Abolire il denaro

Inviato da  Orlo il 18/12/2007 3:37:36
Storia di Luogocomune
Questa è una storia vera che deve ancora accadere, un segno maldestro in un disegno perfetto.
Tutto girava girava girava e il tempo delle scelte era totalmente compromesso dal tempo delle esigenze, un tempo di una batteria punk in tutte e quattro le stagioni di Vivaldi, un tempo col sole durante la settimana e pioggia nei week-end, un tempo in cui non si vedeva niente.
C’era Invidia che girava vestita solo da una sottoveste trasparente e fluttuava nell’aria, c’era Disagio che invece portava qualche indumento stracciato e non aveva acqua, c’era Benessere che camminava sempre a testa alta perché non aveva sete, c’era Idiozia cotonata in testa per estrarre i numeri del lotto. E ce n’erano tanti altri.
Il loro nutrimento lo ricavavano dalla coltivazione di risate, la loro necessità primaria era intrattenersi, il modo in cui farlo non era importante, la caccia era mirata al Non Pensiero, buoni per essere divorati stomacati e cacati, e nella pesca qualche volta si vinceva.
Il posto in cui si trovavano era un grandissimo Luogo Comune, al centro un bel vitello d’oro e nei dintorni un’orgia di tutto. Era il posto preferito da Corpo che ci era cresciuto fin da piccolo, aveva sempre cercato di provare qualche brivido, qualche soffio di Anima che gli camminava dietro.
Anima: Aspetta… Vai con Calma che ti può aiutare.
Corpo: Non posso! Non posso perdermi Niente, non vedi dove è già arrivato!
Calma: Vacci piano Corpo!
Corpo : Va bene va bene, ho Capito qui con me, andremo insieme…
Ma Capito non ci stava e continuava a creare problemi dappertutto così che Corpo lo abbandonò dentro ad un bar. E proprio mentre usciva si scontrò con Anima che lo stava cercando, in quell’istante Corpo divenne Anima e Anima divenne Corpo ma il brivido era troppo grande da sopportare e subito si scastrarono.
Intanto arrivarono Torto e Ragione che dovunque andassero volevano essere sempre i primi a parlare, senza Riflettere che non poteva dire neanche una parola mentre rimaneva seduto con Calma che gli preparava un caffè.
Torto: Ma non ti vergogni?
Ragione: Non posso farci nulla.
Torto: La tua satira è politica.
Ragione: La tua politica è satira.
Da allora l’usanza è di avere una Ferrari col motore usato di una Cinquecento, l’esterno è uno dei migliori possibili e l’interno cade a pezzi.
Finchè un giorno fecero il loro ingresso nel Luogo Comune Impegno e Sociale, in grado di offrire una risposta a tutti quelli che la volevano. Andavano di pari passo con gli altri cercando di ritagliarsi il loro spazio tra Torto e Ragione, sempre senza cercare di coinvolgere Riflettere che offriva una birra a Capito.
Impegno: Se mi ci metto io vedrai che le cose cambiano!
Sociale: E se saremo uniti c’è ne sarà per tutti!
Ragione: Tutto vero quello che dici…
Torto: …ma non si riesce ad unire tutti.
Per la prima volta si trovarono Daccordo proprio davanti a loro.
Daccordo: Potrei metterlo io quello che ci può unire tutti, certo non sarà Facile a farlo quindi ci devo arrivare da solo.
Facile, preso in causa, non seppe trattenersi.
Facile: Se è per questo non sarà neanche Difficile a risolvere il problema!
Ma Difficile non era permaloso e li lasciò continuare.





