La luce abbaglia la scienza

Inviato da  metas il 7/3/2009 17:29:52
La LUCE, questa sconosciuta “visibile”….
In attesa che la scienza, quella ufficiale, possa dare una risposta attendibile sulla luce, se ne troverà una, anche per spiegare quale forza imprime alla luce la velocità di 300.000 Km/s, riassumo alcuni cenni storici sulle varie ed ipotetiche teorie formulate da emeriti scienziati affetti da una CECITA’ irreversibile, che sono nettamente contrastanti tra loro e non offrono, né una visione, né una versione razionale e ponderata della luce che, invece di illuminare, abbaglia e fa brancola nel buio più pesto chi, in nome della scienza, molto spesso afferma ciò che non è in grado di dimostrare.
Spero però che evidenziando le contrastanti ipotesi formulate sul concetto di “luce”si possa riuscire ad intravedere uno spiraglio di luce, per uscire da questo buio labirinto!
Le teorie più note, sulla LUCE, anche se ipotetiche, sono: quella ondulatoria di A. Fresnel, quella corpuscolare di Newton, che immaginava un etere fluido, quella di Maxwell, elettromagnetica, che invece immaginava un etere rigido ed in fine Einstein che nel 1905 eliminò le ipotesi dell’etere, “fluido” e “rigido” attribuendo alla velocità della luce il valore di una “costante universale”, principio sul quale “si basa la teoria sperimentale della relatività “ristretta”, questo ce lo ha rammentato, nello speciale di RAI UNO del 1° Maggio 2005 anche lo scienziato Antonio Zichichi, inconsapevole del contrasto, tra “costante” e “relativo”, come se avesse riscoperto l’America! Sempre Einstein, ricollegandosi ai concetti sviluppati da M. Planck (1858 – 1947) (premio Nobel nel 1918) introdusse l’ipotesi, secondo la quale le radiazioni elettromagnetiche sono emesse e assorbite, non sotto forma di onde continue bensì in “pacchetti” di energia, i quanti di luce o fotoni. In base agli studi sviluppati nell’ambito della meccanica quantistica in particolare da Louis Victor de Broglie, fisico francese, premio Nobel per la fisica nel 1929 e da Erwin Schrödinger, fisico austriaco, anche lui premio Nobel per la fisica nel 1933, si è giunti, all’unificazione delle due opposte teorie, ondulatoria e corpuscolare; così la “SCIENZA” si riduce e si traduce, in una specie di concordato tra “LUMINARI”!
Questi concetti o ipotesi, non illuminano molto la tanta LUCE sparsa nell’universo. Certo è che la LUCE esiste e si vede. La SCIENZA afferma anche che “la LUCE non ha massa o ha massa ZERO”, però è attratta dalle grandi masse (relatività di Einstein), ma come fa “una grande massa” ad attrarre una cosa che non ha massa?! Possono essere attendibili concetti che mancano di coerenza? Questo lo sa solo chi lo afferma, senza saperlo e poterlo spiegare, per mancanza di coerenza! La materia, quella conosciuta da tutti, è solida, liquida e gassosa, ma quando questa materia si trasforma, non solo per combustione, reazione chimica, reazione nucleare, termodinamica o altri inimmaginabili modi, produce energia e la LUCE è un prodotto della trasformazione della materia. Non dimentichiamo gli effetti che la LUCE ha nella fotosintesi, che è l’energia per tutta la catena trofica degli esseri viventi sia in ambiente terrestre che in quello acquatico, perciò non possiamo considerare la LUCE, solo un effetto ottico ed immateriale, certamente c’è ancora molto da scoprire, ma non possiamo considerarla senza una sua struttura fisica, anzi, tra gli elementi noti e meno noti che compongono la LUCE, c’è proprio quello più importante, che ha una sua struttura fisica e che funziona, pressappoco, come “IL MOTORE DELLA LUCE” ovvero quella forza che le imprime la velocità di 300.000 Km/s, ma che la scienza ignora, perciò definisce, erroneamente, la sua velocità , una “COSTANTE UNIVRSALE”, è un errore madornale!
