Re: L'ing. Keshe sta facendo il possibile...

Inviato da  Lord9600XT il 10/2/2013 12:59:39
Citazione:

Al2012 ha scritto:
@ Lord9600XT


Citazione:
Ciò che fa collassare la funzione d'onda (supponendo che sia questo ciò a cui ti riferisci) è l'interazione dello stato fisico con un "qualcosa" (ad esempio, lo strumento di misura), e non l'osservatore o la sua volontà.


Resta comunque il fatto che è l’osservatore e la sua volontà (ed abilità) che fa sì che lo strumento di misura esista, ed è sempre lo stesso “qualcosa” che interpreta i dati osservandoli.

Citazione:
Detto questo, ogni qualvolta uno stato quantistico è dato da una sovrapposizione di stati, la sovrapposizione viene risolta attraverso un qualche tipo di interazione. Poi, l'interazione può essere "cercata" (ovvero, ottenuta tramite l'interazione con uno strumento di misura) oppure del tutto casuale. Ma ciò che è fondamentale capire è che anche in un mondo privo di osservatori le funzioni d'onda continuerebbero a collassare ugualmente fintanto che esistono le interazioni tra i costituenti ultimi della materia.


Quello che è fondamentale capire è che, in un mondo privo d’osservatori, è assai difficile poter dimostrare che il collasso d’onda avverrebbe ugualmente.

Ti ricordo che Max Planck quando ha ricevuto il premio nobel ha detto queste parole:

“Come uomo che ha impiegato tutta la vita per la scienza più limpida, lo studio della materia, posso dirvi, come risultato della mia ricerca sugli atomi, questo – non esiste materia come tale -
Tutta la materia ha origine ed esiste solo in virtù di una forza che porta la particella di un atomo in vibrazione e tiene assieme questo minuscolo sistema solare.
Dobbiamo assumere che dietro a questa forza ci sia l’esistenza di una mente conscia e intelligente.
Questa mente è la matrice di tutta la materia”.


mente conscia e intelligente = coscienza (seguendo una mia personale interpretazione)


È vero ciò che dici nella prima parte (riguardante l'osservatore e la sua volontà di costruire l'apparato di misura). Così come è altrettanto vero che in un mondo privo di osservatori sarebbe difficile non solo dimostrare che avvenga il collasso della funzione d'onda, ma che valgano anche le leggi della dinamica e le equazioni di Maxwell.

Come ho detto a Ghilgamesh, però, non vi sono motivi ragionevoli per supporre che leggi della fisica che valgono sulla Terra siano valide anche in ogni parte dell'Universo, e questa è un'ipotesi basilare nell'indagine scientifica.

Questo è il motivo per cui ritengo basilare non spostare l'attenzione dall'interazione all'osservatore.



Per quanto riguarda il discorso di Planck, lui ricevette il Nobel nel 1918 e morì negli anni '40. Quindi ha ricevuto il Nobel prima dello sviluppo formale di tante teorie, meccanica quantistica in primis. Sarei curioso di sapere se questo suo pensiero lo ha accompagnato fino alla morte oppure se cambiò idea.

Ad esempio, Feynman affermava di "non essere spaventato all'idea di essere perso nell'Universo misterioso senza scopo, il che pare essere come stanno le cose come mi è dato di sapere, probabilmente", e sicuramente non riteneva che ci fosse una "mente conscia" che spiegasse le interazioni fondamentali.

Vi sono tutt'ora fisici che ritengono questo, seppur in netta minoranza rispetto a quelli che non pensano ciò. Personalmente non sono d'accordo con questa visione.

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