Re: La fine dei tempi: la rivelazione aliena.

Inviato da  mc il 8/10/2010 18:09:04
Certo Audisio, perche' spesso, capita anche a me, si risponde a qualcuno avendo letto il post di risposta di altri e si presume che il predecessore abbia colto il segno.
Oppure, si attribuisce all'interlocutore "rivale" una teoria "media", standard, che per facilita' si usa far combaciare con cio' che viene espresso.

Basta rileggersi qualche post indietro, no prob.
Sono mediamente fiducioso che sia stato frainteso... almeno riguardo la "realta'" ... d sicuro rimango scettico, su molte cose.


Citazione:
....che la realtà sia una, indivisibile e perfettamente
conoscibile, in tutte le sue sfaccettature.

Oh my... !
No... no... proprio no... semmai posso aver sostenuto che non e' raggiungibile ... (quindi praticamente l'opposto).

Citazione:

E, soprattutto, che la realtà sia solo quella che i nostri sensi
percepiscono.
In altri termini, che una cosa esiste solo se è percepita dai nostri
sensi.

Scusami ma tra la prima affermazione e la seconda non c'e' molto nesso, secondo il mio punto di vista disperso tra le ulcere di Calvero.

Se una "cosa" passa per i nostri sensi e' possibile dire che esista solo per noi stessi, certamente, ma questo non equivale assolutamente a sostenere che quella sia una realta' oggettiva (ecco perche' la precisazione con l'introduzione del concetto di "soggettivita'" .. a quanto pare inutile ai piu'!).
Quindi le realta' sono indubbiamente piu' relative di quanto si creda... ci possono essere punti in comune che erroneamente possono considerarsi "dati oggettivi", che possono descrivere, pero', solo una condivisione interpersonale. Tanto piu' se trattiamo emozioni e subcoscienza!!!

Se ci fai caso dire "In altri termini, che una cosa esiste solo se è percepita dai nostri sensi" potrebbe in qualche modo propendere per la possibilita' di asserire che i molti che percepiscono un qualcosa sarebbero prova di fondatezza e di "realismo", ed io sto affermando il contrario (proprio per il fatto che secondo me la realta' non e' mai assoluta).
Semmai, quando esiste una condivisione di percezione, v'e' una accettazione di interpretazione, la scelta tra le tante possibili codifiche di una particolare lettura che soddisfi la propria coscienza.
Di "realta'" in questa accettazione nemmeno l'ombra!!!

*************
(cerchero' di essere meno simpatico... altrimenti vengo frainteso =) ...)

Calvero,
Non mi frega un cazzo di quanto tu tenga ad un discorso:
non e' una variabile che riguarda cio' che affermo, visto che :
Primo non posso prevedere o essere al corrente di quanto tu ci tenga davvero. Poi, i miei commenti non sono rivolti a te personalmente ma a cio' che affermi tu, indipendentemente dai tuoi sentimenti (che non c'entrano visto che si parla di alieni e non di giudizi morali-psicologici sulle persone).
L'attaccamento morboso a determinati argomenti non puo' considerarsi biunivoco per definizione. Questo argomento in particolre, quando discuti con me, non lo e' di certo.

Quindi, il tuo discorso sull'infrequenza, o meglio incostanza nei post, non e' accettabile, semplicemente perche' non puo' essere criterio di affermazione di validita' per una argomentazione, ne tanto meno puo' giustificare una irritazione dell'interlocutore ... non quanto il succo di cio' che dico, quando non frainteso, ovviamente ... quello si che puo' irritare, certo.

Mi frega sega che qualcuno scriva un milione di posts al mese, di sicuro la cosa non modifica cio' che penso sugli argomenti postati in quella milionata. Cosi' non dovrebbe irritare una personale impossibilita', o meglio indisponibilita', a vivere nel blog piuttosto che nel mondo.

Citazione:
Dì - non ti credo - e festa finita. Se invece vuoi mettere in discussione e capire se gli altri stiano raccontando favole, non puoi insistere col MANTRA che sempre e comunque, tra le righe, si tratta, per te, di fantasia e suggestioni.
Ergo, tirare fuori infantile ci sta e alla grande, poiché la tua insistenza è quella del bambino che cerca mille strade per dire sempre la stessa cosa

Non ha senso.
1) se lo facessi davvero, mi si direbbe che dovrei argomentare la mia contrarieta'.
2) pensa ai mantra tuoi.
3) se non si vuole sentirsi dire che sono SOLO fantasie, forse sarebbe meglio non affrontare il discorso... o ancora, una ottima idea, sarebbe quella di evitare le situazioni in cui, per decidere della plausibilita' di cio' che si afferma, all'interlocutore sia indispensabile passare per la fiducia riposta in cio' che viene affermato e nella persona stessa che lo propone.
Questa e' una di quelle situazioni in cui si chiede fiducia... o eviti o ti becchi la mancanza di fiducia (naturale oserei dire ed indispensabile per quanto mi riguarda e per quanto riguarda la mia esperienza).

Ma son cose banali da dire... credevo non ce ne fosse bisogno...

Citazione:
E anche io NON discuto la tua libertà... quindi?

Quindi, cosa?? Questo e' discutere di un argomento... interessante che te lo stia facendo presente dopo migliaia e migliaia di post...

mc

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