Re: Caso De Magistris – Lo Stato e(’) la Mafia

Inviato da  carloooooo il 23/11/2007 20:50:32
@Pausania

Risposta quanto mai meditata.

E' che ho riletto la tua risposta e mi è sorta una considerazione.

Citazione:
Non la Magistratura, ma alcuni magistrati che, pur nella loro onestà e nel loro desiderio di far prevalere la giustizia, risultano del tutto inefficaci a contrastare la mafia, e non certo per colpa loro, ma per una questione di rapporti di forza.


Prova ad invertire il ragionamento e applicarlo ad un qualsiasi Stato in cui la mafia non esiste. Ammesso - su questo penso che siamo d'accordo - che la mafia esiste solo grazie alla connivenza dell'apparato politico e burocratico, ti potrei rispondere così:

in uno Stato in cui la mafia non esiste, non la classe politica, ma alcuni politici che, pure nel loro intento di far prevalere la malavita e l'illegalità, risultano del tutto inefficaci ad instaurare un regime mafioso in alcune aree del loro Paese, e non certo per "demerito" loro, ma per questione di rapporti di forza.

Con questo voglio dire che è a mio parere scorretto guardare allo Stato come un "sistema" che vive di vita propria e prende dicisioni proprie escludendo quelle forze pur minoritarie che, dall'interno dello Stato stesso, si oppongono a questo ordine di cose.

Questo perché è, come dici tu, una semplice questione di "rapporti di forza" (e lo Stato e la società sono uno scontro di forze con interessi divergenti). Ma se esiste un rapporto, allora significa che le due grandezze sono commensurabili, ossia sussiste una differenza solamente quantitativa e non qualitativa tra le due situazioni (mafia/non mafia).

Ossia, per fare gli aristotelici, l'attributo "mafia" è accidentale all'essenza Stato, e non necessario.

Carlo

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