Quindi, non IDIOTA, ma vittima di una precisa strategia. Se non fosse morto lui in Piazza Alimonda, qualcun altro ci sarebbe caduto, da qualche altra parte.
..bisogna che si conquisti l’individuo che c’è dentro alle divise; prima di questo, c’è la repressione a cui, volenti o nolenti, bisogna ipotizzare di dover far fronte. Organizzati, e su altre basi, sono d’accordo con te. Estrapolare, però, un gesto dal suo contesto perché rivelatosi inefficace, non fa di chi lo compie un idiota.
Il fatto che i torturatori della Diaz non fossero identificabili viene legittimato dalla loro funzione di “servitori dello stato”, qui non estrapoli.
Come mai?
In sintesi: io trovo la tua analisi del fatto molto parziale. Oggettivamente, non si può paragonare quello che è stato messo a punto a Genova con qualsiasi semplice “tafferuglio” di cui si rendono protagoniste alcune teste calde a discapito di molti. Furono i “molti”, a Genova, ad essere stati aggrediti. Ed in molti reagirono. Se l’episodio non fosse stato strumentalizzato dalla politica, molte altre cose sarebbero seguite a quei giorni, in termini di opposizione dal basso. E senza necessariamente uso di violenza.
Tralascio di commentare questa tua affermazione:
Perché spiega molto dell’ottica in cui ti poni per “giudicare” quell’avvenimento.
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