Re: Etere o non etere?

Inviato da  MM87 il 1/12/2011 11:47:54
Citazione:

deronte ha scritto:
citazione:
I pianeti, attraversando questo fluido che è lo spazio, incontrerebbero una forza d'attrito che li farebbe rallentare e, a lungo andare, precipitare sul sole.

2 premesse:
Io non credo che i pianeti incontrino questo intralcio.
Io non credo nel potere attrattivo del Sole (che emani cioe' forze gravitiche).
Secondo me lo spazio fluido ( cosi' come l'ho definito nel mio post precedente ) non intralcia l'orbitare dei pianeti semplicemente perche' e' proprio il suo flusire che trascina i pianeti e li fa orbitare . Come un mulinello in un lavandino e palline trascinate al suo interno (per favore tieni conto che questo che ho fatto e' un paragone al solo scopo di semplificare al massimo ,con tutti i limiti annessi ).

Quindi la ' spinta' dei pianeti ( che per Newton ,correggimi se sbaglio , era opera di forze Divine o comunque sconosciute) e le direzioni curvate per orbitare intorno al Sole (che per Newton erano causate da una 'forza' magnetica emanata dal Sole stesso)potrebbero essere generate entrambe semplicemente da questo vortice di etere.

Il centro del moto circolare dello spazio fluido e' identificato nel Sole , i pianeti sono 'le palline' trascinate etc etc..

Ovviamente poiche' i pianeti trascinati in questo circolare di fluido etereo non sono fermi come le palline del mio esempio ma compiono rivoluzioni intorno al loro asse , allora si origina un semplice effetto Magnus che spiega la traiettoria dei pianeti nel loro ruotare intorno al Sole.

La mia idea riguardo alla luce te la illustro dopo , adesso devo andare .

Ok, ora è più chiaro cosa intendi, prima pensavo i pianeti si muovessero in questo fluido "fermo". Allora ho un'altro paio di domande, una più "filosofica" e una più "fisica".
La prima è: cos'è che mantiene questo vortice di etere? Nella realtà (ovvero nella fluidodinamica) i vortici non si mantengono per sempre (anche se possono essere resistere a lungo, come la macchia rossa di giove). Da quello che ho capito stai immaginando concatenazioni di vortici, no? Quello incentrato su un pianeta trascina con sé una luna, quello centrato sul sole trascina i pianeti, quello centrato sul centro della galassia trascina tutte le stelle della galassia ecc. ecc., ma come fanno questi vortici a tenersi in vita? Soprattutto se pensi che in fluidodinamica i vortici interferiscono tra di loro, non si possono semplicemente "sommare" in questo modo.
L'effetto Magnus, tra l'altro, esiste grazie all'attrito tra la superficie della "pallina" e il "fluido", il che vuol dire che la rotazione delle palline - o del fluido - a lungo andare sarà rallentata. Anche qua, volendo, si possono fare tutti i conti del caso

Poi bisognerebbe controllare se questi vortici riescono effettivamente a causare delle orbite ellittiche come è (approssimativamente) nella realtà, se i pianeti si attirano l'un l'altro come nella realtà, se riescono a spiegare le leggi di Keplero, se i punti di equilibrio lagrangiani possono essere spiegati anche così e via dicendo. Ad esempio, devi spiegare l'esistenza del locking gravitazionale (come il fatto che la luna mostra sempre la stessa faccia alla terra), cosa che non mi sembra affatto facile da fare tramite i vortici.

La teoria di Newton spiega agevolmente tutte queste cose, quindi è ovvio che ogni altra teoria che voglia spiegare la gravità deve riprodurre almeno gli stessi fatti sperimentali. Una volta assodato che questa teoria dei vortici descrive bene quello che vediamo nello spazio, possiamo parlare a piacere dell'ontologia della forza gravitazionale (ad esempio, secondo la relatività generale, non esiste alcuna forza gravitazionale) e dei vortici.
La mia impressione è che stai sostituendo una legge molto semplice (quella di Newton) con una cosa molto più complicata (la fluidodinamica) senza alcuna garanzia di poter spiegare i fenomeni celesti.

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