Re: dov'è finita l'allegria ?

Inviato da  a_mensa il 29/7/2009 18:12:48
Visto che in due avete fatto riferimento al thread sul satanismo, ho dedicato una mezz’ora ad andarci a dare un sguardo.
Inizio e fine. Come al solito pike soverchia ogni possibilità di confronto, così qui decido di dargli ragione subito, in partenza, senza ancora sapere ne cosa dirà ne tantomeno cosa pensa (cosa sempre più difficile da decifrare).
Ma in risposta a Benitoche voglio esporgli a grandi linee la mia filosofia di vita, visto che sul satanismo ci ho capito veramente poco.
Per me la vita è dominata da due grandi spinte opposte tra loro : amore e paura.
L’ansia che ritengo il maggiore dei mali moderni, è una derivazione diretta della paura.
Paura di non avere le risorse sufficienti per raggiungere gli obiettivi.
Qui occorre subito una precisazione, sugli obiettivi, perché ci sono i nostri, intimi, caratteriali, e poi ci sono quelli indotti. Imparare a distinguere i secondi dai primi, può volerci mezza vita, ma ne vale la pena, perché poi ci si può liberare di un fardello enorme che fa solo comodo agli altri (società, pubblicità, compagnie, ecc… ).
Per cui mi concentro sui primi.
La prima cosa da fare è liberarsi dal desiderio di prendere scorciatoie. Giocare al lotto, al superenalotto, alla lotteria di capodanno, sperando in una vincita “che mi risolva tutti i problemi” è il modo migliore di invalidarsi, di autodefinirsi un incapace, uno che da se non sa costruire ciò che desidera.
Se poi si considera che più del 70% di coloro che hanno fatto grosse vincite sono finiti sul lastrico, e di questi un buon 30% si sono suicidati, direi che rifuggire le vincite sia la cosa più saggia che un individuo può fare. Senza contare la carica d’ansia che una giocata procura, accompagnata quasi inesorabilmente dalla delusione. Come tanti sogni sospesi in nuvolette che puff, puff, puff scoppiano una dietro l’altra.
Dopo di che, il problema del soddisfacimento dei desideri, passa soltanto attraverso una buona programmazione della propria vita. Se una cosa non la posso avere domani, probabilmente se risparmio un tot al giorno per tot giorni, la potrò avere.
Il bello di sapere che ad ogni giorno ho fatto tutto quanto mi era possibile per raggiungere il mio obiettivo, posso garantire che riempie di soddisfazione, ed assolutamente allontana l’ansia.
Si può determinare che con le proprie entrate, un certo obiettivo non lo si potrà mai raggiungere in tutta la vita, ed ecco lo stimolo per cercare un’attività più remunerativa, ecc…
Per me questa è stata la chiave della serenità, non che non abbia vissuto anch’io i miei momenti colmi d’ansia, di paure, di sofferenze, ma alla fine, passato il primo momento ( a volte mesi) di smarrimento, con una buona programmazione, ne sono sempre uscito, senza psicologi, psicofarmaci, religioni o altro.
Ho solo sempre finito col credere in me stesso, e nelle mie risorse, e non ho desiderato più di quanto onestamente mi interessasse.
E, per la maggior parte del mio tempo , sono sereno, canticchio, fischietto, ….

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