Re: La luce abbaglia la scienza

Inviato da  rigel il 17/10/2009 0:36:48
Citazione:

metas ha scritto:
X rigel.

Non solo domande, ma anche risposte!

…discutere… non è fare solo domande, evadendo le risposte ai quesiti posti dagli altri, perciò se vuoi continuare a discutere devi anche rispondere alle mie domande, non serve fare dei monologhi.
Tu mi domandavi se io ero andato su Plutone a misurare la velocità della luce proveniente dal sole, ovviamente pensando di mettermi in difficoltà, visto che io sostengo che la luce non è una costante universale. Io, la risposta in merito te la ho dato, facendoti però la seguente domanda, alla quale non hai risposto, perciò ti rifaccio la domanda: ma se per fare questo accertamento l’unico modo fosse solo quello di andare su Plutone per farlo, tu , Einstein e quanti altri affermano e credono che la velocità della luce è costante in tutto l’universo, mi sai dire come, quando e su quali corpi sparsi nell’universo vi siete recati e misurato che la velocità della luce, proveniente dal Sole, come quella del cerino, è costante in tutto l’universo? Ne consegue che Einstein non può più dimostrare l’affermazione di un tale principio, ei fu, ma i suoi posteri ci dovrebbero almeno provare, ammesso che esistano gli elementi per farlo. Ho anche detto che: Ogni evento o fenomeno, prima di essere considerato scienza, dovrebbe almeno essere. prima logico e poi razionale, sia nell’affermarlo che nel negarlo, diversamente non è scienza ma scemenza. Quindi anche Einstein avrebbe dovuto spiegare come ha fatto per affermare un simile concetto, considerato che nemmeno lui ha misurate la velocità della luce su Plutone e l’ha riscontrata uguale a quella misurata sulla Terra, Einstein, come detto, non può più rispondere, ma visto che tu ne condividi e ne sostieni la validità, degnati di rispondere, non si sa mai, una risposta coerente, logica e razionale, potrebbe anche convincermi e farmi cambiare idea.
Saluti, metas.


Metas io ti do la risposa però al prossimo tuo post devi tu rispondere alla mia domanda che ti ho fatto nel precedente post.

La risposta che ti do è che la prova che la velocità della luce non diminuisce con la distanza dal Sole ce la abbiamo:

consideriamo una sonda posta su marte come per esempio i rover che sono stati mandati anni fa.

Immagina di mandare un segnale radio al rover e che questi appena ricevuto il segnale ti risponda, il tempo che intercorre tra quando il segnale è partito e quando è tornato dipende sia dalla velocità alla quale si è mosso sia dalla distanza tra Marte e la Terra in quel momento.

Ora si da il caso che alla nasa cominucando con quei rover constatano un intervallo di tempo tra partenza e arrivo del segnale esattamente pari alla distanza Terra-Marte moltiplicata per la velocità della luce (300mila km/s) a sua volta moltiplicato per due (andata e ritorno)

ora, se la velocità della luce diminuisse con la distanza dovrebbe metterci un tempo magigore per arrivare su marte e ritornare da noi, ciò non avviene, anzi il valore di intervallo di tempo misurato coincide perfettamente con il calcolo che si fa tenendo costante la velocità della luce al valore di 300mila km/s.

Come te lo spieghi?

Magari mi verrai a dire che solo la velocità della luce creata dal Sole diminuisce con la distanza, mentre le onde radio artificiali (che pure sono luce solo a una lunghezza d'onda diversa) hanno una velocità della luce costante guardacaso proprio di 300mila km/s

se mi fai quest'obiezione te ne posso fare un'altra:

Le sonde mandate sui giganti gassosi (giove e saturno) spesso usano le eclissi dei satelliti sui pianeti per stimarne la composizione fisica.

Ora immagina una situazione in cui abbiamo giove che eclissa un satellite (ad esempio Io) e questo dopo qualche ora comincia a fare capolino dal bordo di Giove.

C'è un'intervallo temporale di qualche ora tra il momento in cui la sonda (che orbita vicino a Giove) riceve la prima luce del satellite (che altri non è che la luce del Sole riflessa da esso) e il momento in cui gli astronomi dalla Terra vedono la prima luce del satellite.

Ora si da il caso che questo intervallo temporale sia esattamente il valore che se moltiplicato per 300mila km/s ci da proprio la distanza tra il satellite e la Terra.

Se invece la velocità della luce solare fosse dipendente dalla distanza dal Sole dovremmo avere un'intervallo temporale più lungo di quello misurato perchè la luce partirebbe dal satellite a una velocità inferiore ai 300mila km/s.

Come puoi constatare non è molto difficile provare se la tua teoria della velocità della luce che diminuisce con la distanza è valida o no, al tempo stesso se la velocità della luce non fosse costante almeno nel nostro sistema solare, ce ne saremmo accorti da almeno 50 anni, dalle prime missioni interplanetarie.

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