Re: HAARP/terremoto HAITI: possibile?

Inviato da  Mande il 21/1/2010 19:15:44
Fabrizio70
Citazione:

Se servono ulteriori chiarimenti chiedete pure...

Grazie della disponibilità

Volevo infatti chiederti chi ti aveva detto tutta quella marea di "fregnacce" anche perché l'elettronica l'ho studiata pure io a suo tempo e si da il caso che nella realtà le onde elettromagnetiche si comportano nel modo esattamente opposto a quello da te descritto.

Le fonti delle tue affermazioni sono ampiamente criticabili e spero proprio non sia tu.
Citazione:

HAARP usa tecnologie comuni e conosciute fin dall'inizio dei tempi , le trasmissioni in radiofrequenza , che normalmente si dividono in bande per comodità in base al valore della frequenza utilizzata.L'impianto di HAARP in particolar modo trasmette nella banda delle HF (high frequency) che varia da 3 MHz a 30 MHz , in questa banda le frequenze a seconda della situazione possono rimbalzare tra la ionosfera e la terra e raggiungere l'altra parte del mondo con relativamente poca potenza , ma questa situazione non è costante e quindi non permette una sicurezza di collegamento certo, ed è questo l'aspetto militare.

Parzialmente vero ma altamente fuorviante per i "profani". Le HF in condizioni ottimali vengono riflesse dalla ionosfera e dunque rimbalzano verso terra anche a grandi distanze. Ma le proprietà di riflessione dell'atmosfera e della terra sono molto diverse e se riflette l'una non lo fa l'altra. Difatti una volta che tornano a terra dopo essere state riflesse, anche a grande distanza, o le riceve la tua antenna o le assorbe il suolo.

http://en.wikipedia.org/wiki/High_frequency

Citazione:

Da questo preambolo quindi si possono escludere già due miti,quello dei terremoti (le onde HF rimbalzano , non penetrano la terra, i GPR (ground penetrating radar) utilizzano le frequenze VHF/UHF (Very HF/Ultra HF che variano da 30 MHz a 3 GHz))

Come detto prima o riflette l'atmosfera o il terreno perché sono composti totalmente differenti con differenti indici di riflessione/rifrazione. Stiamo parlando di gas e solidi.
Nella realtà comunque la riflessione delle onde radio viene usato poco come parametro poiché raro. Normalmente si parla di diffrazione.

http://it.wikipedia.org/wiki/Diffrazione_%28fisica%29

In pratica come "tutti sanno" le trasmissioni intercontinentali avvengono quasi tutte ad onde corte proprio perché sono le più adatte ad essere utilizzate come onde superficiali in virtù della diffrazione prima citata.

http://it.wikipedia.org/wiki/Onde_superficiali
Citazione:

Radiopropagazione

Le frequenze più basse, specialmente le radiodiffusioni in AM ad onde medie (talvolta dette "frequenza media") e le bande ad onde lunghe (e altri tipi di radiofrequenze inferiori), viaggiano efficientemente come le onde di superficie. Questo perché sono molto efficacemente diffratte dalla forma della Terra per le loro basse frequenze. Viene anche presa in considerazione la riflessione ionosferica, la quale riflette le frequenze incluse in una certa banda, spesso mutante a causa delle condizioni solari. La Terra ha un indice di rifrazione e l'atmosfera ne ha un altro, di conseguenza viene a formarsi un interfaccia che sostiene la trasmissione dell'onda di superficie.


La radio vaticana che si ascolta in tutto il mondo difatti opera ad onde corte con una enorme antenna lunga centinaia di metri.

http://it.wikipedia.org/wiki/Radio_vaticana

In linea generale più l'onda è corta e più assistiamo al fenomeno della diffrazione (da non confondere con riflessione) che le permette di superare ostacoli terresti come montagne scavalcandole e proseguendo sulla superficie terrestre mentre più la frequenza è lunga più questa penetra in profondità ogni materiale fino ad esaurire la sua energia.

Non è infatti un caso che la luce si fermi agli strati superficiali del nostro corpo fornendoci calore mentre i raggi X ci attraversano facilmente permettendo le radiografie.

Citazione:

e quello del controllo climatico (la ionosfera si trova fra i 60 e 450 km di distanza dalla superficie terrestre , non centra nulla con la troposfera che è quella porzione di atmosfera in cui avvengono i fenomeni climatici).

Vale il discorso fatto prima. La riflessione della ionosfera è altamente variabile tanto che varia addirittura da giorno a notte per via dell'influsso del vento solare.

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