Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"

Inviato da  Al2012 il 2/9/2012 1:18:06
@ Lord9600XT

In attesa di poter approfondire i discorso sul fenomeno dell’ entanglement, vorrei evidenziare qualcosa che probabilmente è rimasto un po’ ombra.

Citazione:
Affidarsi alla Matematica nell'apprendimento della Fisica vuol dire capire. Non affidarsi vuol dire imparare.


Vero, sicuramente la matematica aiuta a capire, però può succedere che quello che si capisce non è conforme a quello che si vorrebbe, ovvero, i risultati che si ottengono, aprono nuovi scenari che non vengono accettati e quindi si modificano alcuni dati per ottenere quello che intellettualmente appare più accettabile, in altre parole se il risultato che ottieni ti porta a “capire” qualcosa che non vuoi accettare, fai delle modifiche per poter ottenere quello che “puoi capire”.

Per esempio:

<< Abrastract

La formula E = mc2, da sempre associata all'immagine e al lavoro di Albert Einstein, fu in realtà pubblicata per la prima volta da Oliver Heaviside nel 1890 e successivamente perfezionata da Henri Poincaré (1900) e da Olinto De Pretto (1903), divenendo poi famosa con la relatività di Einstein (1905), il quale la integrò con il momento (la velocità) nell'equazione energia/momento/massa:

E2 = c2p2 + m2c4.

In questa equazione, l'energia totale (E), in qualsiasi forma essa si manifesti, è il risultato della somma dell'energia presente nella massa (m) e del momento (p), moltiplicate per la velocità della luce (c).
Tale equazione presenta due soluzioni: una positiva (+E) che descrive energia che si muove dal passato verso il futuro e una negativa (-E) che descrive energia che si muove dal futuro verso il passato.

Nel 1926 Klein e Gordon inserirono l’equazione energia/momento/massa all’interno dell’equazione di propagazione delle onde di Schrödinger, al fine di rendere quest'ultima un'equazione relativistica (valida, cioè, per tutti i sistemi inerziali). In questo modo, Klein e Gordon si trovarono di fronte al fatto che l'energia (E) presentava due soluzioni, una positiva e una negativa, in quanto la radice quadrata di E2 da come risultato +E e -E.

Questa duplice soluzione, inserita all'interno dell'equazione d'onda di Schrödinger, implica l'esistenza di onde che si propagano dal passato verso il futuro (+E) e onde che si propagano dal futuro verso il passato (-E). Klein e Gordon cercarono di ovviare a tale duplice soluzione, proponendo la loro equazione (nota come equazione di Klein-Gordon) al quadrato, arrivando così ad un operatore che lega l’equazione energia/momento/massa e l’equazione di Schrödinger (noto come operatore di D’Alambert o d’alambertiano).

Tuttavia, dal momento che questo operatore dipendeva esso stesso da una radice quadrata, nel senso che il risultato finale dell'equazione andava comunque messo sotto radice, la duplice soluzione dell'energia e della propagazione delle onde continuava a manifestarsi.
La soluzione dell'equazione coincidente con l'energia negativa e, di conseguenza, con le onde che si propagano a ritroso nel tempo, era ovviamente considerata una assurdità dalla comunità scientifica.

Nel 1928 Dirac cercò di risolvere questa assurdità applicando l'equazione di Klein-Gordon alla descrizione delle proprietà dell'elettrone.
Con sua grande sorpresa e delusione, tuttavia, la "scomoda" doppia soluzione si presentò nuovamente, nella forma dell’elettrone (energia con segno positivo) e dell'antielettrone (energia con segno negativo).

L'antiparticella dell’elettrone, inizialmente chiamata neg-elettrone da Dirac, fu poi sperimentalmente osservata nel 1932 da Cark Anderson negli sciami di raggi cosmici e da allora indicata con il nome di positrone.

E' importante sottolineare che Anderson fu in questo modo il primo a dimostrare l'effettiva esistenza dell'energia negativa e delle onde che si propagano a ritroso nel tempo: non solo una "stranezza" matematica, dunque, ma anche e soprattutto una realtà fenomenica.
Dalla famosa equazione di Dirac dell’elettrone discende in questo modo un universo fatto di materia, che si muove dal passato verso il futuro, e di antimateria che si muove in senso inverso, dal futuro verso il passato.

Nel 1934 Heisenberg, Pauli e Jordan (Hotson, 2002) rigettarono “d’autorità” l’esistenza dell’energia negativa “in quanto priva di senso”.
Nasce così il Modello Standard della fisica e lo scontro tra due concezioni dell’universo.

La prima concezione si basa sull’equazione energia/momento/massa di Einstein, sull’equazione di Klein-Gordon e sull’equazione di Dirac e vede il presente come il prodotto di cause (onde) provenienti dal passato e di cause provenienti dal futuro (attrattori); la seconda concezione, nota anche come Modello Standard della fisica (SM, Standard Model), rifiuta "d’autorità" l’esistenza di cause collocate nel futuro e cerca di spiegare tutti i fenomeni osservabili nell'universo come prodotti della sola causalità meccanica (cause collocate nel passato).

