Re: Oggi è la data ufficiale di morte della "scienza"

Inviato da  Lord9600XT il 29/8/2012 11:44:31
Citazione:

Red_Knight ha scritto:
@pyter

Citazione:
In genere se io voglio dimostrare o dimostrarmi l'esistenza delle cose, come a esempio una pallina da tennis, la tocco. Cioè uso i sensi.

Ma nel caso del tempo cosa uso?


Ma una pallina da tennis può esistere o non esistere sul piano materiale (vale a dire in un posto in un dato istante). Il tempo non è un oggetto, ma una "coordinata" fenomenica. Chiedersi se esiste è come chiedersi se "esiste la larghezza": non ha significato compiuto. Sia perché 'esistere' nel linguaggio umano presuppone spazio e tempo come concetti primitivi, nel quale "esercitare" l'esistenza stessa, sia perché da un punto di vista strettamente matematico puoi postulare beatamente il cacchio che ti pare. Per esempio nulla mi vieta di dire che un oggetto esiste nello spazio, nel tempo e nello sgrutzenxxat e tirarne fuori una teoria coerente (benché assolutamente inutile). Esiste lo sgrutzenxxat? La domanda continua a non essere significante, ma se per esistere si intende "ha senso?" allora la risposta è sì, almeno finché io dico che è così. Anche la Fisica procede per assiomi (seppur in qualche modo tratti dalla o compatibili con la sensibilità oggettiva), per cui la natura del tempo dipende da come la vuoi postulare tu. Non conosco nel dettaglio cosa dicono al riguardo le principali teorie fisiche; credo - nella mia ignoranza - che si limitino o considerarlo una grandezza o una dimensione, o forse una proprietà, ma su questo ci potrà senz'altro illuminare Lord9600XT.

Tu però forse vuoi sapere se il tempo ha una sua percepibilità oggettiva o se invece il suo scorrere è o può essere soltanto "illusione"? Ho indovinato?


Come detto in precedenza, in Fisica classica lo spazio (tridimensionale) non è definito, bensì è un concetto primitivo. Pertanto, lo spazio viene di fatto considerata una proprietà dell'Universo, e grazie ad esso si riescono a descrivere e ad identificare (una volta fissato un sistema di coordinate) gli eventi fisici. Associato al concetto di spazio vi è la grandezza fisica posizione (o spostamento, è abbastanza equivalente). Il tempo è anch'esso considerabile come un parametro rispetto al quale ordinare gli eventi.

Se entriamo nel campo della fisica matematica si hanno definizioni molto rigorose. Ad esempio, sulle dispense di Walter Moretti si trova scritto che lo spazio va identificato con R^3 visto come spazio affine e dotato di metrica euclidea "canonica", per poi allargarsi introducendo varietà differenziali e inserendo il tempo in una struttura a 4 dimensioni. Però, questo credo esuli dal discorso.

In Relatività, similmente in Fisica classica, è lo spazio-tempo minkowskiano la proprietà dell'Universo tramite il quale identifichiamo gli eventi (tant'è che la definizione relativistica di evento è: un punto dello spazio-tempo).

In Meccanica Quantistica (non relativistica) le cose cambiano parecchio. Gli assiomi di partenza sono tutt'altri rispetto alla definizione del concetto di spazio e di tempo, e sono:

- la possibilità di associare ad ogni sistema fisico uno spazio di Hilbert separabile; ogni stato fisico è associato al raggio di un vettore dello spazio;
- ad ogni osservabile (ovvero, grandezza fisica misurabile) è associato un'operatore hermitiano;
- la probabilità di ottenere un dato risultato si ottiene calcolando il modulo quadro dei prodotti scalari tra gli stati;
- dopo aver effettuato una misura, lo stato collassa in uno degli autostati dell'osservabile;
- gli stati evolvono temporalmente secondo l'equazione di Schrodinger.

In MQ la posizione diventa un'osservabile (ovvero, una grandezza fisica misurabile) e non più un concetto primitivo, il tempo è solo un parametro di riferimento (e non può essere un'osservabile).

Per il resto, non so con precisione come variano le cose andando "più avanti", pertanto evito di esprimermi.

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