Impegno e Sociale continuarono ad andare avanti per molti anni, ma il loro spazio economico non riusciva più ad aumentare, erano solo un’altra percentuale, certamente importante ma non più espandibile perché il re che li governava era abile ad occupare tutti gli angoli di Luogo Comune, il suo nome era Denaro.
Denaro girava forte e capriccioso sulle mura del castello provando a trovare col suo occhio rapace un altro Luogo Comune da conquistare, aveva già cacciato il più grande Non Pensiero che si era mai visto e lo cuoceva lentamente distribuendone in differenti quantità ai suoi sudditi per fargli venire ancora più fame.
Denaro conosceva bene il suo regno, sapeva adattarsi ad ogni occasione, viveva a stretto contatto col popolo ma quando voleva diventava impalpabile da chiunque. Era adorato, applaudito, a volte qualcuno lo criticava, c’era chi lo ascoltava e c’era chi lo detestava ma Denaro non era mai stato pubblicamente sdegnato… e non era mai stato sovvertito.
Tacito e Comune erano i primi emissari del re e il sistema per loro funzionava bene, ma Impegno e Sociale sostenevano che Denaro non ci vedesse più tanto bene e che bisognava indicargli meglio la via da seguire, il re si infuriò nel venirlo a sapere e offrì tutti i privilegi a Tacito e Comune mentre Impegno e Sociale finirono come ingrati.
Una grande era di stridore di anime era scesa su Luogo Comune, fatto di immagini terrificanti di esseri non più comprensibili, di esseri non più perdonabili, non più vivibili oltre.
E fu allora che arrivò Visione, splendente e solare nel suo portamento tanto da lasciarti Confuso, suo figlio prediletto in balia di un’Idea.
Un’Idea era diventata una creatura rara da incontrare, era difficile sapersi mantenere da sola, ma quando trovava un buon alloggio vi si fermava ed aiutava coi suoi sorrisi. Così, anche se molto giovane dovette prendersi cura di Confuso che da quando aveva cominciato a parlare non la smetteva più di blaterare parole sconnesse.
Avevano girato Luogo Comune in lungo e in largo per scoprire da chi era veramente abitata, avevano ascoltato molti esseri cercando una soluzione valida per tutti, ma un tipo Confuso e un’Idea da soli non ce la possono fare, e proprio mentre stavano per ritirarsi sconfitti incontrarono Destino che gli procurò un alloggio per la notte divenuta sempre più gelida.
Destino: Finalmente vi ho trovati, è da molto che vi cerco!
Confuso: Chi sei tu?
Idea: Questo nome non mi è nuovo…
Destino: E’ ora di lottare, questo Luogo Comune deve finire, bisogna fermarsi e ripartire dall’anno zero.
Confuso: Cosa c’entrano le date se sono gli Esseri a fare la differenza?
Destino: è proprio per questo che vi stavo cercando, avevo anch’io bisogno di un’Idea, solo Lei porta nel suo cuore una risposta valida alla più totale e dannatamente ingestibile sconfitta morale delle creature.
Confuso: Tu credi che ci possa essere un modo per risolvere le ingiustizie, per non essere più colpevoli dello sterminio di massa di creature che non possono nemmeno mangiare?
Destino: Io non credo nulla, so solo che mi sento uguale con tutti… chiamami come vuoi comunque so come va a finire ed è per questo che vado spesso al mare da Rilassato.
Confuso: Non mi sembravi un tipo tanto da Rilassato…
Destino: In effetti mi piace andare di più da Spensierato, ma non ci riesco mai…
Idea: L’unica scelta che delle creature come noi possono fare è coinvolgerne altre come Daccordo, Impegno e Sociale insieme agli altri per decidere di stare tutti sulla stessa barca e fare a meno di Denaro.
Ma subito Confuso le tappò la bocca
Confuso: ma sei matta? Guarda che quello ha orecchie dappertutto? E se questo Destino ci portasse in cella per cospirazione?
Idea: ci dovrebbe portare tutti…
Confuso: ma tutti chi? non vedi che siamo soli?
Ma Destino era sincero e fece in modo di riunire tutti, fece anche sì che Tacito e Comune ricevessero un’informazione sbagliata sul luogo del ritrovo così che quando li cercarono non trovarono nessuno.
Si mise a dirigere la discussione proprio perché era l’unico ad essere uguale per tutti, c’erano esseri di ogni tipo…

