Re: quello che non ci dicono

Inviato da  padegre il 13/4/2008 12:15:27
Scaroni, amministratore delegato dell’ENI, dichiara: “l’ENI scommette sulla unica energia che può risolvere i problemi dell’umanità, il solare”
Barry Commoner, scienziato americano fondatore del movimento ambientalista: “dobbiamo ripensare il nostro modo di produrre beni di consumo, dobbiamo eliminare i combustibili fossili rimpiazzandoli al 100% con l’energia solare (fonte Corriere della Sera 12 aprile).

Fino a pochi minuti fa, chi parlava di centralità del “solare” veniva variamente sbeffeggiato come ingenuo, illuso, che non sa far di conto, velleitario, catastrofista, ignorante e via dicendo. Mentre gli scienziati, che sono i soli titolari a dare lumi su questa materia, il premio Nobel Rubbia in testa, ci avevano già informato che un quadrato desertico di 200 km per 200 km, per esempio in Libia o Tunisia, attrezzato con il solare termodinamico a specchi, è in grado di produrre elettricità in corrente continua per soddisfare tutti i consumi mondiali, con inquinamento zero, senza pericoli, né siti di stoccaggio di scorie pericolose, con costi competitivi, enormemente vantaggioso se si calcolassero giustamente tutti i costi ambientali e sanitari dell’energia prodotta con combustibili fossili.
Il solo problema è decidere di farlo!

E vi è una riflessione molto seria da fare, visto che abbiamo già nel mondo povero rivolte di affamati per l’aumento del prezzo di pane e riso.
Uno dei principali motivi di questi aumenti è la scelta di produrre biocarburanti, e quindi le terre a disposizione per produrre grano e riso sono diminuite. Con la scelta di ricorrere subito e massicciamente al solare con produzione di energia elettrica per autotrazione, i biocarburanti diventerebbero inutili, e queste terre potrebbero tornare a produrre cibo.
Grandi impianti desertici e micrognerazione fotovoltaica diffusa orizzontalmente sul territorio sono la vera, praticabile subito, risposta alle multinazionali petrolifere e ai beceri nuclearisti.
La scelta solare farebbe anche finire la pacchia per i guerrafondai, in specie quelli del Pentagono, perché il residuo petrolio resterebbe sotto terra e le guerre in Medio Oriente un ricordo del passato.
Paolo De Gregorio
12 aprile 2008

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