La relatività ristretta è finita con il paradoso dei gemelli venuto fuori mi pare intorno al 1906.
In un suo libro Lev Landau, un'autorità indiscussa in questi campi, diceva che le "correzzioni relativistiche" ai fini pratici inluenzano quanto influenza una pulce posta sul volano di un grosso motore diesel.
Questa è la sostanza: ai fini pratici le correzzioni relativistiche sono tali che se ne può fare benissimo a meno.
Non è questione di invalidare per creare teorie alternative, è questione che il pensiero autoritario ha preso piede anche in questi ambiti (c'è chi dice che la causa di questo sia stata la prima guerra mondiale, che ha gettato le basi per un ritorno delle ditature).
In pratica quel che si nota (vedi anche Herbert_Dingle "Science at the Crossroads") leggendo qua e là che non c'è spazio per le critiche: il mantra ufficiale è quello, punto.
Ossia la discussione, la critica non è piu' ammessa.
Certo, si dirà spesso le critiche sono infondate c'è sempre il tipo che arriva pronto con la quadratura del cerchio, si , certo, ma il rifugiarsi nell'autoritarismo tacciando in malo modo chi avanza una critica magari ingenua è sintomo che c'è qualcosa di serio che non va nella società.
Citazione:
No, le critiche sono ben ammesse se sono critiche costruttive, efficaci ed intelligenti. Se te vuoi muovere una critica sulla funzione storica dell'esperimento di Michelson & Morley, bene, è lecito farlo. Se te vuoi muovere una critica alla relatività ristretta con: argomentazioni false, scarsa conoscenza della teoria e mancanza di proposte alternative, questa non è una critica, ma un tentativo di rompere i coglioni e di mettersi in bella mostra nonostante le proprie conoscenze siano pari a zero.
Quindi: se hai delle critiche fondate, esponile, argomentale con argomentazioni giuste (e non con "paradosso dei gemelli", "velocità dei muoni cosmici non misurate" per poi venire smentito) e magari porta una nuova teoria che funziona meglio della relatività.
Attualmente, nessuno dice che le teorie in nostro possesso siano la verità assoluta. Tuttavia, funzionano molto bene, descrivono bene la realtà e la Natura e sono predittive. In mancanza di teorie che svolgano meglio questo compito, ci teniamo quello che abbiamo.
Citazione:
L'articolo del 1905 è disponiobile in pdf in rete, ora non ricordo il link; una delle licenze poetiche è presente quando si cerca la trasformazione delle coordinatele che lega la descizione del segnale luminoso tra due sistemi di riferimento.
Quindi, la licenza poetica è nella relatività ristretta e non in quella generale.
Riporto un link dell'articolo originale tradotto in inglese: [url=http://www.fourmilab.ch/etexts/einstein/specrel/specrel.pdf]. Puoi evidenziare l'equazione sbagliata, indicandomela dettagliatamente (tipo, numero di pagina e numero di equazione nella pagine)? Grazie.Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=54&topic_id=6549&post_id=222333