Re: omosessuali e neri sono razze inferiori? elementare Watson!

Inviato da  blackbart il 27/12/2007 16:37:11
Linucs:
E com'è possibile allora racchiuderla in "lingue" o "culture?"

Le lingue, a differenza delle caratteristiche genetiche e fisiche, sono almeno numerabili. E in alcuni casi esistono addirittura dei libri, mi pare si chiamino "dizionari", che elencano le parole utilizzabili.

Per esempio è più facile descrivere la "lingua italiana" anzichè il (presunto) "normotipo italico".
Nel libro apposito (dizionario lingua italiana) è possibile trovare un ricco elenco delle parole utilizzabili ma non esistono manuali in grado di indicare come deve essere fatto l'orecchio o il ginocchio di un "italiano".
(e già qui cominciano a sorgere i primi dubbi..)

In ogni caso non sto dicendo che sia impossibile una qualsiasi tassonomia dei gruppi umani ma che un eventuale raggruppamento deve rispettare quelle che sono le differenze culturali al fine di essere di aiuto.
Una volta che si prende in esame la genetica, la lingua e la cultura forse si può individuare con una certa precisione il gruppo a cui ci si riferisce: parlare invece di "caucasici" o di "negri" non aiuta minimamente in questo.
Per esempio per uno sono negri anche gli aborigeni e gli indiani dell'india mentre per un'altro questi ultimi sono caucasici (e per un'altro ancora sono caucasici tutti e due!).
Se dico aborigeno australiano però identifico con più precisione un gruppo.. ma non è una suddivisione solo genetica perchè per esempio gli aborigeni autraliani hanno somiglianze genetiche con gli Ainu giapponesi (per'altro considerati "europoidi".. toh.. un'altra parola).

Le lingue non si dividono forse in dialetti?

Da come dici tu sembrerebbe che i dialetti siano variazioni della lingua nazionale: nulla di più falso.
L'italiano, per esempio, è stato imposto come lingua ufficiale e così anche il francese tuttavia molti dialetti liguri trovano continuità in Provenza.
La maggiorparte dei dialetti italiani si assomigliano tra di loro meno di quanto lo spagnolo assomigli al francese o il tedesco all'inglese.

"Ecco dunque che ciascuna lingua è unica, motivo per cui nessuno capisce un cazzo quando gli altri parlano!"

Se ognuno parlasse il dialetto della propria terra penso andrebbe esattamente così.

Domanda! Se la suddivisione avviene su base soggettiva, com'è possibile creare leggi speciali a tutela delle minoranze etniche oppresse, che risultano anch'esse inevitabilmente soggettive, quindi non oggettivamente determinabili in un criterio legale, che pertanto risulta del tutto arbitrario in funziona di chi interpreta la legge?

Ma scusa Linucs, pensavi davvero che la legge fosse.. oggettiva???

A me pareva che l'italiano fosse italiano per tutti, e che la scuola avrebbe dovuto insegnarne la medesima versione a tutti.

Ma la scuola insegna anche altre amenità: per esempio che gli uomini sono tutti uguali ma che alcuni, evidentemente più uguali degli altri, possono imporre un pezzo di carta straccia alle generazioni presenti e future.

Quanto affermi casomai suggerisce che i confini nazionali siano del tutto artificiali e "l'italiano" (in quanto "popolo") non esista.

Dopo la Spedizione dei Mille pare che Massimo D'Azeglio esclamò:
"Fatta l'Italia, bisogna fare gli Italiani!"


PS: e voilà.. eccoci qua...

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