Destino: Ora che siamo riusciti ad incontrarci non dobbiamo perdere l’occasione per disegnare un nuovo funzionamento di Luogo Comune! Ho girato tanto per trovarla e fare in modo che fosse con noi oggi, vi presento un’Idea!
Stupore generale.
Confuso: Ascoltate tutti! La proposta è semplice, dopo che l’avrete sentita non abbiate paura di dire cosa ne pensate.
Idea: Siamo tutti consapevoli di quello che Luogo Comune è diventato, certo a molti va bene così e saranno difficili da coinvolgere, ma almeno bisogna cominciare a parlarne, non devo certo dire a voi cosa significa che molti esseri muoiano ancora di fame mentre il nostro problema è che auto comperare, non devo certo dire a voi il perché di molte guerre, il perché di molte ingiustizie, voi le conoscete bene, certo la colpa è solo nostra perché siamo cattivi, ma credo di dover dire a voi che in buona parte qualcuno ci ha soggiogati, qualcuno ci ha ipnotizzati per poi farci fuori, qualcuno ci ha reso schiavi e nemici giurati, nel vostro cuore sapete tutti chi è stato, e ora non dobbiamo più averne paura, dobbiamo fargli vedere di che pasta siamo fatti, che possiamo tranquillamente fare a meno di lui e abolirlo come istituzione, se vogliamo trasformare questo Luogo Comune in natura viva dobbiamo sovvertire il re, dobbiamo abolire Denaro.
La folla per un attimo rimase completamente muta, poi tra un brusio molto forte di commenti di ogni tipo si levarono dei fischi. Mentre i commenti di chi mai aveva sentito parole più giuste passavano a bassa voce.
Voci:
- Non è possibile! Quello controlla tutto!
- Come faremmo senza Denaro? Chi è che ci governerà?!
- Si dovrebbe forse rieleggere Baratto?
- Ma Baratto ormai è primitivo, ha già fallito, non può funzionare oggi!
- E poi non saremo mai tutti favorevoli!
- Certo è comodo dire che il colpevole è Denaro, è facile a dirsi...
- Già ma poi come si vivrebbe? E’ impossibile!

Confuso allora provò a blaterare qualcosa ma in effetti anche lui aveva capito poco la sua amica Idea, le voleva bene e gli sarebbe dispiaciuto offenderla in qualche modo, ma poi decise di domandare come si sarebbe vissuti senza Denaro, che certo era un re bizzarro, ma necessario...
Idea capì subito che sarebbe stato molto difficile spiegare le intenzioni che Visione le aveva suggerito, spiegare come la possibilità di rinnovare l’intero Luogo Comune fosse possibile, così chiamò suo cugino Pratico con il quale spesso aveva discusso in merito al problema.
Pratico aveva pensato molto a come strutturare un Luogo Comune senza Denaro e per il momento credeva di esserci riuscito, aveva però bisogno di confrontarsi con gli altri Esseri, voleva vedere se era veramente possibile creare un nuovo tipo di organizzazione, così si mise a disposizione per provare a descrivere ciò che Idea aveva in mente.
Pratico: Cari amici, quando Idea venne da me a parlare anch’io fui scettico, poi piano piano ho provato a lasciarmi andare e ho visto che il modo c’era... Certo fino ad oggi Denaro è stato necessario per la nostra evoluzione, per i nostri scambi, per definire i valori delle cose e anche degli esseri, ma da un po’ di tempo il nostro re si è fatto prendere la mano. Decide lui chi può stare bene e sentirsi libero e chi no..
Torto: Non è vero! Siamo noi che decidiamo dove mettere i soldi e dove no, anzi Denaro ci aiuta in questo. Certo se diventassimo tutti più buoni e più onesti il problema non ci sarebbe. Ma gli esseri sono cattivi per natura. Denaro non c’entra!
Pratico: e’ vero caro Torto, ma se come tu dici gli esseri sono cattivi per natura, cosa che personalmente non credo, in Denaro trovano il mezzo per essere ancora più cattivi e spietati, Denaro da l’opportunità a chi lo serve di essere padrone della propria cattiveria. Ti rende schiavo delle sue leggi e permette a pochi di fare leggi contro molti altri che non avendo un buon rapporto con lui vengono tagliati fuori!
Ragione: questo è vero, però non si può vivere senza soldi, bisogna educare gli esseri a gestirlo meglio.
Pratico: quello dell’educazione è senza dubbio un tema fondamentale, ma ancora più utopistico della sovversione del re, se proprio noi che dovremmo essere l’avanguardia di un Luogo Comune ben educato e solidale commettiamo tutti questi ignobili errori, figuriamoci chi non ha la possibilità economica di ricevere nessun tipo di educazione cosa è costretto a fare...
Confuso: Rubare per esempio!
Pratico: Giusto!
Benessere: Ma non ti rendi conto di tutta la fatica che abbiamo impiegato per arrivare fino ai giorni nostri? Sai quanto ho dovuto lavorare per quello che adesso posseggo?
Pratico: certo immagino che tu ti sia dato da fare parecchio, però ne hai avuto anche l’opportunità... e comunque per come la penso anche senza soldi potresti avere lo stesso stimolo a lavorare per raggiungere i tuoi obiettivi...
Benessere: ma come fai senza soldi?!

