Re: Etere o non etere?

Inviato da  MM87 il 30/11/2011 13:48:53
Citazione:

Mi domandavi cosa io intendessi per etere : intendo SPAZIO FLUIDO .ebbene lo spazio e' vuoto ( come postulato da Newton ad Einstein ad esempio ) o pieno ? la Psicobiofisica dice che e' pieno seguendo la tradizione che sostiene questa posizione (sostanza invisibile fluida :Aristotele; trascina gli astri entro i suoi vortici immensi : Cartesio ; i cui vortici microscopici formano gli atomi : Lord Kelvin ; i cui movimenti ondosi sono propagatori di elettromagnetismo come postulato da Faraday ed Hertz oppure fanno sorgere la luce come dichiarato da Fresnel ) ma da tale tradizione si differenzia quando dichiara che vi e' uno spazio tridimensionale fluido, mobile ,sostanziato di densita' costante ( e misurabile fisicamente che hanno misurato , ma adesso non ricordo quale sia) e percio' questo SPAZIO FLUIDO a differenza dell'etere non e' comprimibile e presenta inerzia sperimentalmente comprovabile .
Come avrai gia' notato questa e' una posizione che sta al centro delle due ed in qualche maniera le concilia . Sia la tradizione del pieno che quella del vuoto entrambe considerano lo spazio come un recipiente (vuoto o pieno a seconda dei casi) , ma sempre indipendente dai fenomeni che vi accadono al suo 'interno' .
La Psicobiofisica considera invece lo spazio come una sostanza primordiale unica che con i suoi movimenti genera particolari fenomeni .
Lo spazio non e' piu' considerato come semplice estensione geometrica.Sostitisce quindi la classica definizione di etere imponderabile con quella di spazio tridimensionale fluido e mobile dalla densita' costante.
In questo modo si conciliano sia la tradizione del pieno ( da Aristotele a Lord kelvin,Hertz etc ) che quella del vuoto ( Newton , Weber, Michelson, Bhor, Shrodinger,Heisenberg, Einstein...).


Perfetto. Quindi lo spazio per te è un fluido soggetto alle leggi della fluidodinamica. Se è un fluido avrà una viscosità, come tutti i fluidi, e questo è un disastro
I pianeti, attraversando questo fluido che è lo spazio, incontrerebbero una forza d'attrito che li farebbe rallentare e, a lungo andare, precipitare sul sole. Data la viscosità è anche possibile calcolare quanto tempo ci mette... (anzi dopo pranzo lo faccio come esercizio.)
Meno drasticamente, la viscosità produrrebbe un effetto visibile sulle orbite dei pianeti, ma questo effetto non si è mai visto quindi la viscosità, se non è nulla, deve essere piccolissima.

Altrernativamente puoi dire che un pianeta, mentre percorre la sua orbita, "passa attraverso" lo spazio-etere senza sentirne la presenza, ma se l'etere è così impalpabile non si capisce bene a cosa serva - cioè che tipo di influenza possa avere il fatto che è un fluido o meno.

Domanda: secondo te la luce è una vibrazione dell'etere oppure no? In caso negativo, non è ostacolata dalla presenza di questo "fluido"?

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