Re: I MESSAGGI DEI CERCHI NEL GRANO

Inviato da  Menphis75 il 2/4/2006 13:05:23
Milano Segreta

Il mistero dei Crop Circles nei campi di grano

Nell'VIII secolo, a Lione, il vescovo Agobardo racconta di persone rapite da navi celesti che creano forme geometriche nelle messi
Lissone, Baranzate, Rho, Dairago, Cormano, Opera, Desio, Legnano, Furato, Muggiò: questi sono solo alcuni dei comuni del milanese che negli ultimi due anni si sono ritrovati ad avere a che fare con un crop circle, un cerchio nel grano. Il fenomeno di questi strani cerchi (per la verità, nella maggior parte dei casi figure molto più complesse del semplice cerchio) disegnati nei campi di grano, ha origini antiche. In molte leggende popolari, diffuse in tutta Europa, si parla di misteriose figure disegnate nel grano. La prima documentazione scritta risale invece all'VIII secolo, a Lione, dove il vescovo Agobardo racconta di testimonianze di persone rapite da navi celesti che creano forme geometriche nelle messi. Nel secolo appena concluso i cerchi iniziano a comparire in Inghilterra a partire dagli anni Sessanta. Nei primi anni Novanta il fenomeno si allarga a molti altri paesi, compreso il nostro (e la zona a nord di Milano sembra essere fra le più colpite).
Crop circles clicca su una foto

Da allora le testimonianze sono numerosissime, fino ad arrivare ai nostri giorni, in cui il fenomeno è diffuso in tutto il mondo, molto più di quello che normalmente si immagina. Anzitutto i cerchi non si limitano al grano ma colpiscono ogni genere di coltura dal mais alla segale. Capita di frequente che un agricoltore, svegliandosi una mattina, trovi le messi dei suoi campi piegate ed intrecciate a formare misteriose figure che, in molti casi, sottoposte a complesse analisi, sono perfettamente legate alla geometria e alla matematica. Alcune viste dall’alto hanno una complessità che toglie il fiato e sembra voler comunicare qualcosa. Per alcuni si tratterebbe di una forma di comunicazione, una sorta di linguaggio criptico che solo una società avanzata e iniziata può interpretare.
Per il senso comune il crop circle non è altro che una burla. Ma analizzando più in profondità il fenomeno ci si accorge che c’è qualcosa di strano. Anzitutto la velocità di comparsa delle figure. In alcune zone dell’Inghilterra rurale, in cui i cerchi sono frequenti, nella stagione calda gli appassionati dormono vicino ai campi, nella speranza di scoprire qualcosa di nuovo sul fenomeno. E i cerchi compaiono a una velocità strabiliante, senza che nessuno se ne accorga. Una delle formazioni più famose e studiate, quella di Milk Hill del 2001, composta da 409 cerchi che formano una perfetta combinazione geometrica, è comparsa in un buco di 5 ore. Un team di ingegneri, interpellati sull’argomento, ha dichiarato che ci sarebbero voluti un giorno e mezzo solo per trovare i punti centrali dei 409 cerchi, più il tempo per inscriverli nel grano. Altre situazioni sono ancora più paradossali, in alcuni casi compaiono anche di giorno, all’improvviso. A Stonehenge è comparsa una formazione di 159 cerchi in meno di 45 minuti.
Altra cosa inspiegabile sono le numerose anomalie biofisiche che si riscontrano all’interno dei crop circles. Gli steli delle piante appaiono perfettamente piegati (e non spezzati) e intrecciati. E’ stato più volte riscontrato un anomalo aumento della lunghezza dei nodi, tipici dello stelo, in prossimità della piegatura (si accosta spesso questa deformazione ad una impressionante quantità di calore a cui gli steli sembrano essere stati esposti). Molte piante mostrano cambiamenti sostanziali anche nelle teste. E’ stato riscontrato un deciso aumento delle microonde e fenomeni elettromagnetici inspiegabili (in molte occasioni, troupe televisive recatisi nei cerchi per fare i servizi, si sono trovati con apparecchiature che non funzionavano – microfoni e telecamere - proprio per colpa degli eccessivi campi elettromagnetici).
Caratteristica peculiare e strana è che all’interno dei cerchi ci sia un’impressionante quantità di mosche morte. Inoltre spesso viene trovata della polvere bianca. Sempre all’interno dei cerchi le piante appaiono ricoperte da sfere perfettamente tonde di biossido di silicio, del diametro di appena 0,05 mm, di origine ignota. Alcuni scienziati hanno provato ad analizzare le piante nate dai semi di quelle piegate in un crop circle e si sono accorti che hanno sempre un comportamento anormale (crescono molto più velocemente o molto più lentamente delle piante generate da quelle esterne al cerchio), tanto che a distanza di anni, nei campi si intravede ancora la forma dei cerchi tracciata da piante più basse o più alte.
Ma forse la prova più determinante è che mai, nei cerchi e nelle zone limitrofe, è stata riscontrata presenza di impronte umane. Ma allora cosa genera questi meravigliosi disegni? Nessuno è ancora riuscito a dare una risposta esauriente a questa domanda e le ipotesi sono moltissime. La più conosciuta è quella che associa la presenza dei cerchi agli extraterrestri. Molti testimoni parlano di sfere luminose che attraversano a grande velocità i campi interessati dal fenomeno. Forse UFO? In questo campo le leggende si mescolano troppo spesso alla realtà per poter essere obiettivi. Secondo alcuni, alti vertici militari si recherebbero sempre a studiare i cerchi da vicino, credendo che siano una forma di comunicazione di una società aliena.
Per altri la presenza dei cerchi è legata a doppio filo alla teoria delle lay lines, le linee di forza; linee di energia sotterranea che ricoprirebbero il nostro pianeta come una sorta di sistema venoso. Per gli amanti di questa teoria, i cerchi comparirebbero sempre lungo queste linee e sarebbe il nostro pianeta a generarli sfruttando questa energia sotterranea. Gli scienziati, più pragmatici, cercano di spiegare il fenomeno come generato da una sorta di perturbazione atmosferica che scarica una grossa quantità di energia sul campo e forma queste bizzarre figure. Sta di fatto che siamo ancora molto lontani dal poter mettere la parola fine al fenomeno. E la nostra città ne è frequentemente interessata.

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di Francesca Belotti e Gian Luca Margheriti

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