Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"

Inviato da  Lord9600XT il 29/9/2012 14:30:50
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La relatività ristretta è finita con il paradoso dei gemelli venuto fuori mi pare intorno al 1906.



Falso: ti ho già risposto in merito, ma evidentemente la tua disonestà intellettuale ha sapientemente evitato la risposta. Ti riporto la spiegazione tratta da Wikipedia (fonte che, in questo caso, è attendibile, nel caso venissi criticato ancora una volta): [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_dei_gemelli/]. Spero che almeno questa volta legga la pagina, in modo tale da evitare di ripetere questa critica infondata.
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In un suo libro Lev Landau, un'autorità indiscussa in questi campi, diceva che le "correzzioni relativistiche" ai fini pratici inluenzano quanto influenza una pulce posta sul volano di un grosso motore diesel.

Questa è la sostanza: ai fini pratici le correzzioni relativistiche sono tali che se ne può fare benissimo a meno.




Parzialmente vero: in alcuni ambiti le correzioni relativistiche sono, per l'appunto, piccole correzioni (tuttavia, importanti per capire correttamente il fenomeno); in altri ambiti, senza la relatività non si capisce un piffero del fenomeno. Ad esempio, mi vuoi dire che senza tenere di conto della relatività è possibile costruire un acceleratore di particelle? Ti ho già fatto questo appunto, ma ovviamente l'hai bypassato. La maggior parte degli acceleratori esistenti sono impiegati nell'ambito medico: mi stai dicendo che "ai fini pratici" una macchina che può aiutare a salvare delle vite umane è inutile?

Tra l'altro, questo tuo atteggiamento svela una mentalità alquanto retrograda. Vero: esistono tante teorie che ai fini pratici (per quanto ne sappiamo ora) non servono a niente. Tuttavia, dobbiamo privarci della comprensione della Natura perché te e qualche altro ignorante in giro per il mondo reputa tale conoscenza approfondita "inutile"? Bella mentalità di merda: arrestiamo il progresso scientifico e tecnologico perché esistono persone che non riescono a comprenderne l'importanza.
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Non è questione di invalidare per creare teorie alternative, è questione che il pensiero autoritario ha preso piede anche in questi ambiti (c'è chi dice che la causa di questo sia stata la prima guerra mondiale, che ha gettato le basi per un ritorno delle ditature).

In pratica quel che si nota (vedi anche Herbert_Dingle "Science at the Crossroads") leggendo qua e là che non c'è spazio per le critiche: il mantra ufficiale è quello, punto.

Ossia la discussione, la critica non è piu' ammessa.

Certo, si dirà spesso le critiche sono infondate c'è sempre il tipo che arriva pronto con la quadratura del cerchio, si , certo, ma il rifugiarsi nell'autoritarismo tacciando in malo modo chi avanza una critica magari ingenua è sintomo che c'è qualcosa di serio che non va nella società.


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No, le critiche sono ben ammesse se sono critiche costruttive, efficaci ed intelligenti. Se te vuoi muovere una critica sulla funzione storica dell'esperimento di Michelson & Morley, bene, è lecito farlo. Se te vuoi muovere una critica alla relatività ristretta con: argomentazioni false, scarsa conoscenza della teoria e mancanza di proposte alternative, questa non è una critica, ma un tentativo di rompere i coglioni e di mettersi in bella mostra nonostante le proprie conoscenze siano pari a zero.

Quindi: se hai delle critiche fondate, esponile, argomentale con argomentazioni giuste (e non con "paradosso dei gemelli", "velocità dei muoni cosmici non misurate" per poi venire smentito) e magari porta una nuova teoria che funziona meglio della relatività.

Attualmente, nessuno dice che le teorie in nostro possesso siano la verità assoluta. Tuttavia, funzionano molto bene, descrivono bene la realtà e la Natura e sono predittive. In mancanza di teorie che svolgano meglio questo compito, ci teniamo quello che abbiamo.

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L'articolo del 1905 è disponiobile in pdf in rete, ora non ricordo il link; una delle licenze poetiche è presente quando si cerca la trasformazione delle coordinatele che lega la descizione del segnale luminoso tra due sistemi di riferimento.

Quindi, la licenza poetica è nella relatività ristretta e non in quella generale.

Riporto un link dell'articolo originale tradotto in inglese: [url=http://www.fourmilab.ch/etexts/einstein/specrel/specrel.pdf]. Puoi evidenziare l'equazione sbagliata, indicandomela dettagliatamente (tipo, numero di pagina e numero di equazione nella pagine)? Grazie.

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