Una favoletta sull' olocausto e i debunker

Inviato da  kataclisma il 29/1/2009 18:09:48
Un giorno tanti anni fa qualcuno cominciò a sospettare che il continuo ricordare e piangere l'olocausto ebraico potesse nascondere l'intenzione di mantenere sempre vivo un sentimento di forte pietà nei confronti del popolo ebraico. In modo da poterlo utilizzare come "agente" adibito a compiere il lavoro sporco nell' ottica dell' attuazione di un piano più grande e scellerato, un agente che per quanto spietato potesse essere sarebbe sempre stato giustificato e perdonato in virtù delle tragedie che aveva subito.

Effettivamente quel qualcuno ci aveva preso abbastanza e quindi coloro che stavano utilizzando questa tecnica cominciarono a tenere sotto controllo queste voci, ma se ne preoccuparono poco, fino a quando però diventarono troppo insistenti e diffuse.

Inizialmente fecero finta di nulla, poi cominciarono a negare tutto, ma la cosa insospettì ancora di più e la teoria prendeva sempre più piede.
A questo punto non sapevano più che pesci pigliare, finchè qualcuno dei "cattivi" ebbe una idea geniale.

Invece di negare iniziarono a mandare in giro sempre più agenti a rafforzare queste voci, solo che nel raccontare questa teoria aggiungevano che in realtà l'olocausto non era mai avvenuto, che era solo una montatura. Non solo ma pare che riuscissero anche a fornire delle fantomatiche prove, che in genere erano dei documenti secretati, che naturalmente non potevano essere consultati da nessuno, ma facevano sempre un bell'effetto nell' immaginario collettivo.
In questo modo, poichè la realtà della shoah era ancora troppo viva, tanto che vi erano ancora in giro dei sopravvissuti in grado di raccontare le loro storie, ed inoltre all'atto della liberazione erano state scattate centinaia di foto e video e in seguito erano stati preparati degli ottimi film, commoventi e realistici, la teoria della inesistenza dell'olocausto veniva facilmente smontata e equiparata a quelle dei complottisti più folli.

Ma la genialità dov'era?
La genialità stava nel fatto che, per prima cosa, molti di quelli che sostenevano la teoria iniziale, per intenderci quella che prescindeva dalla negazione assoluta dell' olocausto, si erano fatti influenzare e quindi continuavano l'operato degli agenti che avevano sparso quelle voci, agenti che per la maggior parte del tempo se ne potevano stare alle bahamas, pagati dai "cattivi", dovendo solo dare ogni tanto qualche iniezione di fiducia, magari la promessa di qualche altro documento secretato, ai volenterosi che continuavano la loro opera inconsapevolmente.
Seconda cosa, quella più importante, è che avendo legato così strettamente le due teorie, quella plausibile e quella assurda, ormai la prima, che tanto infastidiva i cattivi, era confusa con la seconda ed era facile per quasi tutti considerare anche quella originale la solita fandonia complottista.

Così i "cattivi" ottennero il loro scopo, cioè quello di poter utilizzare ancora per un po' l' indignazione e la pietà che l'olocausto genera in chiunque lo conosca, al fine di poter compiere qualunque crimine per mano del povero popolo ebraico.

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