Re: quello che non ci dicono

Inviato da  Orwell84 il 13/4/2008 16:23:11
È chiaro quindi che il problema difficile da risolvere è quello della gestione dei rifiuti radioattivi provenienti dai reattori (sia quelli delle centrali che quelli militari): questi rifiuti devono essere immagazzinati in modo da evitare dispersioni nell'ambiente (aria, acqua, terreno) per tempi anche estremamente lunghi.

Continuo a non capire.
In Italia abbiamo 58000 m³ di scorie radioattive (fonte: Audizione al parlamento del pres. della Sogin) e l'Italia intendeva spedire una buona parte di questi rifiuti radioattivi negli USA [*]. Si tratta di circa 36000 m³, pari a 20000 tonnellate (sinceramente poi non so come sia andata a finire).

Come si fa a dire che il problema da risolvere è quello dei rifiuti da reattore quando in realtà qui ci sono 58000 m³ di riufiti da stoccare? Ripeto il mio post iniziale: la soluzione per la sistemazione delle scorie radioattive in Italia deve essere trovata indipendentemente dal fatto che il nostro Paese possieda o meno centrali eletronucleari attive visto che solo la medicina nucleare produce ben 500 tonnellate di scorie radioattive all'anno (e quasi altrettante ne produce la ricerca scientifica e l'industria). Cosa importa se sia diverso dal punto di vista etico?! Sono 13000 km di tragitto via mare!


Insomma: la gente si divide in chi non vuol sentire parlare di nucleare e chi lo vorrebbe in casa d'altri.(un po' come gli inceneritori)

In realtà si divide tra chi vuole impedire il nucleare per legge e chi non lo vuole impedire per legge (e nel mio caso è disposto anche a tenerselo di fianco a casa).
La questione è che è sbagliato vietare per legge qualsiasi fonte energetica.
Ognuna dovrebbe poter liberamente competere sul mercato (e senza incentivi e senza divieti).
L'eolico costa troppo?
Allora il mercato lo taglierà fuori.
Il nucleare ha troppo impatto ambientale?
In tal caso il costo del decommisioning lo renderà sconveniente.
Il solare non produce abbastanza energia e/o in maniera abbastanza continuativa?
Allora nessuna società elettrica si affiderà a tale fonte energetica.
Ma vietare per legge una fonte energetica è sempre sbagliato.
Così come è stato sbagliato vietare in Italia il nucleare.

Bernard L. Cohen è liberissimo di ingoiarsi tutto il plutonio che vuole purchè vada a tirare le cuoia nel deserto o comunque lontano da casa mia.
Non so poi che dimostrazione scientifica sia affermare che mezzo chilo di caffeina pura sia mrtale..


Il discorso di Cohen è riferito al fatto che il plutonio ha tempi di dimezzamento talmente tanto lunghi (24.000 anni) che ci assicura che la sua radioattività non sia tossica per l'uomo.

Ma se dalla tabella togli il cosiddetto "emission trade" (non si capisce allora perchè non ci siano i costi di stoccaggio per la centrale nucleare!) e tieni conto dei prezzi dei due combustibili (il carbone è rimasto pressochè invariato, l'uranio è in crescita esponenziale poichè in esaurimento) converrai che la vecchia centrale a carbone non è male. Economicamente. Ambientalmente fa schifo, ovvio.

Ci sono i costi di stoccaggio (lo studio intero è qui: *wec-italia).
Comunque, se non vanno bene quei dati posto anche questi, in cui come per il precedente i costi comprendono le spese per la gestione delle scorie radioattive (fonte: *).

La composizione del costo del KWh:


Il confronto del costo del KWh:


I tempi decennali di cui parlavo erano evidentemente "tempi politici", non tecnici.

Dal momento che in Italia scoppia, a torto o a ragione, un finimondo anche per scavare una galleria ferroviaria mi immagino se si decidesse di costruire centrali nucleari e siti di stoccaggio. Ma dove li fai in pratica???


Non lo so dove li fai black. Questo l'avevo scritto in un vecchio topic):

"La dovuta premessa quando si parla di nucleare in Italia è che lo si fa esclusivamente per confrontarsi o per arricchire il proprio bagaglio culturale, ma non di certo per valutare assieme un'ipotesi che potrebbe diventare realtà negli anni futuri (quindi gli antinuclearisti possono pure stare tranquilli ). Facendola breve, la sinistra ha una componente verde e radicale che mai permetterà la costruzione di queste strutture. La destra, che a parole pare favorevole, durante l'ultimo mandato ha fatto anche spegnere il reattore Galilei del CISAM di San Piero a Grado in quanto Bush gliel'ha chiesto, come ce l'avevano chiesto tutti i presidenti statunitensi dagli anni '60 ad oggi solo che nessun presidente del Consiglio italiano precedente si era mai sognato, ovviamente, di obbedire alla richiesta di Washington (questo dovrebbe far riflettere sulle reali intenzioni che sono dietro il referendum del 1987). Si aggiunga che il vecchio governo ha fatto pure marcia indietro di fronte ai manifestanti di Scanzano Jonico preferendo invece la "geniale" (e costosa) soluzione di mandare le scorie radioattive nell'impianto di Sellafield in Gran Bretagna, scorie che ci ritorneranno riprocessate tra 20 anni (non ci si poteva aspettare molto d'altronde da Matteoli, l'idiota che crede ancora al miraggio della "civiltà all'idrogeno" di rifkiniana memoria)."