Allora Destino interruppe un momento la discussione per fare in modo che Pratico fosse in grado di esporre a grandi linee il loro impegnativo progetto.

Pratico: Signori, sono convinto che potrei stare qui ad elencarvi tutti i difetti che Denaro ha rispetto ai suoi pochi privilegi, o ai suoi privilegi per pochi, ma non è difficile immaginarseli, quindi preferisco andare avanti e se non mi interrompete vorrei provare a descrivervi un Luogo Comune senza più Denaro.

La folla si placò e tra incuriositi e scettici lasciarono che Pratico parlasse.

Pratico: A tutto quello che sto per dire vorrei fare una piccola premessa: avete mai pensato a qual’è quell’aspetto che distingue gli Esseri, cioè noi, dagli animali? Provate a pensarci...
L’anima? No quella ce l’hanno anche loro; l’amore? no quello lo provano e lo dimostrano anche loro, la nostra coscienza di essere vivi rispetto alla loro non coscienza? No ogni animale è posseduto da uno spirito di autoconservazione; il pollice opponibile che ci ha reso tanto evoluti? Certo questo è un gran vantaggio per noi, ma quello che veramente ci distingue dagli animali è la nostra capacità di sorridere.
Da questo ne traggo un forte insegnamento e cioè che tutto quello che ci gira intorno, dall’arte alla politica, dalla tv alla filosofia, non è altro che puro e semplice intrattenimento.
Gli esseri hanno un fisiologico bisogno di sentirsi vivi in qualsiasi modo, intrattenendosi in qualsivoglia attività dimostrano a se stessi e agli altri il loro valore.
Questo valore oggi è misurato da Denaro che procura uno stimolo di tipo individuale, se togliessimo i soldi il valore dell’intrattenimento sarebbe comune tanto da renderci in maniera automatica migliori.
Quello che oggi conta per avere successo nell’ambito di Luogo Comune è offrire qualcosa ad altri esseri in cambio di un rispettivo compenso, ciò che si offre sarà poi più o meno valutato dal nostro sistema economico e quindi prodotto.
Senza Denaro si costituirebbe una società di servizi, atti a soddisfare, proprio come oggi, ogni tipo di esigenza, non più tramite lo scambio di soldi, ne tanto meno tramite un semplice baratto, ma sotto la tutela di una forma naturale di regola, uguale per tutti... il Tempo.
Torto: allora si tratterebbe di passare da un re ad un altro, e non sarebbe la stessa cosa? A parte che esistono già le banche del tempo che ti dimostrano come poi diventerebbero le ore i crediti che sostituiscono i soldi.
Pratico: purtroppo le banche del tempo sono poco efficaci se poste in parallelo a Denaro, e concordo che già il termine banca richiama ad un sistema economico.
Ma qui parliamo di un’ulteriore evoluzione del concetto: la nuova legge che si andrebbe a costituire, sarebbe basata sulle ore di tempo che un cittadino deve lavorare per offrire un servizio e per avere diritto ad accedere ad un altro servizio. Per esempio mettiamo che si debba lavorare per sei ore al giorno per tot giorni all’anno per tot anni prima di una pensione, cioè prima di raggiungere quello che anche oggi si prova a raggiungere, si avrebbe uno splendido effetto a catena, valido a restituire il proprio tempo di vita che attualmente è troppo divorato dalla necessità di soldi.
Uno spazzino dopo che ha lavorato le sue ore può andare in una pizzeria dove ci saranno un pizzaiolo, un cameriere e un gestore che a loro volta stanno adempiendo al loro dovere di prestare un servizio tramite le ore, e via via tutto il resto. A partire da chi decide di dedicarsi all’organizzazione politica del sistema fino ad arrivare a tutte le piccole rotelline che il sistema fanno girare. Infatti non credo che il presidente della repubblica possa fare a meno anche solo di uno spazzino che gli permette di vivere in un posto pulito.
Benessere: ma come puoi paragonare le responsabilità di uno spazzino a quelle del presidente della repubblica???!!!
Pratico: Le posso paragonare eccome, secondo la logica della buona fede, se io demando la mia capacità organizzativa ad altre persone sono sicuro che non avendo una seconda motivazione come i soldi agirebbero secondo la loro buona fede, il più possibile predisposta a ricevere in cambio non soldi, ma meriti di natura spirituale come stima e rispetto. E gli errori sarebbero perdonati.
Potete forse voi dire che oggi si ha rispetto della politica o si ha stima per chi ci governa?
Direi proprio di no, al massimo se ne può avere bisogno di parlare.
Certo potrebbero esistere anche se non ci fossero i soldi quegli Esseri che lavorerebbero meno aspettando solo che le proprie ore finiscano, ma non accade anche oggi?
Sì, solo che oggi hanno la possibilità di andare avanti grazie allo stipendio che percepiscono, quante persone rubano il proprio stipendio senza mettere impegno in quello che fanno o impegnandosi solo per ciò che gli può far guadagnare di più, senza lo stipendio rimarrebbe solo la propria faccia, e una volta che hai perso quella fai fatica a stare bene.
D’altro canto lo stimolo diverrebbe proprio quello di sentirsi utili e ben accetti nella struttura sociale, perchè nel farlo si trarrebbe automaticamente vantaggio dalla stessa struttura.
Benessere: Ma io voglio lavorare più di sei ore e se oggi lo faccio guadagno più soldi che mi permettono di distaccarmi prima dai miei doveri.
Pratico: non posso certo legiferare io il sistema che si andrebbe a costruire, ma non vedo perchè non si possa permettere in un mondo senza soldi la possibilità di lavorare di più, potresti farlo e andare in pensione qualche anno prima di chi invece sceglie una vita più distribuita e quindi meno rapida.
Prendi per esempio chi fa un lavoro che gli piace farlo, se quando ha raggiunto il suo obiettivo di ore, di anni ecc vuole andare in pensione, può farlo, altrimenti può semplicemente continuare a fare quello che gli piace perchè gli piace.
Torto: ma tu vuoi importi su tutti noi come un tiranno!
Pratico: non si tratta di me, di te o di Ragione, ma di vedere se è possibile o no, si tratta di capire.
Capito: in effetti comincia tutto ad essere un po’ più chiaro...
Confuso: Ma certo! Se ci si impegna a parlare e a trovare il modo per farlo perchè no?
Benessere: perchè i soldi pesano poco nel portafoglio e servono a stabilire delle giuste scale sociali!

