quanto mi riguarda non ho dubbi: se c'è uno stato al mondo anti-semita è Israele. Basta vedere quante stragi di palestinesi (e quindi semiti) compie ogni anno.

"Ma sapete che il termine "semita" è una definizione linguistica? E' usato per definire lingue imparentate tra loro all'interno di una stessa grande famiglia linguistica: Arabo, ebraico, siriaco, aramaico, ecc.
Tutte lingue che noi Orientalisti-Arabisti abbiamo studiato all'Università. Tutte insieme. Niente a che vedere con ideologia, politica, razzismo o altro.
Solo gli ebrei sono semiti? No. Anche gli Arabi tutti, Palestinesi compresi."

"L'accusa che ci muove il servizio di Rainews24, attraverso la collega e i suoi ospiti, infatti, non regge. Quando lei, ad un certo punto, chiede a Gatti di parlare di Infopal, questi risponde che nel sito "non c'è un utilizzo di stereotipi anti-ebraici classici, ma attraverso la demonizzazione dello stato ebraico, si trasforma Israele in una sorta di ebreo delle nazioni".

Che bell'equilibrismo dialettico! Complimenti. Dal niente nasce niente. Vogliamo far notare alla redazione di Rainews24 che per rispetto della deontologia professionale, prima di mandare in onda attacchi screditanti nei nostri confronti, i colleghi avrebbero dovuto telefonarci e rivolgerci qualche domanda. Ci sembra evidente una violazione della Continenza formale, laddove, con sottinteso sapiente, si accosta in modo suggestionante Infopal a siti, immagini, dichiarazioni realmente razziste.

Possiamo capire che ormai la verità giornalistica è un'utopia, una chimera, e che non essere embedded con la Israel Lobby (leggete pure "The Israel Lobby", di due noti antisemiti, John Mearsheimer e Stephen Walt) è difficile quanto nei secoli bui dell'Inquisizione lo era dissociarsi dai Tribunali e dai Roghi, ma un modesto, timido tentativo di rispetto di quelle regole di deontologia che noi tutti conosciamo, be', almeno questo ce lo saremmo aspettato."


Circa le direttive del del CDEC, ad opera di Gatti, ci sono tutti gli estremi per un "conflitto di interessi". E sappiamo come vengono "risolti" (leggi "liquidati") in Italia, figuriamoci ai vertici delle lobby più potenti.

Grazie comunque per la pubblicazione dell'articolo di Blondet (peccato che leggerlo implica iscriversi, e pagare...) e per quella lista di firmatari: a proposito di boicottaggio, nel caso dovesse capitare di dover riportare notizie di qualunque genere da essi, si saprebbe con chi si ha a che fare.

Comunque, se tutto questo genera un tale sconcerto tra chi NON è ebreo, figurarsi cosa può scuotere tutto ciò nelle coscienze degli israeliani: o ci si schiera con lo stato sionista, o ci si assume le responsabilità di venir marchiato in "casa propria". Questo conduce ad ipotizzare quanta "schizofrenia sociale" abbia prodotto e produca il sionismo. Più ancora delle "normali" democrazie occidentali.

E la nirenstei è un eccellente esempio di cosa produca quella schizofrenia quando è supportata dalla viltà e dal servilismo.

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