Re: Problema Energetico - Editoriale di Sartori

Inviato da  Orwell84 il 21/11/2007 13:35:12
Citazione:
Lester Brown secondo quanto ho letto è personalità autorevole nel campo degli studi ambientali ed energetici per cui quello che dice va preso in seria considerazione.


Di studi se ne trovano a bizzeffe, ma il dubbio che mi sorge è per quale motivo, se il picco è tanto imminente, si continuino a costruire raffinerie (è sufficiente usare google scrivendo "build/built refinery") e i vari Chavez e Ahmadinejad continuino a mendicarne la commissione ai privati.

Citazione:

0300 ha scritto:
[...]
Inoltre recentemente Bush se non ricordo male ha promesso un maggiore impegno sul fronte delle energie pulite/rinnovabili. Conoscendo il tipo e sapendo che Bush non è certo un filantropo o un'ambientalista (per non parlare degli interessi personali nel campo petrolifero) mi viene il forte sospetto che le informazioni in suo possesso non lascino ben sperare.


Non vorrei sbagliarmi, ma Bush mi pare abbia sostenuto esclusivamente la produzione di Bioetanolo (le cui finalità sono piuttosto intuibili *1 - *2 - *3). Poi è ovvio che gli interessi sovranazionali pieghino anche l'Arbusto, ma stiamo sempre parlando di un Presidente finanziato cospicuamente dalla Southern Company, la cui centrale Scherer [*4] a Juliette in Georgia, con oltre 25 milioni di tonnellate, da sola emette più CO2 dell'intero Brasile.

Comunque, un'interessante commento al discorso di Bush è presente proprio in Aspo: *Energia, Bush ha veramente un piano?

Il discorso di Bush è esercizio di equilibrismo in cui si è cercato di non scontentare nessuna delle varie lobby energetiche (che quando parla Bush sono lobby, quando si tratta di mettercelo in culo sono associazioni). Bush ha menzionato un po' tutto: solare, eolico, nucleare e carbone. Di queste tecnologie, però, non ha proposto nessuna azione concreta di sostegno. In effetti, di queste lobby l'unica veramente potente è quella del carbone e questa sa di essere competitiva in termini economici anche senza sovvenzioni statali; ovviamente posto che non le si richieda di rimediare ai danni ambientali che procura. La lobby del carbone preferisce concentrare la propria azione sul combattere tutte i tipi di legislazione ambientale che la potrebbero danneggiare. Infatti, mentre Bush ha menzionato il cambiamento climatico come una "seria sfida," non ha proposto nessuna azione diretta per fronteggiarlo.

Invece, la lobby della grande agricoltura industriale sembra aver avuto un discreto successo nell'ottenere qualcosa dal governo. Bush ha parlato della necessità di "combustibili rinnovabili e alternativi" e ha menzionato esplicitamente il biodiesel e l'etanolo. Ha dato anche dei numeri precisi, parlando di un obbiettivo di 35 miliardi di galloni di biocombustibili per il 2017. Considerando che gli USA consumano circa 150 milardi di galloni di benzina all'anno, questa quota non è trascurabile anche se non risolve certamente il problema.[...]



Una piccola parentesi. Su quattroruote di questo mese (N° 625 - Novembre 2007 - Pagina 96) c'è un grafico piuttosto intuitivo sui responsabili delle emissioni di CO2 (fonte UE, 2004). Le quote sono così ripartite:

- Automobili 12%
- Aerei (compreso l'AlGoreJet), Camion, navi 14%
- Industria 16%
- Abitazioni 19%
- Produzione Energia 39%

Eppure la panacea di tutti i mali sembra cambiare l'euro0 con l'euro4.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=54&topic_id=3964&post_id=103919