Re: Roberto Quaglia - I Fiduciosi e Gli Sfiduciati

Inviato da  a_mensa il 8/1/2010 18:39:37
@ Pyter
bravo. hai espresso in sintesi quanto ho postato su comedonchisciotte, giusto stamattina.lo replico qui perchè esattamente in tema.

"beato quel popolo che non ha bisogno di eroi".
credo che questa frase riassuma egregiamente il mio pensiero riguardo a questo articolo. perchè, mi domando, c'è sempre bisogno di un leader da seguire ?
e se poi si scopre che ha le mutande sporche, allora non va più bene e bisogna cercarne un altro ?
ma è così difficile separare le azioni dagli attori ? tante lotte di travaglio, gabanelli, di pietro, grillo, costanzo, le iene, quaglia, freda, ecc... sono encomiabili, utili, interessanti e dissacranti, ma perchè pretendere da loro la perfezione ?
ricadiamo in quella idiosincrasia verso la responsabilità, in questo caso la responsabilità di valutare, che affligge noi come popolo.
per quanto lo detesti, ho persino apprezzato un articolo di Uriel (wolfstep) a riguardo del mito americano, ma mi domando, è così difficile separare le persone da quanto riescono ad esprimere ?
e qualche volta esprimono cose perfette, condivisibili, sacrosante, e qualche altra sbagliano, si sono umani anche loro, o comunque non condivisibili.
è così difficile prendere il buono di quanto viene espresso, e non mettersi ciecamente al seguito di chi lo esprime, per poi restare SEMPRE, e ripeto sempre, delusi ? non abbiamo ancora imparato che nessuno è perfetto e ognuno ha le proprie tare, i propri difetti, le proprie fisse, ma anche i pregi, la buona volontà, la capacità critica ed inevitabilmente prima o poi le esprime ?
sveglia signori.... è ora di crescere ! diventare adulti, essere responsabili delle proprie opinioni, delle proprie idee e anche valutare cosa ci viene proposto e non berci tutto proprio tutto in modo indiscriminato.
quand'è che sapremo finalmente valutare gli atti e non le persone ?

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