Nel 1942 Luigi Fantappiè, uno dei maggiori matematici italiani, dimostrò che la soluzione positiva dell’energia (+E) è governata dalla legge dell’entropia, mentre la soluzione negativa dell’energia (-E) è governata da una legge simmetrica all'entropia, da lui chiamata sintropia.

Studiando le proprietà della sintropia Fantappiè scoprì, con suo grande stupore, la coincidenza tra queste proprietà e le caratteristiche tipiche dei sistemi viventi, quali ordine, organizzazione, crescita e tendenza alla complessità; egli arrivò così ad affermare che le proprietà tipiche della vita sono la conseguenza di cause collocate nel futuro.

Nel 1979 Ilya Prigogine ha mostrato come il rifiuto preconcetto della soluzione negativa dell’energia abbia portato all’incapacità di comprendere i meccanismi che sottostanno le qualità proprie della vita, dividendo in questo modo la cultura in due: da una parte la scienza meccanicista, dall’altra la vita e le finalità, attualmente trattate al di fuori della scienza (religione).
Si è venuto così a creare un equilibrio tra scienza meccanicista (cause collocate nel passato) e religione dogmatica (finalità e cause collocate nel futuro) alla quale Prigogine da il nome di “vecchia alleanza”.
Secondo Prigogine, l’allargamento della scienza alla soluzione dell’energia negativa porterà a ridefinire l’alleanza tra scienza meccanicista e religione, aprendo così la strada ad una nuova cultura in cui scienza e religione si integrano e che lui definisce come “nuova alleanza”.

Azzeramento della soluzione negativa dell’equazione di Dirac.

Nella relatività ristretta l’equazione energia/momento/massa mette in relazione l’energia, la massa a riposo e il momento (la velocità) di un oggetto:
E2 = c2p2 + m2c4
dove c è la velocità della luce, E è l’energia totale, m la massa a riposo e p il momento (la velocità).

Quando il momento è pari a zero (in quanto l’oggetto di cui misuriamo l'energia totale si muove alla nostra stessa velocità) l’equazione energia/momento/massa si semplifica nella famosa equazione: che ha sempre soluzione positiva (+E).
Tuttavia, Dirac scoprì, con la sua famosa equazione, che non è possibile azzerare il momento, in quanto si deve sempre tenere conto dell'energia associata allo spin delle particelle e che, per questo motivo, la formula dell'energia dipende sempre dalla equazione energia/momento/massa che porta alla duplice soluzione: +E e -E.

La duplice soluzione dell’energia creò non pochi problemi ai fisici degli anni ’30.
Ecco cosa scrive Heisenberg al proposito:
• “Il capitolo più triste della fisica moderna è la teoria di Dirac” (Heisenberg 1928a);
• “L’elettrone negativo di Dirac ha fatto diventare Jordan melanconico” (Heisenberg 1928b);
• “Considero la teoria di Dirac come spazzatura che non può essere presa seriamente”
(Heisenberg 1934).

L’energia a segno negativo era infatti considerata semplicemente inaccettabile, assurda.
Per questo motivo, nel 1934, Heisenberg suggerì di rimuovere la soluzione negativa utilizzando un espediente messo a punto dallo stesso Dirac, per semplificare i calcoli, nota come “sottrazione di ordine zero”; questa operazione ha di fatto eliminato dall’equazione di Dirac la "scomoda" soluzione negativa.

Operando in questo modo, si toglieva dall’equazione l’energia associata allo spin delle particelle, della quale non si teneva più conto nei calcoli.
Heisenberg utilizzò questo artificio per affermare l’inesistenza degli stati negativi, dando vita a quello che oggi è noto come Modello Standard della Fisica.

Questo modello viola, però, il principio di conservazione dell’energia.
Vediamo come.
L'elettrone creato dal fotone (nel momento in cui quest'ultimo viene assorbito dalla materia) risulta avere 16 volte più energia del fotone che lo ha creato e, in base al Modello Standard, questa energia sembra provenire dal nulla (proprio perchè non si tiene più traccia dell'energia associata allo spin); è noto, però, che il principio di conservazione dell’energia afferma che l’energia non può essere creata o distrutta, ma solo trasformata (Hotson, 2002). >>
(…)

Salto alcuni paragrafi per non copia-incollare tutto l’articolo, che comunque consiglio di leggere totalmente.


(…)
<< Supercausalità

In Dual-time supercausality Chris King (King, 1989) parte dall’equazione energia/momento/massa per mostrare che la duplice soluzione dell'energia, negativa e positiva, implica un nuovo modello causale che King chiama “supercausalità”.

