Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"

Inviato da  toussaint il 20/9/2012 11:58:44
Il fisico francese Alain Aspect realizza, tra il 1981 e 82, una serie di apparecchiature che cercano di risolvere il contenzioso che ormai da mezzo secolo aveva opposto i fisici che si riconoscevano nelle posizioni "classiche" (fra i quali Einstein) ai fisici quantistici della interpretazione di Copenaghen. Insieme a Jean Dalibard e Gérard Roger, due ricercatori dell’Istituto di Ottica dell’Università di Parigi, riesce a verificare con quasi certezza le ipotesi non locali della teoria quantistica, verificando la violazione delle disuguaglianze CH74 e CHSH.

Al centro dell'apparato viene posto un atomo di calcio, il cui decadimento produce una coppia di fotoni che si muovono lungo percorsi opposti. Lungo uno di questi percorsi, a intervalli del tutto casuali, viene inserito un cristallo birifrangente, il quale, una volta che un fotone interagisce con esso, può, con una probabilità del 50%, deviarlo oppure lasciarlo proseguire indisturbato. Agli estremi di ogni tragitto previsto per ciascun fotone viene posto un rivelatore di fotoni. In tal modo Aspect ha potuto verificare che nel momento in cui il cristallo birifrangente inserito lungo un percorso produce la deviazione di un fotone, evidenziata dal rivelatore posto alla fine del percorso stesso, anche l'altro fotone, che aveva proseguito in direzione opposta (senza alcun elemento che ne può influenzare la traiettoria), istantaneamente subisce una deviazione: si verifica cioè un effetto istantaneo a distanza.

Conseguenze [modifica]In tal modo Aspect verifica sperimentalmente il fenomeno non locale dell'entanglement, previsto dalla meccanica quantistica nella sua interpretazione classica, mostrando nel contempo con probabilità estremamente elevata (oltre 200 deviazioni standard) che, come predetto dal teorema di Bell, anche nell'ipotesi di variabili nascoste, nella meccanica quantistica o in altre teorie, sarebbe ancora e sempre l'abbandono del principio di località il "prezzo da pagare".

Nonostante tutto ciò sia totalmente confliggente con il senso comune, risulta inspiegabile, secondo i fisici quantistici ortodossi, solo se si ragiona secondo una logica classica. Se si pensa invece che esista un sistema correlato nel quale la distanza spaziale è ininfluente, abbandonando quindi l’idea che particelle separate, ma correlate, rappresentino enti spazialmente distinti e che le azioni su di esse si sviluppino tra luoghi diversi, scompaiono gli ostacoli concettuali che non sembrano permettere un’azione o una comunicazione istantanea a distanza.

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