Spero di aver reso l'idea che da un punto di vista pratico sono tanto scettico quanto te. Al contrario non condivido assolutamente che sia proibito per legge e molte delle argomentazioni che vengono portate a favore di questo divieto. L'Italia ante Peccei ha gestito sul proprio territorio 3 centrali per 26 anni e una quarta per 9 anni, dopo l'esplosione di Chernobyl (un RBMK che non sarebbe mai stato costruito in Europa) sono stati tutti chiusi e lo stesso è avvenuto per il reattore Galilei. Io ho il serio dubbio che dietro ci siano motivazioni geopolitiche piuttosto che ambientali/energetiche.


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allargando per un attimo la visuale, ci sarebbe da ragionare sul concetto dogmatico di CENTRALE, sul perchè non si prenda in considerazione l'opzione della microgenerazione diffusa (un concetto tra l'altro che per sua natura dovrebbe essere amato da tutti gli anarco-individualisti..)

E difatti...


le scorie nucleari derivate da medicina e ricerca sono costituite da isotopi radioattivi (relativamente) a breve decadimento, sono in quantità esigue rispetto ad ipotetici rifiuti nucleari di fissione e soprattutto, fra le due tipologie di scorie, v'è un enorme abisso etico (e il non vederlo o il far finta di non vederlo è grave).

Ipotetici rifiuti? Esigue? Abisso etico?
Mi sono perso, stiamo parlando di metafisica?

ovvero: poniamo la solita favoletta del mercato che risolve i problemi, poi operiamo in cartello espropriando i terreni ricchi di uranite agli zulù, ammorbiamogli l'aria della savana di particelle alfa con le micropolveri da estrazione, regaliamo loro capanne fatte da scorie ad alto tempo di dimezzamento.. tutte soluzioni ben + economiche dei vari ADS startrekkiani..

L'esproprio, un pilastro del libero mercato.

ora le radiazioni prolungano la vita ad individui sani.
Da quando la nuclear lobby opera in stile scientology ?


No, premesso che gran parte del personale della marina militare è per molto tempo schermato, grazie all'acqua, dalle radiazioni in atmosfera, si tratta di ormesi (belleonline.com).

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Chi pensa che in italietta si vogliano davvero costruire centrali nucleari alzi la mano. E' più probabile (ed auspicabile) che si voglia mettere in moto un ciclo vizioso in cui far sparire cifre colossali.

Intanto, mentre in Italia si fanno dotte disquisizioni sui massimi sistemi, in Normandia sta procedendo la costruzione di una centrale elettronucleare di terza generazione da 1650 megawatt. L'inizio dei lavori avvenne nel 2006 e il completamento è previsto per il 2012. Il costo previsto è di 3.300 milioni di euro, di cui 450 versati dall'ENEL come quota di partecipazione. Per questa centrale si prevede una diminuzione del 15% della produzione di scorie a lungo tempo di decadimento, e se ne prevede una vita operativa di circa 60 anni. Questi dati sono riportati dalla trasmissione "Buongiorno Europa" del 16 febbraio 2008, su Rai 3. Poi la mia opinione è poco più su.


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Fino a pochi minuti fa, chi parlava di centralità del “solare” veniva variamente sbeffeggiato come ingenuo, illuso, che non sa far di conto, velleitario, catastrofista, ignorante e via dicendo. Mentre gli scienziati, che sono i soli titolari a dare lumi su questa materia, il premio Nobel Rubbia in testa, ci avevano già informato che un quadrato desertico di 200 km per 200 km, per esempio in Libia o Tunisia, attrezzato con il solare termodinamico a specchi, è in grado di produrre elettricità in corrente continua per soddisfare tutti i consumi mondiali,

Questa è follia. In termini assoluti la produzione di energia elettrica dal solare nel 2005 in questi paesi è stata (dati IEA):

Germania 1282 (fotovoltaico) + 0 (termico) = 1.282 GWh
USA 16 (fotovoltaico) + 596 (termico) = 612 GWh
Spagna 78 (fotovoltaico) + 0 (termico) =78 GWh
Italia 31 (fotovoltaico) + 0 (termico) = 31 GWh
Svizzera 19 (fotovoltaico) + 0 (termico) = 19 GWh
Cina 0 (fotovoltaico) + 0 (termico) = 0 GWh


Stiamo parlando di briciole.
Si aggiunga che in Italia, è da 14 anni che la situazione non solo è invariata, ma anzi la % di rinnovabili è in calo [Fonte: *wec].





Se poi si vuole una "previsione" a lungo termine (basata sulla "tendenza" ma pur sempre e solo una previsione e come tale priva di certezza) secondo l'International Energy Outlook 2007 della Energy Information Administration «The renewable share of total world energy use increases from 7 percent in 2004 to 8 percent in 2030» e «Electricity generation from nuclear power is projected to increase from 2,619 billion kilowatthours in 2004 to 2,972 billion kilowatthours in 2015 and 3,619 billion kilowatthours in 2030».
Quindi se si vuole passare esclusivamente alle rinnovabili le cose sono due: o iniziamo a girare col fucile a ammazzare un po' di gente, oppure ci abituiamo a vivere nei boschi nutrendoci di bacche.
Io sono per un mix energetico, nucleare compreso.

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