Re: La fine dei tempi: la rivelazione aliena.

Inviato da  temponauta il 14/10/2010 17:50:35
@ mc

Non riporto tutto quello che hai detto nei miei confronti (nel tuo solito modo rustico, che ormai ho capito e quindi non mi offende più).
Ti evidenzio semplicemente che non riesci a uscire dalla logica della contrapposizione tra un mondo "fisico", al quale ti senti di appartenere completamente (fino a prova contraria, ovviamente, nel puro schema della logica razionale) e un mondo "non fisico", nel quale gli "strumenti" di interpretazione sono diversi e non disponibili immediatamente come quelli fisici.
Siccome senti che sei privo di tali strumenti, ritieni che chi si "vanta" di averli si colloca sul piedistallo di una conoscenza "proprietaria" e pretende di essere creduto o di avere ragione.
Non è così e mi sembra che, a parte qualche concetto da addetti ai lavori, si cerchi di fare il possibile per spiegare come accedere a questo mondo invisibile: si è detto della meditazione, della espansione della mente verso l'astrale, di energie sottili che accompagnano il corpo umano, delle potenzialità dei sogni, ecc.
Se tu vuoi avere un corpo da culturista devi andare in una palestra e allenarti.
Se vuoi cominciare a capire le possibilità della tua mente (oltre il solo aspetto razionale) devi allenarla, anche partendo da piccole cose, come la semplice destimolazione sensoriale in ambienti silenziosi e rilassanti o anche solo il ricordare i sogni della notte e capire se contengono un messaggio che ti riguarda.
Qui in occidente lo studio e l'uso della mente "estesa" viene fatto da soggetti che come me (non molti ma in crescita) si interessano alla materia, ma in oriente viene insegnato e e sviluppato come una normale forma di educazione.
In occidente rifiutiamo il metafisico (o l'ultrafisico) delegandolo a religioni-potere basate sull'inganno: in oriente è un percorso individuale che porta sino alla "illuminazione".
Non c'è contrapposizione tra mondi diversi e frequentatori di questi mondi, se non nel rifiuto di accettare l'esistenza stessa di mondi diversi.
Nessuno di noi è nato "imparato", ma ha dedicato tempo ed energie per arrivare a certi risultati, come quando si va a scuola (ma qui non ti laurei mai, così come non si avrà mai la conoscenza totale).
Io non sono il "coglione" che da le perle alle galline, ma uno qualunque che è appassionato studioso e cultore di certe conoscenze e ha solo piacere a poterle condividere (si impara sempre) con chiunque, compreso chi ha solo un interesse iniziale (e magari è un maestro e non sa di esserlo).
Per il resto, prosit

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