Può anche essere una mia pignoleria, ma devo evidenziare che, il valore della velocità della LUCE, nel vuoto, ammesso che il vuoto assoluto esiste, pari a 299.792,5 km/s è la velocità media, accolta nel 1962, scaturita dall’esame critico dei risultati ottenuti con vari metodi, da O.C. Römer (1644 – 1710), astronomo danese, che per primo misurò la velocità della LUCE, sulla base dei ritardi delle eclisse dei satelliti di Giove nel 1676 a C. Anderson nel 1937 (1905 – 1991) (scopritore del positrone e premio Nobel 1936) che, per quanto apparentemente non determinate, non dà molto affidamento, perché il metodo adottato non è scientificamente valido, entro i limiti della tollerabilità si può ritenere valida, solo relativamente alla LUCE del Sole che arriva sulla Terra, quale velocità media massima, ma al di fuori della superficie terrestre, e del sistema solare, la velocità della LUCE varia ed è proporzionale al dinamismo della sorgente rapportata alla distanza che separa la sorgente dal corpo che la riceve, perciò, la sua velocità non è uguale in tutto l’universo, tanto meno nel stesso sistema solare, non viaggia in linea retta, non s’incurva e non è, una “costante universale”, come ipotizza Einstein, quindi se la velocità della LUCE che arriva sulla Terra è 299,792,5 km/s è evidente che anche quella prodotta da un cerino viaggia alla stessa velocità, perché si serve dello stesso meccanismo, della luce solare, ma se quel fiammifero potessimo accenderlo su Plutone, la sua LUCE viaggerebbe alla stessa velocità della LUCE solare che arriva su Plutone, che non è certamente uguale a quella che, dallo stesso Sole, arriva sulla Terra.
Parlare quindi delle distanze espresse in anni LUCE, e rapportarle alla velocità della luce solare, misurata ovviamente sulla Terra, falsa tutto il meccanismo delle distanze universali e non è cosa da poco! La distanza media, tra la Terra e il Sole, viene indicata in 149.600.000 km, (arrotondati a 150.000.000) il tempo che la Luce impiegherebbe, dal Sole alla Terra, di 8 minuti e 20 secondi circa, se dividiamo 150.000.000 per 8 minuti e 20 secondi, (500”) otteniamo i famosi , 300.000 km/s, più o meno il valore che viene dato alla luce ad una velocità costante, ma, immaginare che la Luce, parta dal Sole alla stessa velocità rilevata sulla terra è poco credibile, poiché io ritengo che la Luce, dalla sorgente (Sole), parta con una velocità di gran lunga inferiore, se riteniamo esatto il tempo impiegato per raggiungere la Terra, 8’e 20”, la distanza tra il Sole e la Terra dovrebbe essere di molto inferiore a 150.000.000 km, ma non è nemmeno così. I parametri: universo, Luce, Sole, Terra, sono falsati dal concetto della velocità della luce intesa come valore “costante universale”, conseguentemente, dimostrando che, secondo le mie ricerche, come già detto, la velocità della LUCE varia in funzione dello stato fisicodinamico della sorgente, dall’evoluzione dinamica che subisce durante il percorso e al rapporto proporzionale tra le distanze dei corpi che la ricevono e la sorgente, se ne deduce quindi che tutti i calcoli fatti dagli “EMINENTI SCIENZIATI, considerando la luce una costante universale, sono fasulli, non hanno alcuna attendibilità!
Eppure, indipendentemente dai vari metodi adottati per eseguire le varie misurazioni, in tempi e punti diversi, escludendo gli errori umani, le differenti velocità riscontrate, dimostrano, senza equivoci di sorte, che la velocità della LUCE, pur ritenendo valida quella accettata nel 1962, quale velocità media, per ovvi motivi, proprio in virtù di tali varianti, non è una “costante universale” e, in misura limitata, non è “costante” nemmeno sulla Terra, perché quella velocità “media” è semplicemente la velocità “massima” che la Luce, proveniente dal Sole, raggiunge sulla Terra, però, ripeto, è impensabile ed inaccettabile considerare che la luce parta dal Sole o da qualunque altra stella, alla stessa velocità che arriva sulla Terra.
