Reazioni Nucleari Ultrasoniche

Inviato da  orkid il 19/10/2010 16:55:46
Avete mai sentito parlare di Reazioni Nucleari Ultrasoniche? A base di Ferro?

Cioè produrre energia tramite l'applicazione di determinate Frequenze Ultrasoniche al Solfuro di Ferro?

Concetti di fondo?: Cavitazione, Sonoluminescenza, Trasmutazione nucleare, e stiramento dello Spazio-Tempo.

Una tecnologia moooolto più promettente della fusione fredda (grandi centrali e grandi investimenti).Tutto ovviamente di proprietà dello Stato Italiano e delle Forze Armate Italiane.

qui

Mi sono scaricato il Pdf del Dott. Cardone, cosa che consiglia a tutti di fare, e sono ancora sconvolto dalla portata dell'ennesima scoperta che non viene adeguatamente pubblicizzata... Vi devo postare parte dell'ultimo capitolo che parla delle possibili applicazioni di questa sconvogente scoperta:


Citazione:
Ma gli esperimenti hanno indicato un’altra sorprendente possibilità offerta dalle reazioni nucleari ultrasoniche : la distruzione delle sostanze radioattive mediante la trasformazione in sostanze inerti prive di radioattività. E’ opportuno qui ripetere da un punto di vista delle potenzialità pratiche quanto esaminato precedentemente da un punto di vista scientifico. Sono state prese quantità minime di una sostanza radioattiva, il Torio, per sottoporla ad ultrasuoni. Il Torio è stato scelto per la potenza e forma caratteristica delle sue radiazioni facilmente riconoscibili e fotografabili, ma anche perché è uno dei componenti delle scorie radioattive delle centrali nucleari. Nella Figura 8 vi sono le tabelle delle analisi di vari campioni ed il risultato è stato che il Torio sottoposto agli ultrasuoni era diventato la metà, si era dimezzato, ma in 90 minuti invece che nei due anni previsti dalla legge della radioattività. Ed ancora nella Figura 7 vi sono le foto della radiazione del Torio, evidenziata nei cerchi, che dopo l’applicazione degli ultrasuoni è divenuta la metà ma senza che vi fosse aumento di radiazione di altro genere come vuole la legge del decadimento radioattivo, di nuovo il tutto in 90 minuti invece che in due anni. Semplicemente dopo 90 minuti di ultrasuoni il Torio era divenuto la metà e la sua radioattività era divenuta la metà il tutto diecimila volte prima di quanto accade in natura. Che cosa sia diventato il Torio è ancora oggetto di esperimenti, certamente non è decaduto per le vie naturali altrimenti vi era l’aumento di altre radiazioni che però sarebbero comunque risultate nelle lastre fotografiche. Ovviamente il problema è ora di passare dalle quantità minime degli esperimenti alle quantità industriali e di provare anche con differenti elementi radioattivi. Ma ciò richiede esperimenti costosi e pericolosi. Nondimeno tutto questo rappresenta la scoperta del principio che rende il fatto possibile. L’evidenza della possibilità di trasformare velocemente la materia mediante gli ultrasuoni apre la via ad un’altra applicazione : la trasformazione delle sostanze inutili ma abbondanti in natura in sostanze utili ma rare in natura. Sarebbe come farsi a casa propria la miniera delle sostanze utili ma non presenti nel proprio territorio. Di nuovo anche questo sarebbe un passo importante verso l’indipendenza geopolitica dell’approvvigionamento delle materie prime. Infine consideriamo che la trasformazione ultrasonica delle sostanze non avviene sempre con qualsiasi tipo di ultrasuoni ma deve essere accuratamente e delicatamente pilotata, in pratica non è un fatto comune. Quindi possiamo pensare anche a futuri sviluppi nella medicina trasformando le sostanze ed i tessuti dannosi per l’organismo umano in sostanze eliminabili per le vie naturali dal metabolismo del corpo umano. Questo è un traguardo il più ambizioso di tutti in cui fondere i principi della chirurgia e della farmacologia. Ossia un processo fisico che unisce il risultato di eliminare ciò che è dannoso senza asportarlo od estirparlo dall’organismo bensì trasformandolo in qualcosa di innocuo di cui l’organismo si libera facilmente. Ovviamente i costi per realizzare questi alti traguardi ambiziosi sono molto alti. E’ stato valutato che ciascun prototipo industriale può costare 100 milioni di euro per ciascuna applicazione specifica: produzione di energia, distruzione di sostanze radioattive, trasformazione delle sostanze. Sfortunatamente con le conoscenze acquisite negli esperimenti riassunti nel volume Deformed Spacetime (cfr. 11) e manoscritti successivi (cfr. 12, 14) non è possibile costruire un unico prototipo polivalente e quindi più economico. Pertanto ci dobbiamo affidare al principio che, se il rischio è ragionevole, chi più rischia capitali più ricava guadagni. Si tenga presente, a conclusione di tutto, che tutto è proprietà dello Stato Italiano, infatti la macchina è proprietà dell’Esercito Italiano ed i brevetti relativi alla macchina ed ai procedimenti sono proprietà del CNR (cfr. 15) e rimarranno riservati fino all’Aprile 2009 quando la loro consultazione diverrà pubblica. Una possibilità resta quella di pensare una via parallela all’uso della energia nucleare convenzionale. Certo sarebbe un programma lento e a lungo termine (10, 15 anni) ma col vantaggio di essere economicamente sopportabile nel medio termine (3, 5 anni) . In poche parole si può pensare di sviluppare prima le possibilità tecniche di eliminazione delle sostanze radioattive ed applicare i risultati alla distruzione delle scorie radioattive delle centrali nucleari convenzionali. Si potrebbe liberare così l’industria nucleare dell’energia dal suo costo principale, lo smaltimento delle scorie. Con i proventi del metodo di eliminazione delle scorie si potrebbe finanziare lo sviluppo tecnico della produzione di energia nucleare da ultrasuoni e sostanze inerti. Si potrebbe, forse, raggiungere così la produzione di energia da sostanze comuni e senza scorie, e come nelle favole tutti potrebbero vivere felici e contenti, forse.


Incredibile!!! Cosa ne pensate?

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