Questo modello è stato poi perfezionato in Chaos, Quantum-transactions and Consciousness
diventando per King il punto di incontro tra l'esperienza soggettiva, la coscienza, e il mondo esterno oggettivo (King, 2003).

L'equazione energia/momento/massa porta infatti ad affermare che:

1. la soluzione positiva, in cui il tempo fluisce nel verso a noi usuale, dal passato al futuro, descrive cause collocate nel passato;

2. la soluzione negativa, in cui il tempo fluisce a ritroso, dal futuro al passato, descrive cause collocate nel futuro.

Nasce in questo modo la descrizione di un universo simmetrico relativamente al verso del tempo e della propagazione delle onde: da una parte onde che si propagano dal passato verso il futuro, dall’altra onde che si propagano dal futuro verso il passato.

Questo modello fu formalizzato nei famosi diagrammi di Feynman e Stueckelberg, nei quali si vede che lo stato presente è causato dall’incontro di onde e particelle provenienti dal passato e dal futuro.

King utilizza il modello della supercausalità per descrivere le strutture cerebrali.
Secondo King queste strutture si trovano costantemente di fronte a biforcazioni generate dall’incontro tra informazioni che provengono dal passato (onde divergenti, cause) e informazioni che provengono dal futuro (onde convergenti, attrattori).
In ogni momento, le strutture cerebrali devono decidere quale strada, quale biforcazione, seguire.

Secondo King, da questa attività costante di scelta, da questo indeterminismo di base, nasce l’apprendimento, il libero arbitrio e la coscienza (Atmanspacher e Bishop, 2002).

Questa ormai comprovata interazione costante tra passato e futuro crea un paradosso insolubile in termini di determinismo temporale: come mostrato anche da Penrose, la descrizione spazio-temporale emergente da questi dati è incompatibile con il concetto usuale di causalità e di determinismo (Penrose, 1989).

Ad esempio, il fatto che esista una causalità a ritroso porta il futuro a non essere determinato, in quanto il futuro può essere influenzato e modellato dalle scelte soggettive attuali.
Se la realtà seguisse solo la causalità classica, in cui esistono solo le cause collocate nel passato, l’universo coinciderebbe con un grande e complesso meccanismo, totalmente determinato dai sui stati passati.
L'incontro di cause passate (push - spinte) e di cause future (drive - attrattori) si risolve invece nella necessità di processi soggettivi di scelta e in un futuro che è ancora da creare.

King sottolinea che la coscienza soggettiva è una necessaria conseguenza della supercausalità che nasce dall'equazione energia/momento/massa.
L'interazione tra cause passate e cause future consente di comprendere la differenza tra coscienza soggettiva e capacità computazionali.

Mentre la coscienza soggettiva è intesa come interazione tra cause collocate nel passato e cause collocate nel futuro, la computazione si basa esclusivamente su processi "meccanici" di elaborazione di informazioni che provengono dal passato.
Secondo King il motivo per cui, nella filogenesi, la coscienza soggettiva è stata selezionata al posto della mera computazione è che, essendo basata su "informazione anticipata", risulta vitale nei sistemi viventi per l'anticipazione di situazioni cruciali e quindi per la sopravvivenza stessa del sistema.

A conferma dell’esistenza della simmetria del tempo (Sklar 1997), dalla quale discende la supercausalità, anche Giuseppe e Salvatore Arcidiacono (1991) sottolineano che la duplice soluzione dell’energia aggiunge, accanto alla causalità meccanica, un altro tipo di causalità che Giuseppe e Salvatore Arcidiacono stessi chiamano causalità finale.
In questo modo si arriva a descrivere la vita non più come un fenomeno lineare bensì circolare, fatto che implica sia la causalità che la finalità.

Ciò significa che la vita è un sistema in costante interazione tra cause poste nel passato (onde divergenti) e cause poste nel futuro (onde convergenti), ed entrambe queste cause influenzano gli organismi viventi: nelle fasi di sviluppo l'interrogativo se siano le cellule a determinare i tessuti o viceversa si risolve, infatti, solo ammettendo entrambe le alternative.

Ciò consente di considerare l'individuo non solo simile ad una macchina (espressione di cause poste nel passato), ma anche dotato di pensiero inventivo (principio di finalità o cause poste nel futuro).
In sintesi, Giuseppe e Salvatore Arcidiacono sottolineano che i sistemi viventi si trovano in uno stato costante di scelta booleana, nei quali sono presenti solo due tipi di alternative (ad esempio si/no, vero/falso, presente/assente), tra le quali il sistema deve costantemente operare una scelta, tra le informazioni provenienti dal passato e le informazioni provenienti dal futuro.
Questo stato continuo di scelta genera i processi di apprendimento e di crescita. >>

Tratto da:
Supercausalità e libero arbitrio
http://www.sintropia.it/italiano/2006-it-1-1.pdf

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=54&topic_id=6549&post_id=220894