Re: Pillola RU 486

Inviato da  redna il 2/8/2009 13:40:05
Citazione:
Come ogni farmaco ha le sua tossicità e controindicazioni. Su questo non v'è dubbio. Però converrai che è una soluzione di gran lunga migliore rispetto al finire sotto i ferri.


ma, come ho già detto prima, la RU 486 non fa in modo che al 100% NON si finisca sotto i ferri!!!


Scheda | Che cos'è In Europa è sicura dal 1988
di Pietro Greco
La pillola nota con la sigla Ru-486 ha come principio attivo una sostanza che i chimici chiamano mifepristone. La sostanza è un ormone di sintesi (viene prodotta in laboratorio) e appartiene alla classe degli steroidi. A chi non sa di chimica è più conosciuta come «pillola abortiva». In pratica il mifepristone inibisce l’attività dei recettori del progesterone, un altro ormone cui la natura ha assegnato il compito di favorire la gravidanza in tutte le sue fasi. Se i recettori del progesterone sono inattivi, soprattutto nell’utero, l’ormone non può svolgere la sua funzione e la gravidanza si interrompe.

Il mifepristone viene somministrato entro e non oltre i primi cinquanta giorni di gravidanza e, da solo, funziona nell’80% dei casi, determinando appunto il distacco dell’embrione dall’utero. Quando alla sua somministrazione viene associata, due giorni dopo, quella di misoprostol o di un’altra prostaglandina in grado di stimolare le contrazioni dell’utero e di favorire l’espulsione dell’embrione e della mucosa, l’efficacia del trattamento sale a livello del 99%. È per questa efficacia e, ancor di più, per la sua «non invasività» che la Ru-486 è utilizzata dal 1988 in Francia in alternativa, quando possibile, all’aborto chirurgico. La sostanza è somministrata per le interruzioni volontarie di gravidanza solo sotto controllo medico, in ospedale. È, dunque, una procedura abortiva a tutti gli effetti con il vantaggio che non provoca dolore nelle gestanti, si può fare senza anestesia e senza i dolori e i rischi connessi all’aspirazione meccanica. Dall’anno 2000 la «pillola abortiva» – che non va confusa in alcun modo con la cosiddetta «pillola del giorno dopo» – viene utilizzata anche negli Stati Uniti d’America e in altri paesi europei. Dal giugno 2007 è stata definitivamente approvata dall’EMEA, l’agenzia europea per il controllo dei farmaci. Che la considera sicura.

Si sono verificati alcuni casi di morte a causa di infezione di donne che nei mesi precedenti avevano assunto la Ru-486. Ma i casi sono rarissimi e non si è ancora dimostrata un’associazione causale tra l’infezione e l’assunzione della pillola. È per questo che le agenzie di controllo dei farmaci in Europa come in America non solo ne consentono l’uso, ma consigliano di non praticare alcun trattamento antibiotico.

articolo qui

non è detto che al 100% le cosa vadano nella giusta maniera e nessuna donna è uguale ad un altra. Pertanto se il prodotto del concepimento(schifoso termine per designare l'inizio di una nuova vita umana) non si stacca occorre un raschiamento (quindi un intervento chirurgico).

Citazione:
Che io sappia il costo della pillola oscilla sui 60 euro. Più che dire che diventi mutuabile non so cosa aggiungere.

non sono i 60 euro il problema. E' a chi decidono di dare la pillola il VERO problema!

Pensi forse che sia in questa maniera che le donne non muoiono più per aborti sbagliati? Pensi forse che non soffrano nemmeno perchè la pillola non è invasiva?
Allora se pensate a questo non avete capito nulla!

Citazione:
Se parli della struttura sanitaria pubblica, quella è al collasso già (vedi la regione puglia, e non solo). Ciò che forse mancheranno saranno gli introiti in nero per i medici (o altri loschi figuri che si approfittano di queste situazioni) che praticano l'aborto clandestino nei loro studi. Ormai di esami o interventi simili a carico della sanità pubblica se ne fanno pochi o niente. O il medico stesso si rifiuta per "obiezione di coscienza" oppure rimanda la paziente, con qualche sotterfugio, al suo studio personale.

la struttura sanitaria è quella che fa il cesareo anche se non è necessario perchè la sanità pubblica la paga di più (sempre sulla pelle delle donne.Il cesareo è a tutti gli effetti un intervento chirurgico e comporta tutti i pericoli di qualsaisi intervento chirurgico...)....pertanto è ovvio che c'è chi specula anche nel fare l'aborto clandestino.
E' tutto un mercato!
L'obiezione di coscienza di un medico è come chi va con ragazzine senza contraccettivi. Questi persongaggi coicindono stranamente con la 'dottrina' del vaticano!

Citazione:
Mi auspico sempre l'uso del buon senso. Poi se le cose vanno storte non è colpa mia.

le donne (che sulla loro pelle passa il tutto) si auspicherebbero di vivere in un mondo di uomini che sanno quello che fanno!

Alla paziente è richiesto di tornare in ospedale la settimana successiva all'assunzione della seconda pillola per verificare che l'aborto sia andato a buon fine. Nel caso contrario, occorre intervenire chirurgicamente.

Questa tipologia di aborto provoca una perdita di sangue superiore a quella dell'aborto chirurgico.

RISCHI I rischi maggiori sono di infezioni e, soprattutto, emorragie.

e sempre e solo sulla pelle delle donne!
EDIT
http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2009/07/31/212527-arriva_ru486_divampano_polemiche.shtml

l segretario Paolo Ferrero parla di «fatto gravissimo e inaccettabile» a proposito dell’«ingerenza del Vaticano e del governo italiano, attraverso il sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella, che mira a vietare la possibilità di utilizzare la pillola abortiva Ru486 da parte delle donne italiane»

il vaticano stablisce che le DONNE ITALIANE non devono utilizzare la pillola abortiva. Quindi il problema non è l'aborto ma l'UTILIZZO della pillola da parte delle DONNE ITALIANE. Di fatto una discriminante rispetto ad altri stato europei di cui la UE non può rimanere indifferente.

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