Precisazione-
Qualunque Luce, da qualunque stella o sorgente arriva sulla nostra Terra, su altri corpi del nostro sistema solare o su qualsiasi altro corpo dell’universo, indipendentemente se più o meno veloce, di quella misurata sulla Terra, proveniente dal Sole, ma più debole potenzialmente, come la Luce emessa da un CERINO, si adegua, incondizionatamente, alla velocità della Luce prevalente in quel luogo anche in assenza degli elementi visivi, ancora una volta, proprio come quella del “CERINI”. Ciò è possibile, solo perché, la Luce emessa da una stella, come il Sole, non è composta solo da elementi visibili, ma anche da altri elementi, non visibili, che sono presenti, in tutto l’universo, anche quando gli elementi visibili sono assenti. Per precisare, aggiungo, che la Luce proveniente dal Sole, ha caratteristiche e composizione diverse da qualunque altra luce prodotta artificialmente, anche da quella, dello stesso Sole, riflessa dalla LUNA. Per spiegare questo meccanismo, anche se complesso, basterebbero solo le “quattro operazioni”, ma così svelerei tutte le mie teorie, che non intento fare in questa sede, per ovvi e giustificati motivi. Servire la “PAPPA FATTA” agli SCIENZATI seguaci di Newton e Einstein e a quelle “POCHE DECINE DI PERSONE IN TUTTO IL MONDO” che presumono di conoscere i segreti della “MATERIA”! Se la “SCIENZA” o chi per essa, ci tiene a conoscere le mie teorie, non è difficile escogitare il modo per farlo. Non è necessario inventare misteriose formule e complicatissimi calcoli per dimostrare come funzione l’UNIVERSO e tutta la materia che lo compone, bastano e sono sufficienti le “quattro operazioni” per fare qualunque calcolo, basta rammentare che i PC, anche quelli usati dai “SUPERUOMINI”, usano solo due elementi “0” e “1”, calcolo binario (algebra di Boole) e che, anche per trovare la soluzione delle equazioni più complesse, si ricorre sempre all’ausilio delle basilari “quattro operazioni”, senza le quali, nessun calcolo sarebbe possibile!
La Luce del Sole o di una qualunque altra stella, parte dalla sua fonte, con una velocità molto inferiore a quella misurata sulla Terra, nei punti e nei momenti delle rilevazioni, considerarla poi, una “costante universale” ed affermare ancora che, questa “BENEDETTA LUCE” viaggia in linea retta, tutti gli ipotetici valori “medi”, “assoluti” o “costanti” ad essa attribuiti , diventano assurdi e fantomatici, generati da una distorta concezione o incapacità di correlare i singoli elementi e l’apporto che ciascuno aggiunge al semplice meccanismo della dinamicità della materia per determinarne la sua ORIGINE, le CAUSE, gli EFFETTI e le CONSEGUENZE, in ogni singola situazione, sempre unica ed irripetibile, nello “spazio” e nel “tempo” e che lo “spazio tempo”, non è e non rappresenta la “QUARTA DIMENSIONE”, ma è semplicemente un “TEMPORALE” (non quello atmosferico) riferimento, relativo e limitato ad indicare, tempi e distanze tra due o più punti, delle “TRE DIMENSIONI” e non altro. Nell’ambito terrestre, la Luce proiettata, come quella dei fari di una macchina, può anche dare l’impressione che viaggia in linea retta, diversamente avviene per quella emessa da un cerino acceso in una stanza buia, che invece si espande in ogni direzione, in tutta la stanza. Questo accade solo perché, gli elementi visibili della Luce, possono essere condizionati e non solo direzionalmente.
Rammento ai tenaci assertori della teoria di Newton, che le stesse considerazioni valgono anche per quei valori “medi” riferiti alla presunta “accelerazione gravitazionale” e che, l’ipotetica “COSTANTE UNIVERSALE”, relativa alla “RELATIVITA’ “ del relativo Einstein e relativi seguaci è più “RELATIVA” della relatività stessa! Si ritiene che la formazione della Terra sia avvenuta 4,5 – 5 miliardi di anni fa, correlata ad altri eventi, anche l’ETA’ della terra è fasulla! Probabilmente è più vetusta. Non ho ancora previsto quando la Terra invertirà la sua marcia, dipende dalla “decelerazione” dinamica della materia, spero però che prima di tale data, i LUMIRARI della “SCIENZA” riescano a capire, almeno concettualmente tutti questi meccanismi e, magari cercare di applicarli, eventualmente, dopo il prossimo “BIG BANG”, non c’è fretta!
Saluti.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=54&topic_id=4901&post_id=135593