Re: Un video inchioda i carabinieri di sassuolo

Inviato da  florizel il 1/3/2006 11:09:52
Max_PianoCitazione:
ben più inquietante di un paio di carabinieri squilibrati è la copertura che tali "incidenti" hanno a livello politico


Non sono d’accordo.

E’ sbagliato liquidare la cosa ad “un paio di carabinieri squilibrati”,ammettere la copertura a tale abuso,e non vedere l’intero progetto che assolve l’accaduto.

Dovremmo innanzitutto domandarci come sia possibile che il senso di solidarietà dei cittadini abbia potuto soccombere al vuoto lasciato dalla perdita di ogni senso critico nei confronti di tale violenza.

A mio avviso,si va affermando sempre più una visione politica del fenomeno “immigrazione”, che prescinde dalle ragioni più genuinamente umane e civili.
E’ la politica che prevede l’immigrazione come un problema da risolvere,come una minaccia da estirpare o come un’opportunità da sfruttare.

E’ la politica che contrappone con forza la falsa certezza delle nostre comode vite alla precarietà della vita dell’immigrato,dell’estraneo alla nostra cultura.
E’ la politica che è riuscita ad imporre l’idea del “diverso” da noi come riflesso di un progetto ben più generale basato sulla costruzione del “nemico”,della minaccia incombente,dell’elemento turbante le nostre (false) certezze.

Il vuoto di senso critico non riesce più a vedere quanto episodi razzisti come questi siano l’emanazione della politica di un sistema che si esprime sempre più chiaramente attraverso la repressione,la violenza,la guerra “permanente”.

Quello che stupisce,e che avvilisce,è l’assenza di un fenomeno contrario a tale assuefazione alla violenza.
Mi chiedo come sia possibile che altri cittadini non si stiano organizzando a sostegno dell’immigrato,e la risposta,ahimè,la trovo nei ruoli speculari di una sinistra istituzionale e di una destra xenofoba.

Se da una parte le sinistre hanno avviato una politica dell’immigrazione basata sul senso dell’opportunità che l’immigrazione rappresenta all’interno della produzione,dall’altra hanno stabilito dei parametri di “ingresso”,introducendo il concetto di “flussi migratori”,ed approvando quella vergogna che sono i Centri di Permanenza Temporanea,veri e propri lager interdetti all’indagine informativa.

Dall’altra parte,una destra sempre più in linea con il progetto di repressione della “diversità”,approfondisce il solco tra appartenenza all’occidente “civile” ed “estraneità” di chi ad esso non appartiene.

E’ una resa della società civile alla logica del dominio.
E la repressione ad esso connessa,che più in generale si afferma con la guerra come mezzo per la sua autoconservazione,in ambito più ristretto si esprime attraverso questi vergognosi episodi.

Tentare di annullare il parallelismo tra “micro realtà” e logica di dominio globale,è già una sconfitta.

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