Re: i vicini di casa

Inviato da  redna il 16/5/2010 14:49:36
post 429 Pispax


Citazione:
Sai dirmi quando è stata presentata ufficialmente la domanda d'ingresso di Israele nella Comunità Europea?
A me questa cosa non risulta, quindi chiedo lumi.

Invece mi risulta che da anni sia stata presentata la domanda d'ingresso proprio della Turchia, che pure sta facendo esattamente le stesse cose di Israele in termini di diritti umani nei confronti dei Kurdi (e sta facendo ben peggio di Israele nei confronti delle libertà civili), ed è anche in termini decisamente bellicosi con uno Stato già membro (la Grecia).

Stando a quello che leggo in questo sito, la Turchia è decisamente uno Stato molto più debole di Israele: non ha le atomiche; non ha dietro gli USA prono ai suoi ordini; non ha dietro il sionismo mondiale che sta dominando il mondo.
Eppure non mi sembra che i suoi comportamentei vengano "stigmatizzati continuamente".



dovresti comunque rispondere anche tu ad una semplice domanda: se Israele è un paese mediorientale come può far parte della comunità europea? Non mi pare una domanda da nulla considerato che anche per la Turchia ci si pone lo stesso interrogativo.

Per quanto riguarda le cose che fa la Turchia (cattivona) e quelle che fa Israele (cattivona con attenuanti da olocausto di stato) qui sotto nell'articolo, spiegano che proprio per nulla sono differenti.
Se la Turchia è uno stato più debole di Israele è dovuto al semplice fatto che non è DEL TUTTO una arsenale USA come in sostanza lo è Israele.
Se stato debole significa non aver armi certo la Turchia è debole (che poi non abbia atomiche è come dire che l'Italia non ne ha quando invece ne ha una novantina degli USA) .... ma che non abbia dietro i sionisti non è vero considerato come andavano d'amore e d'accordo sulla questione nucleare:


****In un recente articolo uscito su Antiwar.com, intitolato giustamente “Le testate americane in Israele”, Grant F. Smith, direttore dell’Istituto di Ricerca sul Medio Oriente (Irmep) e autore di Spy Trade: How Israel's Lobby Undermines America's Economy [“Commercio di spie: come la lobby di Israele mina l’economia statunitense”, n.d.t.], mostra come “gli Stati Uniti siano un setaccio per lo spionaggio nucleare di Israele”.

La massiccia rete del contrabbando di armi costituita da David Ben-Gurion negli Stati Uniti negli anni '40 aveva sviluppato il ramo del nucleare nel giro di un decennio, secondo Smith. L’acquisizione dello stabilimento della Apollo Steel Company in Pennsylvania fu finanziata da David Lowenthal, un amico stretto del primo ministro israeliano ed ex membro dell’Haganah, il precursore dell’esercito di Israele. L’anno seguente il dr. Zalman Shapiro, capo di una locale Organizzazione sionista americana, incorporò la Nuclear Materials and Equipment Corporation (NUMEC) in Apollo. Presto la NUMEC prese a ricevere grandi quantità di plutonio e uranio altamente arricchito da Westinghouse e dalla Marina Statunitense affinchè venissero trattati.

Negli anni sessanta l’Atomic Energy Commission (AEC) cominciò ad insospettirsi per gli errori nella sicurezza alla NUMEC, e considerò perfino la sospensione del suo “lavoro su armi classificate”. Una verifica dell’AEC del 1965 rivelò che 220 libbre di uranio arricchito erano mancanti. L’anno seguente, l’FBI iniziò le proprie indagini, sotto il nome in codice “Project Divert”, per monitorare la dirigenza della NUMEC e i frequenti visitatori Israeliani. Tuttavia il materiale nucleare continuava ad essere deviato verso Israele. Dopo una visita di 4 israeliani, tra cui l’agente del Mossad Rafi Eitan, il 10 settembre 1968, altre 578 libbre di uranio altamente arricchito scomparvero.

Ad ogni modo, lo spionaggio nucleare di Israele nei confronti degli Stati Uniti non terminò con il suo accesso al club nucleare alla fine degli anni sessanta. Come rivelò l’ex traduttore dell’FBI Sibel Edmonds, la rete del contrabbando ricevette un contributo fondamentale da tre funzionari di alto livello dell’amministrazione di George W. Bush. Tutti e tre hanno legami stretti con il complesso militare-industriale di Israele.

Secondo l’informatrice dell’FBI, Richard Perle e Douglas Feith diedero a Marc Grossman, il terzo più alto funzionario nella gerarchia del Dipartimento di Stato, una lista degli impiegati del Dipartimento della Difesa che avevano accesso a dati sensibili, tra cui quelli sulla tecnologia nucleare. La lista includeva anche dettagli personali estremamente delicati, come le preferenze sessuali, problemi di alcol o gioco d’azzardo e quanto dovevano per i loro mutui.

Grossman passò poi le informazioni ad agenti israeliani e turchi, che li usarono per mettere i funzionari del Pentagono “con le spalle al muro”. In più, come disse Edmonds in una sua testimonianza in un tribunale in Ohio, gli agenti stranieri avevano reclutato persone “in quasi tutti i maggiori stabilimenti nucleari degli Stati Uniti”.

Dopo che Israele e la Turchia riuscirono ad ottenere ciò che volevano dai segreti rubati, i loro agenti offrirono quanto restava al migliore offerente. Come Edmonds ha raccontato al Sunday Times, a American Conservative e a Military.com, le informazioni sul nucleare vennero vendute al mercato nero, dove chiunque – al-Qaeda compresa – poteva acquistarle.

Intero articolo qui.....


quindi, alla luce dei fatti, Israele e Turchia andavano a braccetto e si è sempre visto nei fatti concreti che non poteva essere altrimenti.
E' più che evidente che le testate atomiche di Israele puntate verso l'Europa miracosolamente spianano tutte le strade. Ovviamente prima a uno e poi all'altro.

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