Sociale: Giuste scale sociali???? Se noi non sappiamo quanto tu lavori per ottenere i tuoi risultati, tu non hai la più pallida idea di quanto noi lavoriamo per quei gradini calpestati da tutti e poi dimenticati! Noi dobbiamo lavorare per porre rimedio a tutti i tuoi errori!
Confuso: ci lavoriamo contro! C’è un dispendio di energie assurdo in questo meccanismo!
Ragione: già, c’è la competizione da seguire, c’è la concorrenza da abbattere, c’è l’opposizione.
Confuso: per arrivare dove? Per abbattere chi? E per opporci a che cosa?
Destino: non potete opporvi, non vi serve abbattere, perchè tanto alla fine ci ritroviamo sempre a casa mia.
Pratico capì che bisognava stringere il concetto il più possibile per parlarne con un’ottica più ampia.
Pratico: Signori vi prego di mantenere Calma a sedere, che se si alza non vediamo più Niente che è la in fondo. Lasciatemi concludere.
Non si sta chiedendo niente di male, è una proposta come un’altra, non c’è bisogno di arrabbiarsi, Idea non vuole uccidere Denaro, vorrebbe solo abolirlo, con le leggi. Proprio in questi giorni i nostri politici stanno firmando una costituzione nuova per una parte di Luogo Comune, allora perchè non si potrebbe avviare un procedimento atto a redigere una costituzione per un mondo senza soldi? E non lo posso fare io nella misura in cui oggi non posso fare la costituzione di una parte di Luogo Comune. Quanti pensatori bravi ci sono tra di noi? Tanti! Quanti social forum si fanno? Tanti, e allora non ci si potrebbe almeno chiedere se può valere la pena convogliare le forze del pensiero verso un’unica semplice soluzione?
Impegno: Sì! Si può, cercherò di accendere il dibattito ovunque.
Sociale: Anch’io, in fondo non ho veramente più nulla da perdere.

E così fecero per molti anni, e tutti ne parlavano, finchè un giorno si arrivò a votare in tutto Luogo Comune tra Denaro e Tempo.
Gli Esseri scelsero Tempo.

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