Re: omosessuali e neri sono razze inferiori? elementare Watson!

Inviato da  Linucs il 27/12/2007 20:35:19
Non conosco il giapponese e quindi non mi esprimo. Ma tu prova a partire dalla Bretagna e a viaggiare verso est fino al Giappone e vedere le lingue parlate nella vita reale, e vediamo dove si riesce a fare un bella linea per terra e dire "qui finisce la lingua X e inizia la Y".

Qui mi sa che puoi tirare una riga direttamente nel centro di Londra.

Ma il fatto che le lingue non finiscano geograficamente qui o lì non significa che ad un certo punto ci si metta a parlare metà in francese e metà in cinese mandarino. Altrimenti (vedi sotto) le lingue non sarebbero più numerabili.

Le lingue invece non funzionano allo stesso modo, non hanno leggi fisiche che le guidano e cambiano in funzione di chi parla, di dove parla, del contesto in cui parla ecc.

Quindi potremmo affermare che, pur essendo possibile enumerare un certo numero di lingue, e/o dialetti, ogni persona parla comunque una lingua individuale in quanto dotata di un proprio vocabolario, benché questa lingua abbia grandi parti in comune con gli altri sottoinsiemi di parole tratti da una lingua canonica?

Definisci razzismo...

Ciò che non piace ai chi si definisce antirazzista?

Definisci linguismo?

Che è quello che fa: insegna l'Italiano, cioè la lingua letteraria inventata a partire dal dialetto fiorentino del '300 codificato da Dante.

Se lo facesse non ci saremmo posti il problema che "se ognuno parlasse il dialetto della propria terra penso andrebbe esattamente così", in quanto può contemporaneamente parlare italiano e uno o più dialetti dalle caratteristiche univoche.

Dopo la Spedizione dei Mille pare che Massimo D'Azeglio esclamò:
"Fatta l'Italia, bisogna fare gli Italiani!"


"E chi cazzo gliel'ha chiesto?"

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P.S. Linucs ma tu come concili la tua avversione per askenaz ed il tuo amore per Rothbard e Mises !? Erano al 51% Sefar!?

Evidentemente c'è una differenza tra gli "askenaz" e "le teste di scodella rapaci" (si può anche essere una testa di scodella "ad honorem" senza necessariamente far parte del popolo eletto, cfr. Ferrara, Allam e soci).

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Le lingue, a differenza delle caratteristiche genetiche e fisiche, sono almeno numerabili.

Perché, le caratteristiche genetiche non sono forse potenzialmente numerabili gene per gene?

E in alcuni casi esistono addirittura dei libri, mi pare si chiamino "dizionari", che elencano le parole utilizzabili.

Teoricamente. Salvo poi scoprire che ciascuna persona parla in pratica una propria lingua (sopratutto nel mio quartiere.)

Per esempio è più facile descrivere la "lingua italiana" anzichè il (presunto) "normotipo italico".

Dunque chi si esibisce in affermazioni come "mi vergogno di essere italiano" non solo è un razzista, ma si basa su premesse infondate.

Nel libro apposito (dizionario lingua italiana) è possibile trovare un ricco elenco delle parole utilizzabili

...alle quali se ne possono aggiungere a piacere, altrimenti non se ne stamperebbero diverse edizioni...

ma non esistono manuali in grado di indicare come deve essere fatto l'orecchio o il ginocchio di un "italiano".
(e già qui cominciano a sorgere i primi dubbi..)


Primo tra i quali, il fatto che "italiano" corrisponda ad un mero confine amministrativo, e non è scritto da nessuna parte che esistano "gli italiani" né che l'orecchio o il ginocchio siano caratteristiche rilevanti. Rilevante casomai sarà - per dirne una - l'incidenza statistica di determinate malattie, informazione che torna utile conoscere se sei candidato a beccarne una.

In ogni caso non sto dicendo che sia impossibile una qualsiasi tassonomia dei gruppi umani ma che un eventuale raggruppamento deve rispettare quelle che sono le differenze culturali al fine di essere di aiuto.

Perché? Le differenze culturali sono ortogonali al raggruppamento umano.

Una volta che si prende in esame la genetica, la lingua e la cultura forse si può individuare con una certa precisione il gruppo a cui ci si riferisce: parlare invece di "caucasici" o di "negri" non aiuta minimamente in questo.

Quindi non esiste alcuna macro-descrizione di un qualsiasi sottogruppo dell'umana gente che ne identifichi un qualsiasi sottoinsieme di caratteristiche con precisione statisticamente rilevante?

Per esempio per uno sono negri anche gli aborigeni e gli indiani dell'india mentre per un'altro questi ultimi sono caucasici (e per un'altro ancora sono caucasici tutti e due!).

Ma allora, per esempio, per qualcuno Berlusconi è liberista e per altri Prodi è comunista, benché ciò sia una mera opinione soggettiva.

Se dico aborigeno australiano però identifico con più precisione un gruppo.. ma non è una suddivisione solo genetica perchè per esempio gli aborigeni autraliani hanno somiglianze genetiche con gli Ainu giapponesi (per'altro considerati "europoidi".. toh.. un'altra parola).

Però dell'aborigeno australiano sai che statisticamente si trova in Australia, ergo se sotto casa te ne trovi quarantasettemila dalla sera alla mattina capisci istintivamente che qualcosina sta succedendo.

Da come dici tu sembrerebbe che i dialetti siano variazioni della lingua nazionale: nulla di più falso.

Quindi non c'è differenza tra lingue e dialetti, poiché i dialetti sono lingue?

L'italiano, per esempio, è stato imposto come lingua ufficiale e così anche il francese tuttavia molti dialetti liguri trovano continuità in Provenza.

Però:

La maggiorparte dei dialetti italiani si assomigliano tra di loro meno di quanto lo spagnolo assomigli al francese o il tedesco all'inglese.

Quindi esistono comunque somiglianze classificabili tra le varie lingue?

Se ognuno parlasse il dialetto della propria terra penso andrebbe esattamente così.

"Ma è sufficiente scrivere i cartelli del comune in 27 lingue e dialetti!"

(eh!)

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