Re: Astrologia

Inviato da  MM87 il 18/5/2011 17:35:35
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Fabrizio70 ha scritto:
Premetto che mi sono fermato al diploma di perito elettrotecnico , il resto l'ho studiato per passione...

Non c'hai tutti i torti :D
Io invece studio fisica da cinque anni, mi sto preparando alla disoccupazione

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Quando affermi che la MQ descrive la natura in maniera pressochè perfetta entri in contraddizione con il principio di indeterminazione , sai descrivere il percorso di un fotone o prevedere quale atomo decadrà in uno stato stabile ?

Stai usando il punto di vista sbagliato: tu pensi che il percorso di un fotone sia, in linea di principio, definibile: questo semplicemente non è vero.
Pensa a cosa vuol dire, in pratica, determinare la traiettoria di un fotone che si muove liberamente nello spazio: devi fare molte misure di posizione, istante per istante, in modo da sapere dove è passato. Fai la prima misura e ottieni un certo risultato. Ne fai una seconda e ne ottieni un altro. Il punto fondamentale della meccanica quantistica è che il risultato della seconda misura dipende dall'aver fatto o no la prima misura: è vero che il risultato è casuale, ma è casuale in modo diverso nei due casi.
È essenzialmente l'esperimento della doppia fenditura. Con questo esperimento si mostra proprio che, nella descrizione dei fenomeni naturali (su scala microscopica), non ha senso chiedersi cose come "qual'è la traiettoria di un fotone".
Dato che non ha senso chiederselo, la teoria è fatta in modo da tenerne conto.

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La scienza statistica ci dice che le probabilità di uscita di testa o croce sono del 50 % , eppure non è così , come mai?
Semplice , perchè questo assunto è valido per infinite prove , il che significa che è indimostrabile , eppure è Scienza Ufficiale , non mi sembra di vedere grandi differenze con l'astrologia...

Si vede che ti manca qualche pezzo di statistica, provo a darti un altro elemento. Oltre al valor medio di una misura c'è un'altra grandezza importantissima che si chiama varianza. La varianza sulla media stima quanto la media delle misure (quelle vere) devia dal 50%. Questa tende a zero nel limite di infinite misure con la radice del numero di misure. Questo implica, per esempio, cose:
1) Con un numero finito di misure, non otterrò praticamente mai come media il 50% di teste sui lanci totali.
2) Nel limite di infinite misure, il valore medio tenderà al 50%.
3) In generale, se faccio un certo numero di misure, otterrò un numero che potrò valutare se è compatibile o meno con una certa ipotesi. Se faccio altre misure la mia valutazione, in media, sarà più sicura, grazie al fatto che la varianza diminuisce.

Tutti e tre i punti si realizzano effettivamente se uno prende una moneta (non truccata) e comincia a segnarsi i risultati: ti invito a provarci per convincertene. Credo bastino un centinaio di lanci per avere un'idea di quello che succede: riempi un foglio excel di 0 e 1 a seconda che il risultato sia testa o croce, e ad ogni nuovo risultato ricalcola la media, la varianza campionaria e la varianza sulla media, poi fatti un bel grafico dei risultati in funzione del numero di lanci.

Ribadisco un concetto che spesso sfugge: non si può dire che una teoria scientifica è vera, non è quello lo scopo della scienza. Quello che si può dire è se che una teoria è compatibile con i dati sperimentali con un certo livello di probabilità. Poi, certo, si può essere sfigati. Però se si hanno tante misure e una teoria è confermata al 99.999999999999999% bisogna essere davvero molto sfigati.

(è capitato e capita, naturalmente. Altrettanto naturalmente ciò non causa il crollo della scienza in toto)

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Per l'appunto non c'è accordo sul metodo scientifico ma si incolpa l'astrologia di non averlo....

Diciamo che quando vedo un esperimento scientifico si sa riconoscerlo

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Bene, ma allora come fai a sapere se le cose predette dall'astrologia sono significativamente diverse dalla pura casualità? Così come la metti te pare che non si possa...

Heisenberg i love you....

Non tirare in ballo Heisenberg a sproposito. Una cosa è la meccanica quantistica, un'altra cosa le misure in generale. Il principio di indeterminazione non vieta di fare misure e ottenere risultati precisi, anzi.

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Più che altro ci vuole un pò troppo tempo per questa verifica

Tempo che comunque è infinitamente minore rispetto a quello che serve per verificare la statistica , eppure la seconda è accettata...

Dipende da quante misure fai.

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Tanto per fare un esempio, in fisica delle particelle si pubblica una scoperta solo se il valore di probabilità è maggiore di 99,99994%. La "verità" scientifica è quantificata con la probabilità.

Appunto non è una certezza , eppure all'astrologia si richiede certezza...

No, si richiedono previsioni corrette in un numero significativamente maggiore della pura casualità. Da queste si calcola la probabilità che l'astrologia sia "giusta". Se mi si dice che non si possono fare previsioni quantitative allora non si può calcolare questa probabilità, quindi, di fatto non si può sapere se funziona o no.

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Ohibò , hai appena descritto la cosmologia , eppure viene accettata in ambito scientifico , l'astrologia no ,chissà perchè....


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