Re: Astrologia

Inviato da  incredulo il 31/5/2011 14:51:32
Citazione:

Francamente non so come ogni 8 anni il pianeta Venere possa disegnare un pentacolo sull'eclittica!!!

Pensavo ti accontentassi di Wikipedia ma tu vuoi andare a fondo, brava la curiosita' e' un ottimo carburante per l'anima...



Questa interdipendenza tra uomo e donna, tra umano e planetario, ha la sua spiegazione nelle congiunzioni che Venere traccia assieme alla Terra. Infatti un ciclo di cinque orbite di Venere equivalgono a otto orbite terrestri (il rapporto di 5:8 è phi, corrispondente 1,1618, cioè il rapporto esistente nella sequenza di Fibonacci): otto orbite sono otto anni terrestri, corrispondenti a 2920 giorni. Ossia, ogni 2920 giorni Venere torna nella posizione iniziale rispetto alla Terra. Lo stesso numero, e non casualmente, torna per quanto riguarda le orbite lunari, i cosiddetti mesi. Ogni 2920 giorni ci sono infatti 99 cicli lunari: i Greci utilizzarono questo complesso calcolo per elaborare un calendario chiamato Ottaedro basato sulla connessione femminile Terra-Luna-Venere, ogni metà del quale si celebravano riti sportivi sacri conosciuti come Olimpiadi! Se Venere torna al punto di partenza ogni otto anni, se la Luna in quello stesso lasso di tempo compie 99 rivoluzioni attorno alla Terra, la Terra in compenso ha cinque congiunzioni con Venere in questo lasso di tempo : ecco dunque formarsi nello spazio un incredibile pentacolo cosmico disegnato dalla Terra e da Venere, con al centro il Sole.

C'e' anche il "disegnino"

Lo vedi qui


Se volessi qualche altro collegamento su queste "pippe mentali":

Essendo uno degli oggetti più luminosi nel cielo, il pianeta è conosciuto sin dall'antichità e ha avuto un significativo impatto sulla cultura umana. È descritto dai Babilonesi in svariati documenti in scrittura cuneiforme, come il testo detto La Tavola di Venere di Ammisaduqa. I Babilonesi chiamarono il pianeta Ishtar, la dea della mitologia babilonese (connaturata con la dea Inanna dei Sumeri), personificazione dell'amore ma anche della battaglia. Gli Egizi identificavano Venere con due pianeti diversi, e chiamavano la stella del mattino Tioumoutiri e la stella della sera Ouaiti. Allo stesso modo, i Greci distinguevano tra la stella del mattino Φωσφόρος, o Phosphoros, e la stella della sera Ἓσπερος, o Hesperos; tuttavia, nell'epoca Ellenistica, si comprese che si trattava dello stesso pianeta. Hesperos fu tradotto in Latino come Vespero e Phosphoros come Lucifero ("portatore di luce"), termine poetico in seguito utilizzato per l'angelo caduto allontanato dal cielo. Gli Ebrei chiamavano Venere Noga ("luminoso"), Helel ("chiaro"), Ayeleth-ha-Shakhar ("cervo del mattino") e Kochav-ha-'Erev ("stella della sera"). Venere era importante per la civiltà Maya, che sviluppò un calendario religioso basato in parte sui suoi movimenti, e si basava sulle fasi di Venere per valutare il tempo propizio per eventi quali le guerre. Il popolo Maasai definì Venere Kileken, e ha una tradizione orale, incentrata sul pianeta, denominata "Il bambino orfano". Venere ha un ruolo significativo nelle culture degli australiani aborigeni, come i Yolngu nell'Australia del Nord. Gli Yolngu si radunavano per aspettare la comparsa di Venere, che chiamavano Barnumbirr, e che, secondo la tradizione, permetteva di comunicare con i propri cari morti. Nell'astrologia occidentale, influenzata dalle connotazioni storiche legate alle divinità dell'amore, si ritiene che Venere influenzi questo aspetto della vita umana. Nell'astrologia indiana del Veda, Venere è nota come Shukra, ovvero "chiara, pura" in Sanscrito. Gli antichi astronomi cinesi, Coreani, Giapponesi e Vietnamiti chiamavano il pianeta "la stella d'oro". Nella spiritualità Lakota, Venere è associata con l'ultima fase della vita e con la saggezza.

Qui

Un saluto

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